Turismo all’Isola d’Elba, considerazioni fra mito e realtà

di Yuri Tiberto

Turismo all'Elba nei primi anni '60

L’Autorità Portuale ha appena fornito i dati sul traffico marittimo nei porti elbani, riportando per il primo semestre 2024 un incremento del 2,5%. Numerino che dal punto di vista turistico è del tutto insignificante, visto che una coppietta che viene a farsi un bagnetto alle Ghiaie con borsa pic-nic e ritorno in serata conta quanto un duo di Svizzeri dal Franco facile che gozzoviglia per tre settimane fra aperitivi, boutique e ristoranti.

Ma era un po’ di tempo che volevo sfatare alcuni “miti” molto popolari sull’isola, e quindi mi sono divertito a provare a “leggere” gli scarni dati che ci è concesso conoscere. Parliamo del 2023, e teniamo conto di quanto ci dicono la suddetta Autorità Portuale e l’osservatorio turistico della Regione Toscana. Con buona approssimazione, scopriamo che:

– La famosa “destagionalizzazione” resta un mito. l’83% delle presenze si concentra da giugno a settembre, e includendo maggio, si supera il 90%.

– L’Elba è una meta che necessita di un mezzo privato: infatti, ogni tre persone, sbarca un’auto. Del resto, siamo noi stessi a pubblicizzarla come un un’isola “da girare”, con le sue 100 spiagge “sempre al riparo da onde e meduse” – con la conseguenza che ormai tutti si affollano a nord o a sud a seconda di quello che dice l’app – e sempre noi avvertiamo che i trasporti pubblici sono estremamente carenti quando non semplicemente inesistenti. Non meravigliamoci se poi quando si mettono in funzione collegamenti aerei, in genere falliscono miseramente.

Accettiamo quindi di avere molto traffico, concentrato nei mesi estivi. Prima di banalizzare con un ovvio “serve un trasporto pubblico efficiente”, consideriamo però due fattori: l’isola ha un abitato molto frammentato. Non tutte le persone hanno mobilità sufficiente per farsi chilometri a piedi per raggiungere la fermata più vicina. E a molti piace essere autonomi, e quindi auto-muniti, liberi di spostarsi a piacimento senza sottostare a percorsi e orari prestabiliti da un servizio pubblico. Quindi: benissimo arrivare al più presto a una copertura totale di bus e navette, ma altrettanto indispensabile è la realizzazione di ampi parcheggi di scambio (tipo quelli degli aeroporti) e resta comunque imprescindibile un adeguamento della viabilità stradale (e ciclabile) e un aumento dei normali parcheggi, magari con tecniche moderne che minimizzino il “consumo di suolo”.

– Presenze e over-tourism. All’Elba, escludendo il notevole traffico locale di residenti ed equiparati, fornitori e pendolari (circa un terzo del movimento globale!!) arrivano complessivamente 1 milione di turisti. Semplificando, e quindi non considerando quei pochissimi residui di “villeggianti” che possiedono una casa e la abitano per tutta l’estate o quasi, una metà alloggia in quelle che vengono considerate strutture ufficiali (alberghi, campeggi, residence ecc), e l’altra metà in appartamenti privati più o meno grandi (presumibilmente, almeno 10.000 edifici, dai monolocali alle ville). Sapendo che i posti letto “ufficiali” sono poco più di 40.000, alziamoli a 50.000 e raddoppiamo: ecco che la nostra recettività globale è di circa 100.000 persone. Aggiungendo i 30.000 residenti e volendo stare ulteriormente stralarghi, la massima capienza possibile in pieno agosto non raggiunge MAI le 150.000 unità. Quindi anche basta con “l’isola che decuplica gli abitanti”.

Ma siamo sicuri che questi ipotetici 150.000 posti siano tutti occupati, ad agosto?

OK: vediamo i dati. Nei mesi invernali, entrano e escono circa 90.000 persone al mese. Ad agosto, detratti i suddetti 90.000, la cifra sale a meno di 500.000. Dando per buono un soggiorno medio di 7 gg, e stando sempre larghi, dividiamo i 250.000 arrivi per 4 settimane: ogni settimana d’agosto, avremo in media solo 62.500 presenze. Con un’occupazione teorica di meno dell’80% dei posti minimi disponibili.

In conclusione:

– non c’è nessun over-tourism. C’è solo il normale casino che possiamo trovare tutto l’anno in una qualunque città, e che ad agosto troviamo in qualunque località turistica, anche la più sfigata.

– qualunque politica del turismo deve basarsi su dati certi e in tempo reale. Sindaci e Assessori dovrebbero PRETENDERE dall’Autorità Portuale il movimento GIORNALIERO dei passeggeri, suddiviso in arrivi e partenze e non aggregato, con distinzione fra residenti/pendolari e non. La GAT dovrebbe fornire – sempre IN TEMPO REALE – i numeri degli arrivi di quanti pagano la tassa di sbarco. Le Autorità di PS dovrebbero a loro volta fornire i dati dei pernottamenti effettivi in base alle note “schedine” obbligatorie anche per gli affitti brevi. E il tutto, in forma aggregata, dovrebbe essere reso pubblico a tutti: capire se si è vuoti per andamento generale o per propria colpa (ad esempio, prezzi fuori mercato) è indispensabile per qualunque operatore economico dell’Isola.

– I numeri espressi sopra sono comunque sufficienti a chiarire almeno due cose basilari. UNO: all’Elba abbiamo già raggiunto il massimo di posti letto possibili. Le uniche carenze riguardano le possibilità di affitto annuale (un aumento dei residenti porterebbe solo vantaggi all’economia e alla vita sociale dell’isola) e alloggi dedicati a prezzo calmierato per personale dipendente e professionisti provenienti da fuori. Quindi no a nuove costruzioni, si a miglioramenti qualitativi degli alloggi e dei servizi. DUE: rivedere completamente la rete viaria, potenziare servizio pubblico, parcheggi e alternative eco (piste ciclabili e pedonali).

Yuri Tiberto

NB: tutte le considerazioni sopra esposte sono basate su ragionamenti personali formulati a fronte di dati ufficiali. Se qualcuno più esperto in Statistica volesse confutarli, ben venga. Qui sotto i link di riferimento:

https://www.portialtotirreno.it/wp-content/uploads/2024/02/ELBA_Allegato_Statistico_2023.pdf

https://www.regione.toscana.it/-/movimento-turisti-nelle-strutture-ricettive-e-struttura-dell-offerta-dati-2023

14 risposte a “Turismo all’Isola d’Elba, considerazioni fra mito e realtà

  1. Lucia Lenzi Rispondi

    Perché non la trasformate come Rimini? Autostrade, centri commerciali, ecc….che bello così si ! Viva l’ Italia

    19 Agosto 2024 alle 7:57

    • Mirco.Gotti Rispondi

      Sono tre vacanze che facciamo all Elba, in tre periodi estivi diversi primi di giugno giugno luglio e ultimi di luglio, concordo che piu ci si avvicina ad agosto e più aumentano le presenze, e sabato e domenica evitiamo le spiagge come in qualsiasi altra località di villeggiatura di mare e lago, concordo che un servizio pubblico di trasporto più efficiente migliorerebbe le cose almeno per gli stranieri loro lo usano, poi ciclabili degne di tal nome migliorerebbe ancora di più la mobilità, ma la cosa che più mi ha colpito in negativo non sono le superstrada e parcheggi aereoportuali per spiagge che non potrebbero contenere le persone che le auto porterebbero ma la viabilità ordinaria andrebbe migliorato con rotonde al posto dei semafori per snellire le code che si generano obbligatoriamente con i semafori o semplici incroci,

      21 Agosto 2024 alle 10:46

  2. Giuseppe Ghilardi Rispondi

    E verissimo io sono appena tornato ieri 18 agosto sono 12 anni che vado li l Elba e bellissima ma non fanno niente per fare dei parcheggi ad esempio parcheggiare la macchina è un miracolo almeno quello dovrebbero fare per me l nica pecca e quella

    19 Agosto 2024 alle 7:02

  3. Patrizia Rispondi

    Bravo!!!!
    Peccato che nessuno dei potenti ti ascolti …
    Hanno creato un turismo pessimo…mordi e fuggi…e solamente sfruttamento del territorio senza fare niente in cambio!!!!
    Un disastro….totale!!!!

    18 Agosto 2024 alle 22:19

  4. Francesca Monticone Rispondi

    Sicuramente ci sarebbe da rivedere le strade. Il residente le calca come autostrade ma sono monocarreggiate due sensi di marcia anche senza banchina e guardarail

    18 Agosto 2024 alle 21:47

  5. Laura Rispondi

    È la prima volta che vengo all’Elba e concordo pienamente con quanto avete scritto! Ci hanno venduto un appartamento a 500 m dal mare: nella realtà sono 15 minuti a piedi, facendo un pezzo di provinciale perché non esiste un percorso pedonale! Pericolosissimo!!!

    18 Agosto 2024 alle 21:44

  6. Davide Gaddoni Rispondi

    Vengo all’Elba da decenni. È la mia seconda casa,il mio posto del cuore. A me va benissimo così. Non conosco ogni spiaggia,ogni caletta,ogni sentiero,ma abbastanza. Quanto basta per avere una vasta scelta di posti nei quali l’overtourism è un’astrazione e l’immersione totale nella splendida natura una realtà.

    18 Agosto 2024 alle 21:43

  7. Giuseppe Rispondi

    Caro Yuri il problema è che qui l’unico pensiero è riempirsi le tasche da giugno a settembre e il verbo è sempre lo stesso: prendere e mai dare. Nn cambierà mai.

    18 Agosto 2024 alle 18:53

  8. Paola Valeri Rispondi

    Giusto Alessandro Mancini!

    18 Agosto 2024 alle 18:17

  9. Nadia Genestroni Rispondi

    Da turista, mi piacerebbe molto lasciare l’auto parcheggiata e potermi spostare in altre parti dell’isola con un mezzo pubblico, perché trovare parcheggio dopo una certa ora è un miraggio, alzarmi alle 7 per poter parcheggiare se voglio andare in un’altra parte dell’isola anche no, pagare più di parcheggio che di appartamento idem come sopra e prendere la multa perché la macchina è messa un po’ di traverso … Insomma sarebbe sicuramente un servizio apprezzato.

    18 Agosto 2024 alle 17:19

  10. Stefano Imola Rispondi

    OTTIMO articolo il turismo all’Elba è molto complicato.
    Devono capire se andare nel futuro con conseguenze che sono imprevedibili o restare come sono ma adeguarsi un po’ in tutti i settori mobilità pubblica strutture ricettive ecc ecc.
    Vado all’Elba da 6 anni mi piace tantissimo però secondo me l’ unica cosa che hanno cambiato sono i prezzi (spropositati ) per l’offerta che offrono …. in tutti i settori.

    18 Agosto 2024 alle 16:57

  11. Bartoli sergio Rispondi

    Ma verrà mai un giorno in cui i prezzi delle navi saranno esposti? Sarebbe trasparenza e il turista non si sentirebbe raggirato

    18 Agosto 2024 alle 11:27

  12. Alessandro Mancini Rispondi

    Bravo Yuri, hai scritto veramente un ottimo articolo. Fa riflettere … Sarebbe un sogno ricevere i dati richiesti per poter analizzare in modo più preciso il turismo elbano. I sindaci dovrebbero pretenderli e questi dati dovrebbero essere pupplicati, così come gli introiti provenienti dalla tassa di sbarco ed il loro utilizzo. Sono dati basilari per poter programmare e fare un qualsiasi progetto di sviluppo turistico. Senza queste informazioni, resta difficile se non quasi impossibile fare dei programmi e progetti su un territorio così frammentato e disorganizzato. Sarebbe un sogno vedere per la prima volta un progetto di sviluppo turistico all’Elba che detti le linee guida con obiettivi a breve, medio e lungo termine al fine di migliorare l’accoglienza turistica, sviluppare e perfezionare i vari servizi e non per ultimo aumentare il benessere generale degli elbani. Per fare turismo ed essere competitivi nel mondo diventa sempre più difficile, abbiamo la fortuna che madre natura ci ha baciato, ma dobbiamo capire anche cosa vogliamo fare da grandi e dove vogliamo andare. Ad oggi l’andamento stagionale
    è lasciato al caso e la proiezione sulle stagioni future inestistente. Assurdo nel 2024, trovarsi costretti a dover godere delle disgrazie altrui, per poter avere maggior affluenza turistica.

    18 Agosto 2024 alle 8:13

  13. Matteo perasti Rispondi

    Sei un grande 🤗

    18 Agosto 2024 alle 1:14

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