Cesarina Barghini, avvocato e cittadina elbana, già impegnata in politica, che – venuta a conoscenza ( a suo dire ) di varie irregolarità nella selezione del personale HEMS ( Helicopter Emergency Medical Service ), ha depositato personalmente due esposti rispettivamente alla Procura di Grosseto e a quella di Arezzo, che hanno condotto all’acquisizione di numerosi atti dai quali, inequivocabilmente, emerge la prova della fondatezza dell’interrogazione presentata dal Consigliere Marco Landi all’Assessore alla Sanità Simone Bezzini, discussa in Consiglio Regionale.
Che ne pensa di questa bufera sull’Elisoccorso ? Abbiamo letto alcuni suoi post piuttosto dettagliati.
Anzitutto tengo a precisare che il tema è di interesse pubblico e dopo la risposta-non risposta dell’Assessore Bezzini all’analitica interrogazione di Landi, direi che siamo decisamente passati dal piano giudiziario a quello squisitamente politico, che impone, quindi, a tutte le forze in campo, di prendere una posizione netta e severa sull’ennesimo schiaffo che il PD regionale sta consumando ai danni della Sanità Pubblica Elbana.
Cercherò di essere chiara e sintetica, anche se il tema è complesso.
Dopo 10 anni, la Giunta della Regione Toscana, nell’ottobre 2022 decideva di aggiornare le regole per l’accesso alle selezioni del personale sanitario operante sull’Elisoccorso: Medici e Infermieri, con l’espressa finalità di adeguarsi alle disposizioni delle altre Regioni di Italia.
La prima selezione, dopo il varo della DGR 1126/22 è stata proprio quella su Pegaso 2 base Grosseto, svoltasi nel più totale disprezzo di tutti quei bei principi che proprio l’Assessore Bezzini aveva partorito e che ieri, a quanto pare, ha rinnegato, senza batter ciglio in Consiglio Regionale.
E qui devo essere un po’ più precisa e consultare con Voi la delibera, dato che il bando di selezione pubblicato da Estar ( istituzionalmente incaricata di gestire la selezione ) ne è praticamente la fotocopia, quindi in questo mio excursus utilizzerò la delibera di Giunta Regionale.
Saltiamo requisiti relativi all’età e all’anzianità di servizio e veniamo subito al punto:
REQUISITI PER LA PRESENTAZIONE DELL’ISTANZA
La delibera prevede due verifiche di sbarramento per essere ammessi alla selezione e indica i requisiti che devono essere posseduti alla data di scadenza per la presentazione della domanda.
Se il candidato non rispetta questi requisiti, non può essere ammesso alla fase successiva e finale che è il Colloquio.
Questi due sbarramenti sono:
1) Requisiti di formazione professionale, tra i quali obbbligatoriamente il possesso delle specifiche certificazioni rilasciate da società scientifiche o da aziende sanitarie della Regione Toscana, nello specifico ACLS o ALS, PHATLS o PTC o ITLS, PALS o PEPP ( gli addetti ai lavori sanno di cosa si tratti ). Tutti corsi di formazione avanzata in materia di Emergenza-Urgenza.
La delibera prevede tassativamente che tali attestati indichino la data di scadenza di validità della certificazione, anche mediante course refresh ) così da consentire di verificarne la validità al momento della presentazione.
Ebbene, è documentato che la maggior parte di candidati hanno prodotto attestati ECM, come tali privi di scadenza, cioè mere attestazioni di partecipazione ad un corso di formazione.
La scadenza, poiché il format della domanda la richiedeva appunto tassativamente, gliela hanno data di fantasia i candidati stessi con autocerticazione, con il paradosso – che era prevedibile – che per lo stesso corso qualcuno ha ipotizzato una validità di 2 anni, qualcun altro di 4 anni.
Le certificazione pretesa dalla DGR per aver frequentato la formazione in quelle specialità, in realtà è un’altra cosa, e ce l’avevano in ben pochi. Trattasi di certificazione rilasciata all’esito di un corso di formazione avanzata che ha, in quanto tale, una scadenza certificata ovviamente dall’ufficio o istituto di formazione che ha erogato il corso, e che deve essere rinnovata alla scadenza per consentire al sanitario di continuare a vantare quella specifica formazione.
Questo prevede il testo della Delibera di cui è padre l’Assessore Bezzini, del resto in modo analogo alle altre Regioni.
Tra le carte, invece, troviamo, addirittura un candidato che versa agli atti della selezione un corso ECG di base di rianimazione neonatale al posto del richiesto PALS ( o in alternativa PEPP ) che sono corsi avanzati di rianimazione pediatrica, quidni fino a 16 anni.
Insomma affermare l’equipollenza tra i due corsi equivale ad affermare che la rianimazione su un neonato (1- 28 gg) è la stessa che si può praticare su un ragazzo di 16 anni.
Veniamo ora ai Requisiti di idoneità psico-fisici minimi, comuni a tutte e due le categorie di medici e infermieri che è l’aspetto ancora più delicato.
La DGR riconosce talmente tanta rilevanza a questo passaggio obbligato, da pretendere addirittura che la certificazione da versare agli atti la deve rilasciare un Medico Legale di struttura pubblica o, in alternativa, un Medico Legale dell’Aereonautica Militare, e deve “certificare l’assenza di anomalie psico-fisiche incompatibili con l’esercizio del volo e dell’elisoccorso”.
A tal fine nel corpo della DGR (Allegato 1 pag.6 ) c’è la tabella dettagliata di tutto quel che il Medico Legale deve accertare per poter rilasciare la certificazione.
Questa è la scrematura propedeutica alla selezione.
Nulla a che vedere con le visite del medico competente menzionato da Bezzini e da De Rosas che gli ha fatto eco ( il medico competente non è un medico legale, ma il medico della sorveglianza sanitaria dell’azienda – per capirsi quello che controlla periodicamente la salute dei dipendenti, in qualsiasi azienda, a prescindere ).
Meraviglia assai che Bezzini non conosca tale radicale differenza; passi De Rosas, che in 10 minuti penso abbia scritto sui miei post le peggio scelleratezze e parla a venvera senza nemmeno aver consultato gli atti, ma espressa da Bezzini, che è il padre la Delibera 1126/22, questa “ignoranza” è inaccettabile.
Ebbene, è un dato di fatto: gli inquirenti hanno accertato che i certificati medici di idoneità psico-fisica sono stati rilasciati alla maggior parte dei candidati, senza alcuna verifica di questi requisiti e che sono irregolari. Ha accertato anche che solo l’U.O. di Medicina Legale di Siena ha formato la necessaria cartella medica con i referti di tutti gli accertamenti.
Ho agli atti anche le spiegazioni dei candidati che candidamente hanno ammesso di non aver svolto alcun accertamento medico, giustificandosi ognuno in vario modo: la prima classificata perché erano troppo complessi e costosi, e quindi non li avrebbe mai fatti senza la garanzia di vincere; il secondo posto perché il sindacato gli ha consigliato di non farli, altri perché non c’era tempo, altri perchè glielo aveva detto il proprio medico di famiglia…. E così via.
Ma a parte le giustificazioni di ognuno, comunque improponibili, quel che interessa a noi è la circostanza granitica accertata: nessuno dei candidati, esclusi quelli di Siena, sono stati sottoposti a questi alle verifiche di cui alla tabella. Nemmeno il BMI (che doveva restare nel range da 18 a 30) è stato accertato. Eppure era semplicissimo: bastava dividere il peso corporeo in kg per il quadrato dell’altezza in mt. E non è sfuggito a nessuno che c’era di sicuro almeno un soggetto che lo sforava ampiamente.
E veniamo alla ciliegina sulla torta, così ci facciamo anche una risata in tanta tragedia.
L’accertamento della competenza professionale dei candidati.
La delibera redatta da Bezzini e, conseguentemente, il bando che ne segue prevedono: “in sede di colloquio dovranno essere comunque accertate le competenze professionali del candidato in tema di medicina d’urgenza, con particolare riferimento al soccorso preospedaliero in tutti i suoi aspetti.”
Leggiamo le domande? Una domanda per candidato, a sorte tra 30, esempio la 12: “Cosa si intende per resilienza”, la 3: “ Nella tua esperienza professionale come gestisci lo sforzo fisico?”, la 21: “ Credi che l’esperienza lavorativa di emergenza-urgenza ti abbia reso emotivamente più forte”, la 21 il suo contrario… “…. più fragile? “. Ecc. Ecc….
Diceva ieri Bezzini, non so se riferendosi ai colloqui, che essendo già tutti dipendenti dell’azienda, non c’era bisogno di troppi approfondimenti. Si. Certo. Tutti così bravi da dichiararne inidonei alla mansione ( e quindi escluderli dopo il colloquio ) ben il 20% dei partecipanti! Ad esempio quello che alla domanda sul più forte o più fragile, non ricordo quale delle due, deve aver risposto in modo non gradito.
Aggiungo che nessun membro della della Commissione era psicologo. In molte regioni come prova in più c’è la psicoattitudinale, ma ovviamente è sempre uno o, addirittura, un team di psicologi a condurla, proprio perché richiede competenze di valutazione specifiche.
Ecco, la parte più grave è che l’assessore Bezzini tutte queste cose le sa, ha in mano gli stessi atti che ho io.
Ciò nonostante sostiene che è tutto ok (!). Come se questa gente dovesse andare a fare le pizze ( con tutto il rispetto dei pizzaioli ), anziché a salvare vite.
Addirittura per lui è OK che la prima classificata abbia tacciato di illegittimità bando ( e quindi delibera ) chiedendone ad un Giudice la relativa declaratoria perché prescrive accertamenti complessi e costosi!
Allora delle due l’una: o la delibera è stata abrogata e non ce ne siamo accorti e chi l’ha rispettata è tutto scemo… in tal caso mi presento anch’io a far la prossima selezione, o – se è vigente – i candidati che per espressa previsione di delibera e bando non potevano partecipare, devono essere espulsi.
Che c’è di tanto difficile da capire ?
Insomma, io penso che Bezzini dovrebbe far pace con sé stesso , essere coerente e dirci – perché questo è il punto – se intende tollerare l’imbarco di personale selezionato in palese violazione delle regole che egli stesso aveva stabilito prevedendo addirittura una attività di monitoraggio sulla loro esatta applicazione, o se, visto che in ballo c’è la vita delle persone, ( tra l’altro la Regione sta per spendere per questo avvio all’imbarco qualche decina di euro), non sia il caso di dare uno stop a questo delirio. A questo doveva rispondere ieri. Ma non ho sentito risposta.
Da domani, quindi, ogni candidato che parteciperà alle prossime selezioni in Toscana ( la DGR è sempre la stessa per tutte e 3 le basi) si sentirà autorizzato dallo stesso Bezzini a violarla, a fare come ha fatto, in questa selezione, la maggior parte dei candidati.
E lui continuerà a dire tutto ok?
Ecco l’intervista completa
Luciana Gelli
Credo ci sia poco da stare tranquilli.
8 Ottobre 2024 alle 11:01
Cesarina Barghini
Sono d’accordo e credo che non ci sia nemmeno tanto tempo da perdere, occorrono iniziative immediate e decise.
8 Ottobre 2024 alle 22:28