Oltre agli stupendi cetacei, di pochi giorni fa l’incontro con la grande balena a Marciana Marina, il mare dell’Elba è ricchissimo di storia e i suoi fondali nascondono preziose testimonianze. Grazie al catamarano Daedalus della fondazione Azionemare e i suoi due robot abissali Multi-Pluto e Pluto- Palla, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, sono state individuate ben tre imbarcazioni di 2.200 /2.400 anni fa nell’arcipelago. In particolare desta molto interesse il relitto posizionato tra Elba e Capraia a grande profondità.
Di isole e del mare antico nel mito e nelle ricerche archeologiche si è parlato anche con il professore Valentino Nizzo nella serata clou degli eventi Smart organizzata con la Pro loco marcianese. Il popolare divulgatore ha condotto una serata nella suggestiva cornice della fortezza di Marciana sviluppando un percorso attraverso il mito e i riscontri archeologici, lasciando una serie di suggestioni affascinanti. Partendo dal famoso “offerente dell’Elba”, passando per il mito degli Argonauti e di Circe e poi ai legami tra il letterario Abante di Virgilio e gli eroi di Eubea, perconcludere con il suo ultimo, complesso studio: quello intorno all’ipotesi che il nome stesso della penisola italiana derivi per antonomasia dalla fuligginosa (Aethalia) Isola d’Elba.
STORIA Il video
Il mare dell’Elba tra biodiversità e preziose testimonianze
Di isole e del mare antico ha parlato alla Fortezza di marciana il professor Nizzo
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