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Prima vendemmia all’Isis Foresi di Concia di Terra

La vigna ad alberelli di Ansonica è stata piantata tre anni fa nel terreno della scuola

E’ iniziato con la vendemmia l’anno scolastico all’Istituto Isis Foresi di Portoferraio, nel plesso di Concia di Terra che ospita vari indirizzi, tra cui anche l’Alberghiero. La vigna è stata piantata tre anni fa, in omaggio alla tradizione vitivinicola elbana. Il vitigno è l’ Ansonica, di cui sono state messe a dimora 116 piante alla classica distanza di un metro l’una dall’altra. Cura e mantenimento sono a regime biologico. Un progetto che nasce qualche anno fa, ideato e realizzato da Antonio Arrighi, dell’omonima azienda Agricola, con il supporto dell’agronomo Stefano Dini. “Si tratta di un vecchio sistema elbano di coltivazione della vite – spiega Arrighi – che è stata portata dai greci”. L’attuale dirigente scolastica Alessandra Rando è quella che ha dato il via alla concretizzazione del progetto ( nato sotto la dirigenza di Enzo Giorgio Fazio) insieme ad Arrighi e dopo tre anni finalmente se ne vedono i frutti. Studenti , insegnanti e personale scolastico hanno vendemmiato nei primi giorni di scuola, un po’ prima rispetto alle altre vigne, come consigliabile per il vitigno Ansonica. Circa 50 ragazzi si sono alternati e a turno hanno raccolto l’uva. La quantità di uva raccolta all’Isis Foresi permette di riempire un’anfora della capienza di circa 200 litri. Tutto un processo con metodo biologico “visto che l’anfora – spiega Arrighi – è fatta di acqua, terra e fuoco”. La speranza è che ne escano almeno una ventina di bottiglie e forse anche qualcosa di più. Arrighi si occuperà di imbottigliarlo, mentre, nel frattempo, i ragazzi stanno scegliendo nome ed etichette, perché questo sarà il primo vino della scuola. “Una grande soddisfazione questa prima vendemmia – commenta Arrighi – un grande aiuto è arrivato dai ragazzi e da Franca la collaboratrice scolastica che cura personalmente la vigna”. La vigna è stata curata anche dagli studenti che in questi anni hanno pulito sistemato e potato le piante. “Un riavvicinamento alle nostre tradizioni – commenta la dirigente scolastica Rando – per riuscire ad imparare qualcosa anche al di fuori delle aule scolastiche. E i ragazzi hanno partecipato volentieri visto che l’hanno anche durata negli anni insieme alla nostra collaboratrice scolastica Franca. Anche per ragazzi con bisogni educativi speciali questo è un modo per avvicinarci agli altri e stare insieme, per stare bene a scuola, un metodo inclusivo per lavorare. Ora aspettiamo la trasformazione del prodotto che costituisce anche materia di studio dei nostri studenti dell’alberghiero. Potranno veder come si passa dall’uva al vino” Si sancisce Un importante legame fra scuola e territorio con l’intento di far conoscere la storia della millenaria tradizione vitivinicola elbana. L’Isola d’Elba, infatti, fino alla metà dell’800 era composta da 5000 ettari vitati.

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