Vi sono alcune zone del centro storico di Porto Azzurro , forse poco conosciute, poco apprezzate e poco valorizzate dall’attuale Amministrazione, che rappresentano la storia del piccolo borgo marinaro una volta conosciuto come Portolongone. Nei vicoli, spesso abbandonati a se stessi o alla manutenzione dei residenti locali e continentali, in questi giorni è ritornato a nuova vita un piccolo gioiellino: la chiesetta in adiacenza a quella della Madonna del Carmine, denominata Oratorio del Sacro Cuore di Maria, finita di edificare nel 1727, al cui interno vi era il monumento funebre del generale spagnolo Diego d’Alarcon e un altare con un cuore rosso in campo nero che richiama la titolazione della cappella. “L’Oratorio del Sacro Cuore di Maria eretto per la magnificenza del Governatore spagnolo Don Diego D’Alarcon, morto 1730 ed ivi sepolto, è un grazioso tempietto di stile barocco che si presenta all’esterno con facciata poligonale sormontata a destra da un piccolo campanile a vela e sovrastato da una cupola mentre all’interno era decorata con motivi ornamentali a stucco”. Passando a piedi lungo la via D’Alarcon improvvisamente mi è apparsa la chiesetta liberata, dopo diversi anni, dall’impalcatura che la circondava e illuminando la piazzetta con tutto il suo splendore. Bene, fra me ho sussurrato, forse la cerimonia solenne di questa ultimazione dei lavori e riapertura al pubblico, forse mi è sfuggita. Come cittadino, che apprezza ed è sensibile ad alcune piccole ma importanti eccellenze storico architettoniche locali, ringrazio chiunque abbia realizzato questo recupero con la speranza che qualche altro spicciolo venga maggiormente speso per questi valori.
Angelo Banfi
*Consigliere Parco Nazionale Arcipelago Toscano, già Amministratore del Comune di Porto Azzurro