«Il consiglio comunale di Rio nella seduta di venerdì 23 agosto doveva votare due delibere importanti per la salvaguardia e l’assestamento del bilancio che comunque dovevano essere approvate già entro lo scorso 31 luglio. All’appello erano assenti sia il sindaco Corsini sia l’assessore Mancusi e mancava anche un altro consigliere di maggioranza. Senza la presenza dei consiglieri di opposizione, quindi, l’assemblea non avrebbe raggiunto il numero legale e non avrebbe potuto deliberare, quindi la prefettura avrebbe inviato un commissario per adempiere gli obblighi di legge. Nessun impegno con gli elettori, o norma giuridica, obbligava i consiglieri di Cambiamo! a restare in aula. Il compito dei consiglieri di minoranza, infatti, non è quello di fare da tappabuchi a chi ha vinto le elezioni, seppure per quaranta voti, cioè a chi fa finta di non sapere che fra i compiti delle minoranze non c’è quello di sopperire alle carenze della maggioranza. Tuttavia, essendo la presidente del consiglio comunale a conoscenza dell’assenza del sindaco avrebbe dovuto coinvolgere il gruppo d’opposizione, lo stesso avrebbe potuto fare la vicesindaco o un assessore, ma non l’hanno fatto perché ha prevalso, ancora una volta, l’analfabetismo politico-amministrativo».
Il compito della minoranza non è quello di “tappabuchi”
di Circolo Pd di Rio
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