In una nitida giornata di sole si è svolto domenica 15 settembre il primo sopralluogo intorno alla cortina dei bastioni che cingono la città medicea di Portoferraio. Il sopralluogo fa seguito alla presentazione di un progetto del Club Alpino Italiano, già presentato alla Amministrazione portoferraiese, volto a tracciare e recuperare un itinerario storico e paesaggistico intorno ai bastioni medicei.
La partenza dell’itinerario è prevista dal Grigolo, che sarà valorizzato come primo punto di accesso ad una ineguagliabile passeggiata nei punti più spettacolari della città. Il progetto, che sarà a breve presentato alla stampa dal Comune di Portoferraio, è strutturato su diverse fasi di avanzamento: il primo tratto dal Grigolo alla rampa della polveriera del Forte Stella e possibile deviazione fino alle scalette di Napoleone, il secondo che percorrendo il vecchio Cammin di Ronda sale verso il Forte Falcone, dove saranno completamente recuperati i bastioni medicei e i vari camminamenti coperti e non che condurranno fino alle Ghiaie, e un terzo step, il più complesso, che riguarda il percorso dal bastione che cinge la Villa di Napoleone fino a superare la Colombaia ed arrivare alla sommità della spiaggia delle Viste. Quest’ultimo è un tratto intermedio che è destinato a completare l’itinerario. Lungo tutto l’itinerario saranno posizionate bacheche informative e sarà installata la segnaletica, orizzontale e verticale, che servirà a creare percorsi tematici intorno e all’interno delle mura.
Hanno partecipato al sopralluogo il Delegato all’Ambiente del Comune di Portoferraio Roberto Manzi, l’Assessore Uela Padroni, oltre ad una delegazione del Club Alpino Italiano con la reggente della sottosezione dell’Isola d’Elba Gabriella Solari, lo storico professor Marcello Mellini, l’Architetto paesaggista Massimiliano Pardi, un camminatore esperto di percorsi storici come Gigi Benassi, e Luca Bellosi altro profondo conoscitore di ogni passaggio di quei luoghi e al contempo, dipendente della Società Partecipata Cosimo de’ Medici srl. Il sopralluogo è servito a valutare lo stato dei luoghi, a individuare le prime azioni da fare per il ripristino del primo tratto di percorso, la liberazione dai rovi e dal verde spontaneo che copre ogni vecchio resto dell’antico percorso e le azioni per la sua messa in sicurezza in vista della completa fruibilità.
L’itinerario nelle intenzioni dovrebbe essere intitolato a Cosimo 1° De’ Medici, ma l’Amministrazione e gli altri collaboratori sono aperti ad ogni suggerimento, considerando che questi luoghi sono i luoghi di tutta la città e devono appartenere a tutti. Questo perchè sta per essere realizzato un progetto che è nell’immaginario di tanti portoferraiesi, che da sempre vorrebbero vedere valorizzato l’inestimabile patrimonio storico del nostro Comune. Saranno a breve programmate le giornate di pulizia, a cui, seguendo le indicazioni di sicurezza dettate dalle regole del Club Alpino Italiano e da parte dell’Amministrazione Comunale e del Dipartimento Ambiente, potranno partecipare anche i cittadini che sentono come propri questi luoghi che fanno parte della nostra storia.
E’ il primo tentativo proposto da anni, ma che ora finalmente muove i suoi primi passi, per valorizzare la città medicea e nel contempo per contribuire a ricreare quella identità storica della città e dei suoi abitanti, di cui oggi sentiamo molto la mancanza. E’ la nostra storia che finalmente vive con noi.
Michele barsotti
Speriamo che una volta pulito, venga anche mantenuto, visto che in passato era già stata fatta pulizia e sistemazione del sentiero. Poi tutto è andato nel dimenticatoio e le piante hanno ripreso a crescere.
18 Settembre 2024 alle 17:21
Giuliano Meo
Avrei visto bene anche la partecipazione dell’arch. Elisabetta Coltelli, del prof. Marcello Camici e dello storico locale Giuseppe Massimo Battaglini. Tanti auguri per la realizzazione di questo progetto veramente commendevole.
18 Settembre 2024 alle 13:24
Max
Tanti anni fa facevo il giardiniere per un vivaio di Portoferraio e io più altri colleghi eseguimmo il lavoro di pulizia e taglio erba proprio nel tratto interessato.
Dopo giorni di lavoro e fatica portando tutto pulito un sentiero di circa 2.50 mt di larghezza fino alla statua della madonnina.
Giusto il tempo perché l’erba ricrescere più folta di prima. Oggi mi chiedo quanto costo’ quel lavoro al comune.
18 Settembre 2024 alle 13:04
Mauro
Spero si riesca a realizzare e mi piacerebbe vederlo intitolato a Mago Chio’
17 Settembre 2024 alle 19:48
Cecilia Pacini
Un bel progetto che per essere completo dovrebbe comprendere dall’inizio la direzione dell’Arch. Elisabetta Coltelli, autorevole responsabile tecnica dei restauri di maggior pregio del patrimonio culturale di Cosmopoli.
17 Settembre 2024 alle 19:18
VITTORIO SANTINI
E’ una bella proposta per diversi motivi: coinvolge i cittadini a partecipare alla pulizia del percorso, consente di vedere il paesaggio da angoli e prospettive diverse, permette di raggiungere spazi altrimenti irraggiungibili. Auguriamoci che veramente venga integrato in un progetto più ampio di recupero delle altre strutture medicee e che queste vengano totalmente rese fruibili
17 Settembre 2024 alle 17:14