Le frustate agli amministratori del Ministro Santanchè

di Stefano Martinenghi*

Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

Ho assistito ieri all’intervento del ministro del turismo Santanchè al “Forum Turismo Elba” organizzato all’hotel Hermitage dall’associazione albergatori elbani per fare il punto sulla stagione appena conclusa.
Il ministro è stata fedele a sè stessa e lo “spettacolo” non è mancato.

Ha aperto il convegno, moderato dal direttore de Il Tirreno Cristiano Marcacci, il presidente dell’associazione ing. De Ferrari, che da esperto imprenditore-manager turistico uso ad analizzare i dati e a tradurli in grafici facilmente comprensibili, ha evidenziato il dato saliente da cui partire per l’analisi: negli ultimi 24 anni l’Elba ha perduto 400.000 turisti, calati dai circa 3,2 milioni del 2001 agli attuali 2,8 milioni. De Ferrari ha anche mostrato come rispetto ad altre località turistiche nazionali all’Elba la percentuale di turisti italiani rispetto agli stranieri sia inferiore e per colmare questo divario, oltre ad auspicare en passant l’ampliamento dell’aeroporto, ha sollecitato nuovi collegamenti ferroviari diretti tra Firenze e Piombino Marittima per incrementare il turismo “di prossimità” regionale all’insegna dello slogan:”Elba mare di Firenze”.

E’ quindi intervenuta il Ministro Santanchè ed è iniziato lo spettacolo. Premetto che ho conosciuto Santanchè ai suoi esordi in politica 24 anni fa, in un convegno sulle “stragi del sabato sera” organizzato a Milano nell’allora nota discoteca “De Sade”, dove io intervenivo in veste di dirigente nazionale del settore di Forza Italia “giovani e discoteche”, e lei in rappresentanza di Alleanza Nazionale accompagnata dal suo mentore e attuale presidente del Senato Ignazio La Russa. Allora fece un’intervento che ritenni banale, ieri è stata invece di rara incisività ed efficacia, grazie anche ad un’oratoria diretta ai limiti della provocazione. Zero politichese. Da imprenditrice turistica qual’è (è socia dello stabilimento balneare Twiga di Briatore a Marina di Pietrasanta) e grazie ad una cena informativa la sera precedente con il Sindaco di Portoferraio Nocentini ed altri amministratori, in pochi minuti ha colto l’essenza dei problemi dell’Elba ed ha fornito soluzioni senza risparmiare sarcastiche “frustate” agli amministratori elbani presenti e assenti. Ripropongo a memoria alcuni passaggi “non convenzionali” del suo discorso.

Sulla promozione del brand Elba nel mondo: “L’Elba è un patrimonio del brand Italia famoso in tutto il mondo. Finiamola con l’andare nelle fiere internazionali in ordine sparso con tanti stand di Regioni sconosciute ai più nel mondo, dove invece l’unico brand noto a tutti che identifica il Paese più bello del mondo è Italia! l’Elba è una delle perle turistiche dell’Italia, non della sola Toscana, come Capri, Sicilia, Sardegna e come queste va promossa sotto il cappello del brand Italia!”.

Sul calo delle presenze turistiche all’Elba: ” Non conta tanto quanti turisti vengono, ma quanto spendono i turisti che arrivano, che dipende dal loro reddito e dai servizi che si offrono! Se si vuole turismo di qualità con capacità di spesa occorre alzare l’asticella della qualità dei servizi offerti: viabilità, trasporti, alberghi, strade, spiagge”.

Sull’aeroporto, riprendendo quasi alla lettera quanto da anni da noi affermato e ribadito di recente dal Governatore Giani: “L’aeroporto è una porta sul mondo, niente aeroporto, niente turisti benestanti dal mondo che amano spostarsi velocemente e comodamente. Ieri da Roma ho impiegato 6 ore per arrivare all’Elba e domani ne impiegherò 2 per andare da Milano in Sicilia! E’ questo il modo di invogliare i turisti a venire all’Elba? Qualcuno non vuole allungare di 150 metri la pista dell’aeroporto perchè teme che il ronzio degli aerei gli sciupi il sonno e a voi sta bene? Contenti voi….”.

Sulla capacità dei sette Comuni di amministrare l’Elba è stata sferzante e lapidaria: “Dove pensa di andare l’Elba amministrata da sette sindaci che fanno a gara a chi ce l’ha più lungo (testuale) e sono in disaccordo su tutto? E qui mi taccio….!”

Sulla tassa di sbarco: “Trasformerei la tassa di sbarco in una tassa di scopo variabile in percentuale a seconda della capacità di spesa del turista, perchè chi spende 100 euro a notte non può pagare quanto chi ne spende 500; così si potrebbe disporre di 20 milioni di euro a stagione da utilizzare non per ripianare i debiti a bilancio dei Comuni come adesso, ma per migliorare i servizi per i turisti”.

Concluso l’intervento il ministro è scappato di tutta fretta per potere rientrare a Milano entro sera, scusandosi ma dando la colpa alla mancanza dell’aeroporto….

ll ministro Santanchè potrà piacere o no per lo stile che la distingue e per le disavventure imprenditoriali che da mesi la pongono negativamente al centro dell’attenzione mediatica, ma per quanto riguarda l’Elba la sua analisi, a mio parere, è stata di rara efficacia e condivisibilità. In linea con gli obiettivi indicati nella Proposta di legge di iniziativa popolare per la “Istituzione del Comune dell’Isola d’Elba” già dichiarata procedibile dalla Regione del Governatore Giani, che l’ha condivisa e in più occasioni mi ha assicurato il suo personale sostegno istituzionale.
Il punto 15 del PREAMBOLO prevede infatti che con essa sarà possibile: “a) accesso ai fondi FESR (Fondi Europei di Sviluppo Regionale)…; b) trasformazione dei Comuni in Municipalità….; c) avvio di un nuovo ciclo di sviluppo economico e benessere sociale….; d) ospedale adeguato alle esigenze della terza isola Italiana….; e) adeguamento dell’aeroporto a codice 3C….; f) un Comune più autonomo fiscalmente….; g) un solo interlocutore della Regione….; h) rilancio del brand Isola d’Elba nel mondo….; i) valorizzazione con il Parco degli antichi vigneti terrazzati….; j) democrazia partecipata dei cittadini con il ricorso ai referendum……”.

In conclusione, la prima volta di un Ministro del Turismo all’Elba è stata certamente positiva, anche per il mutato atteggiamento nei confronti dell’istituzione del Comune dell’Isola d’Elba espresso da alcuni amministratori locali a margine del convegno. I quali hanno espresso la personale convinzione che i tempi siano ormai maturi per il Comune dell’Isola d’Elba a determinate condizioni, che saremo lieti di studiare assieme al fine di riavviare la raccolta firme del referendum di approvazione della proposta di legge stampata sui moduli forniti dalla Regione tuttora validi e utilizzabili. Per il bene e il futuro dell’Elba.

*Stefano Martinenghi
comitato promotore
ELBA IN COMUNE

Una risposta a “Le frustate agli amministratori del Ministro Santanchè

  1. Federica Nassi Rispondi

    Perché non decide la Regione Toscana su unico comune Isola d’Elba, o tra 20 anni siamo sempre così, come cita la Santanche’…. A chi c’è l’ha più lungo….

    5 Ottobre 2024 alle 15:52

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