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Elba Isola Musicale d’Europa continuano gli eventi

Gli appuntamenti del festival fino al 9 settembre, dalle Grotte al teatro

Sabato 7 settembre, il secondo weekend della 28ª edizione di “Elba Isola Musicale d’Europa” inizia nel segno del rock. O meglio di un omaggio ai Led Zeppelin, icone del rock anni Settanta, reso dal sassofonista friulano Francesco Bearzatti, uno dei più creativi jazzisti italiani che, nella splendida cornice della Villa Romana delle Grotte di Portoferraio (ore 18.30), presenterà il suo progetto “Post Atomic Zep”, coadiuvato dal bassista Danilo Gallo e dal batterista Stefano Tamborrino, altri jazzisti dal piglio fantasioso.

“Post Atomic Zep” è anche il titolo dell’album realizzato dal trio: undici tracce – inclusi grandi classici del quartetto britannico quali Stairway To Heaven, Going To California, Dazed and Confused e Whole Lotta Love – che riflettono lo stile caratteristico di Bearzatti, noto per il suo approccio al jazz non convenzionale, in una fusione fra melodie intricate e improvvisazioni audaci.

Francesco Bearzatti è un narratore innamorato delle parole, attirato dai processi rivoluzionari purché liberi e mutevoli: ha iniziato il suo viaggio musicale con l’amore proprio per i Led Zeppelin, ma anche per i Deep Purple, seguito da un’affinità il punk rock, che ha influenzato le prime fasi della sua carriera. Tra i suoi album si ricordano, anche per la loro specificità progettuale, quelli dedicati alla fotografa Tina Modotti, al leader neroamericano Malcolm X, al compositore Thelonious Monk, al cantautore Woody Guthrie e alla canzone americana e, infine, a Zorro, il leggendario eroe mascherato reso celebre da fumetti, piccolo e grande schermo.

Domenica 8, “Elba Isola Musicale d’Europa” ritroverà le sue più abituali atmosfere cameristiche con il concerto al Teatro dei Vigilanti “Renato Cioni” (ore 18.30) del Quartetto Indaco, uno dei più importanti quartetti d’archi italiani oggi in circolazione. Tre i pezzi in programma: Quartetto per archi n. 16, op. 135 di Ludwig Van Beethoven, Crisantemi elegia per quartetto d’archi SC 65 di Giacomo Puccini, nel centenario della morte del grande compositore toscano, Quartetto per archi op. 44 n. 2 di Felix Mendelssohn-Bartholdy.
Il Quartetto n. 16 op. 135 in Fa maggiore è stato scritto da Beethoven sei mesi prima di morire e riflette il clima di serenità tipico dell’ultima produzione del compositore. È famoso non solo per il terzo movimento lento, la cui perfezione è sorprendente persino per il Beethoven “maturo”, ma anche per il curioso Finale, preceduto da una epigrafe musicale.

Crisantemi è il più noto tra i pochi pezzi scritti da Puccini per quartetto d’archi, tutti nati durante il periodo di studi, prima che egli diventasse, dopo la prima rappresentazione di Manon Lescaut, nel 1893, un operista di fama mondiale. Fu composto subito dopo la morte di Amedeo di Savoia, secondo figlio, molto popolare, del re d’Italia Vittorio Emanuele II.

Il Quartetto n. 2 fu scritto da Felix Mendelssohn-Bartholdy otto anni dopo la precedente composizione per quartetto d’archi: terminato il 18 giugno 1837, il Quartetto n. 2 presenta un Mendelssohn diverso, non più attratto da sperimentalismi, più severo e più classico, ma con un’energia concentrata al massimo.
Costituto da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita ai violini, Jamiang Santi alla viola e Cosimo Carovani al violoncello, il Quartetto Indaco ha trionfato al concorso internazionale di Osaka nel 2023 (medaglia d’oro e due premi aggiuntivi), avvenimento storico per la scena quartettistica italiana, ed è uno dei gruppi più interessanti e versatili della sua generazione.

Lunedì 9 settembre, sempre al Teatro dei Vigilanti “Renato Cioni” di Portoferraio (ore 18.30), Elba Isola Musicale d’Europa” proporrà un concerto che getta un ponte fra musica classica e tango, di cui sarà protagonista un quintetto guidato dal violinista belga Michael Guttman e comprendente Lysandre Donoso al bandoneon, Ivo De Greef al pianoforte, Justus Grimm al violoncello e Ariel Eberstein al contrabbasso.
Con questo gruppo Guttman intende collegare il tango argentino con la tradizione musicale classica europea: il concerto offre infatti all’ascolto composizioni di Astor Piazzolla, Ismael Sputalnik, José Ricardo e Ricardo Brignolo, oltre a un’ampia varietà di arrangiamenti in stile tango della compositrice francese Chloé Pfeiffer, basati su diversi brani classici iconici che vanno da Eine kleine Nachtmusik di Wolfgang Amadeus Mozart (Musiquita Nocturna) fino alla Prima Sinfonia di Gustav Mahler (Hermano Gustavo).

Michael Guttman è noto sia come violinista che come direttore musicale di importanti festival in tutto il mondo. Rinomato musicista da camera, suona regolarmente con artisti come Martha Argerich, Elena Bashkirova, Guy Braunstein, Boris Berezovsky, Vadim Repin, Antoine Tamestit, Maxim Vengerov e altri. L’incontro, alla fine degli anni Ottanta, con il leggendario creatore del “tango nuevo”, Astor Piazzolla, ha rafforzato la passione di Guttman per il genere musicale del tango: per seguire il percorso di Piazzolla, si è circondato di alcuni dei più raffinati specialisti di tango in Europa, come Il bandoneonista franco-cileno Lysandre Donoso, il pianista belga Ivo De Greef e il contrabbassista argentino Ariel Eberstein, con cui si è esibito in prestigiosi festival ed ora approda all’Elba.

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