Dal gruppo di minoranza consiliare a Portoferraio Bene Comune, riceviamo e pubblichiamo:
Nell’ anno 2016 il Comune di Portoferraio (Sindaco Ferrari) commissionò a due periti, uno forestale ed uno agrotecnico, lo studio ” Valutazione delle condizioni vegetative, fitosanitarie e di stabilità di parte degli alberi del Comune di Portoferraio”. Quattro anni dopo (all’ ambiente Costa) il Ministero emanò i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la gestione del Verde Pubblico (Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2020). Si tratta di due strumenti, uno locale e l’ altro generale, imprescindibili per occuparsi correttamente della risorsa collettiva Verde Pubblico. Il quadro generale indicato dal Decreto prevede che Comuni ed Enti si dotino di alcuni strumenti, minimi appunto, quali: 1) Censimento del Verde pubblico 2) Piano del Verde P. 3) Regolamento del Verde P 4) Bilancio arboreo. La premessa di fondo del Decreto è quella di “Affrontare la gestione del Verde Pubblico nell’ ambito di una visione strategica del ruolo che lo stesso può avere per l’ ambiente e la collettività”. Vengono poi indicati i criteri con i quali progettare nuove aree verdi e incrementare quelle esistenti e come averne cura e rimediare ai danni causati dalle capitozzature. È quindi in questo quadro che va inserita la cura ( manutenzione è termine improprio per esseri viventi ) del patrimonio arboreo esistente a Portoferraio. LO STUDIO DEL COMUNE analizzava, tra le diverse zone osservate, anche la ‘Alberata lungo la SP 25″ di S. Giovanni (oggi viabilità comunale), dove di recente è caduto un pino, probabilmente uno dei 3 (su 116 presenti nel tratto ) indicati dai tecnici come urgentemente da abbattere, non possedendo più il proprio ‘fattore di sicurezza naturale’. L’ albero caduto potrebbe anche essere uno degli altri 18 per i quali veniva suggerito un periodico monitoraggio in vista del successivo abbattimento e sostituzione. Per motivi estetici e non di sicurezza, veniva suggerita anche la sostituzione di 10 cipressi dell’ Arizona. Complessivamente, nelle zone (urbane e periurbane) di Verde Pubblico esaminate, si stimava che fosse il 16% del patrimonio arboreo esistente la parte da sostituire (ben dettagliata in schede allegate), in alcuni casi con urgenza. Suggeriamo quindi al Sindaco Nocentini e alla sua Giunta, oltre che di aggiornare lo studio del 2016, di accelerare la costituzione delle Commissioni Consiliari, tra le quali quella dell’ Ambiente, per affrontare in maniera partecipata e ragionata la questione del Verde Urbano, da troppi anni dimenticata e senza la necessaria visuale strategica, per applicare anche nel nostro Comune gli indirizzi ministeriali. (Bene Comune Portoferraio)
ANDREA BASSI
..ma si, tagliamo pure tutti gli alberi lungo le strade, anche a Bolgheri. Oppure avveleniamoli lentamente o capitozziamoli. Come fa quel mio amico che parla di incuria in Emilia Romagna senza saperne.
6 Ottobre 2024 alle 8:51
Stefano
A me fanno ridere tutte questi tecnicismi..aggiornare lo studio..costituzione Commissioni..tavoli per affrontare in maniera partecipata…ect …
Ma io dico, se c’è stata una valutazione fatta nel 2016 e si saranno resi conto della pericolosità dei pini sulla strada di s.Giovanni…ma dobbiamo ancora pensarci …o aspettiamo il MORTO!
In Emilia Romagna terra dell’efficentismo per alcuni …non sono state fatte opere nei decenni a salvaguardia argini, adesso la popolazione si è vista 2 o 3 volte di seguito portar via ogni bene!
È così che deve funzionare?
5 Ottobre 2024 alle 13:55