Una bella recensione per”L’Elba di Enrico” il libro di Alessi

di Danilo Alessi

Riceviamo da Danilo Alessi una nota che contiene la recessione al suo ultimo libro, scritta da Valerio Calzolaio. Insieme all’ultima opera di Alessi, “L’Elba di Enrico”, riceviamo altre quattro recensioni di libri editi  da  Einaudi, Rizzoli e Sellerio, insieme a loro la Persephone che fa la sua bella figura.

 

Recensione L’Elba di Enrico

L’Elba di Enrico. Dal viaggio di nozze alle vacanze degli anni ‘70
Danilo Alessi
Storia politica
Persephone Edizioni Capoliveri (Elba, Livorno)
2024
Pag. 103 euro 12
Valerio Calzolaio

Isola d’Elba. 1957 – 1984. Enrico Berlinguer scelse l’Arcipelago Toscano per il viaggio di nozze con la moglie Letizia Laurenti nel settembre 1957, lui aveva 35 anni ed era vice segretario regionale comunista in Sardegna, lei 29, vivevano a Cagliari. Tornò in vacanza all’Elba venti anni dopo, per due agosti consecutivi, da segretario del PCI, superblindato con scorta e mille controlli, nel 1977 a Procchio e nel 1978 alle Fornacelle. Danilo Alessi è nato a Piombino nel 1938 da genitori elbani ed è sempre vissuto fra i vari comuni dell’isola, svolgendo anche attività politica e amministrativa, locale e nazionale, fra l’altro vicesindaco a Portoferraio dal 1973 al 1981, presidente della comunità dell’Arcipelago Toscano dal 1982 al 1984 e poi dal 2004 al 2008, Sindaco a Rio nell’Elba dal 2009 al 2014. In occasione del quarantesimo anniversario della morte di Berlinguer, Alessi ha deciso di arricchire la ricca mole di celebrazioni (mostre, convegni, incontri) con la godibile accurata ricostruzione storica dei tre soggiorni elbani, una dimensione più intima, attraverso il racconto di amici e compagni presenti nel 1957 e la sua stessa testimonianza per le estati 1977 e 1978, sulla base di come lo aveva personalmente conosciuto e frequentato. Il giorno prima del rientro in Sardegna alla fine del viaggio di nozze, Enrico e Letizia furono salutati con un brindisi dai comunisti di Porto Azzurro nella sezione di partito e Berlinguer garantì che sarebbe tornato. Quei giorni lontani sono raccontati con dovizia di particolari, ancor più utili visto che nelle biografie vi sono scarsi cenni a quell’antica permanenza elbana, mentre ovviamente quando era segretario tutto finiva sugli organi d’informazione (non ancora sui social) e “le vacanze” furono in qualche modo conosciute e commentate.
Danilo Alessi ha già pubblicato sette romanzi storici e due raccolte di poesie, aggiunge ora un’interessante saggio biografico su alcune settimane della vita di Enrico Berlinguer. La prefazione è affidata a un altro autorevole dirigente del Pci (già in Direzione Nazionale con Berlinguer), poi del Pds e di Sinistra Ecologia e Libertà, Fabio Mussi (ancora Piombino, 1948), ministro dell’Università e della Ricerca 2006-2008, che sottolinea alcuni aspetti del carattere: “Berlinguer era un uomo curioso… di idee, persone, luoghi, eventi… riservato, ma affabile e cordiale”, citando poi ricordi ed episodi politici da lui vissuti negli anni Settanta, prima e dopo “le vacanze” elbane, come il convegno al Teatro Eliseo di Roma del gennaio 1977 e le nette affermazioni per la democrazia come valore universale nel discorso per il Sessantesimo della Rivoluzione d’Ottobre il 3 novembre dello stesso anno. L’agile volumetto affronta separatamente le tre visite all’Elba e lascia poi ampio spazio in fondo agli avvenimenti del giugno 1984, il comizio a Padova, il ricovero e la morte, l’immenso funerale a Roma. Seguono alcune pagine biografiche su Berlinguer, brevi opinioni dedicate al segretario del Pci da intellettuali e personalità italiane, oltre a una splendida originale appendice fotografica su altri dirigenti in visita all’Elba e su Berlinguer steso nel 1977 e nel 1978.

v.c.

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