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Salario minimo garantito a chi lavora per il Comune

di Gruppo Consiliare Lista Civica Angelo Zini Sindaco

Riceviamo e pubblichiamo integralmente: 

 

GRUPPO CONSILIARE – Lista Civica Angelo Zini Sindaco

MOZIONE

OGGETTO: ISTITUZIONE DI UN SALARIO MINIMO ORARIO PER I LAVORATORI DIPENDENTI E IN APPALTO PER IL COMUNE DI PORTOFERRAIO

IL CONSIGLIO COMUNALE

VISTO

l’art. 36 della Costituzione, il quale al comma 1 sancisce che “il lavoratore ha diritto ad,una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”;

PREMESSO CHE

in Italia il numero dei lavoratori esposti al rischio povertà è aumentato fortemente nel decennio 2010- 2020, già prima degli effetti della crisi provocata dalla pandemia da Covid- 19, ed alla fine del 2022, i salari reali nella penisola erano calati del 7,5% rispetto al periodo precedente la pandemia contro una media Ocse del 2,2%. ; – a differenza di altri Paesi europei, in Italia negli ultimi 30 anni gli stipendi sono diminuiti, con una riduzione in termini reali pari a -2,9%, una profonda differenza rispetto a quanto accaduto in Paesi quali Germania e Francia dove invece, pur partendo da un livello retributivo già alto, le buste paga sono aumentate in media rispettivamente del 33,7% e del 31,1%;

RILEVATO CHE

un salario minimo legale esiste nella maggioranza degli Stati membri dell’Unione europea e la stessa Germania, ultimo Paese europeo in ordine di tempo ad aver introdotto un salario minimo per legge nel 2015, al fine di contrastare un decrescente livello di tutela della forza lavoro, lo scorso ottobre 2022 è intervenuta modificandolo e innalzando il limite minimo a 12 euro lordi l’ora;

CONSIDERATO CHE

– è stata depositata in Parlamento una proposta di legge congiunta riguardante -disposizioni in materia di salario minimo (A.C. 1275), con l’obiettivo di introdurre anche nel nostro Paese una forma di minimo salariale, pari a 9 euro lordi l’ora, per contrastare il fenomeno dei lavoratori a basso reddito, ovvero di quei lavoratori che nonostante facciano parte del mercato del lavoro e siano impiegati, restano al di sotto della soglia di povertà;
– l’istituzione a livello nazionale di un salario minimo, se approvata, “rafforzerebbe la contrattazione collettiva”, e farebbe aumentare di 804 euro in media le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori (dati presentati dall’Istat, in audizione nella commissione Lavoro alla Camera, sulla base del Registro annuale su retribuzioni, ore e costo del lavoro per individui e imprese).
– la proposta di legge, oltre a rappresentare la tutela dei lavoratori con redditi bassi riconoscendone il valore del lavoro, ha l’intento di conservare e rafforzare la centralità della contrattazione collettiva nazionale dei sindacati maggiormente rappresentativi al fine di definire, per tutti i rapporti di lavoro, una retribuzione proporzionata e sufficiente ed in linea con quanto previsto dai contratti collettivi stipulati dalle OO.SS;
– l’istituzione di un salario minimo orario per i lavoratori, sia nel settore pubblico che privato, non rappresenta un tema confinabile esclusivamente in ambito nazionale o di Assemblea parlamentare, ma investe in pieno l’interesse e l’ambito Comunale, per le ricadute verso i lavoratori diretti e indiretti, che sono prima di tutto cittadini, basti menzionare il conseguente miglioramento delle condizioni di lavoro, come anche tutti gli effetti connessi, in ordine alla riduzione delle disuguaglianze, alla riduzione della dipendenza dai sussidi statali e lo stimolo che porterebbe all’economia locale;

– il sostegno alla proposta di legge sul salario minimo può essere un modo per i sindaci di dimostrare l’impegno in ordine ai valori di equità e giustizia sociale, garantire che tutti i lavoratori abbiano un reddito dignitoso può contribuire a creare una società più equa e inclusiva.

SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

– a sostenere in tutte le sedi opportune tutti gli atti e le misure che portino all’istituzione di un salario  minimo legale per i lavoratori italiani, sia pubblici che privati, portando avanti tutte le necessarie iniziative nei confronti del Parlamento volti all’adozione dei necessari provvedimenti legislativi;

– ad introdurre l’adeguamento per tutti i dipendenti del Comune di Portoferraio e per coloro che lavoreranno in un appalto comunale, a un salario non inferiore a 9 euro l’ora;
– ad introdurre, previa necessaria valutazione di conformità con la specifica normativa di settore di cui al vigente Codice degli appalti,  la precondizione obbligatoria nella stesura del testo di tutti gli appalti comunali, che tutti i lavoratori che saranno impegnati da coloro che si aggiudicheranno un appalto del Comune di Portoferraio, dovranno avere un salario non inferiore a 9 euro l’ora, così come chiesto a livello nazionale da molte forze politiche.

 

GRUPPO CONSILIARE – Lista Civica Angelo Zini Sindaco

2 risposte a “Salario minimo garantito a chi lavora per il Comune

  1. Marcello Camici Rispondi

    Ho capito bene?La lista Zini chiede che il sindaco e la giunta di Portoferraio si impegnino a sostenere la proposta di legge del PD sul salario minimo e al tempo stesso che il salario minimo sia precondizione alla stipula di ogni appalto da parte del comune?

    28 Agosto 2024 alle 12:01

  2. Fabio Rispondi

    Avete governato 5 anni e vi svegliate ora?

    27 Agosto 2024 alle 18:59

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