I maestosi ruderi che connotano il promontorio delle Grotte, di fronte a Portoferraio, hanno calamitato da secoli l’interesse di viaggiatori e studiosi i quali, per la maggior parte, vi hanno ravvisato i resti di una villa patrizia di epoca romana. Così credeva, per esempio, Thiébaut de Bernaud agli inizi dell’Ottocendo e così ritengono archeologi e ricercatori contemporanei, da Giorgio Monaco ad Orlanda Pancrazzi, da Sonia Casaburo a Maria Grazia Celuzza .
Ora, però, dopo la ripresa degli scavi da parte dell’Università di Siena, si sta profilando una verità ben difforme, sostanzialmente contrapposta -e in modo vistoso- sia ai risultati raggiunti dal prof. Giorgio Monaco (Soprintendenza alle Antichità d’Etruria), che vi aveva condotto scavi dal 1960 al 1972, sia a quelli ottenuti dal team universitario pisano guidato dalla prof.ssa Orlanda Pancrazzi.
Queste sono le parole testuali che i dott. Edoardo Vanni e Laura Pagliantini hanno usato per descrivere la loro nuova interpretazione sulla funzione delle Grotte:
“Ad oggi non risultano aree residenziali canoniche che possano far interpretare il complesso monumentale delle Grotte come una vera e propria villa, ma il sistema di cisterne, pozzi e la grande quantità di acqua che dobbiamo immaginare essere presente in antico, ci costringono a ripensare totalmente la funzione del sito, forse un santuario o un castellum acquae funzionale per l’approvvigionamento dell’intenso traffico navale e come riserva di acqua potabile per le attività produttive dell’isola d’Elba o addirittura per la città romana di Fabricia, che potrebbe essere stata ubicata nella piana di S. Giovanni piuttosto che nell’odierna Portoferraio”.
Le novità, dunque, sono tante, grosse e per certi aspetti sorprendenti: i ruderi delle Grotte sarebbero ciò che resta di un enorme deposito d’acqua per approvvigionare sia gran parte delle attività dell’isola in terra e in mare sia un’antichissima Portoferraio forse ubicata nel piano di S. Giovanni. Ma potrebbe trattarsi anche di un santuario…
Ma è davvero così? Non tutti credono alla nuova interpretazione avanzata dagli studiosi dell’Università di Siena.
Per questo, considerando anche che le Grotte sono il monumento d’epoca romana più importante e più conosciuto dell’isola, e ben oltre l’isola, ho voluto riconsiderare il problema, analizzando le ragioni scientifiche di due scuole di pensiero che danno valutazioni opposte. La mia ricerca è stata pubblicata online, su academia.edu, ed è a disposizione di tutti coloro che sono interessati alla questione della villa sì/villa no e, più in generale, alla ricostruzione della storia dell’Elba. E’ possibile leggere o scaricare tale ricerca cliccando su questo link:
https://www.academia.edu/123097082/LE_GROTTE_DI_PORTOFERRAIO_VILLA_O_NON_VILLA_OPINIONI_A_CONFRONTO
Michelangelo Zecchini