La delibera di giunta del 06 agosto, con la quale il governo di Portoferraio decide di declassare la segreteria, ha qualcosa di mai visto in precedenza. Nel verbale lì riportato c’è un violento e reiterato attacco di un assessore (esterno) alla segretaria comunale, ripetutamente interrotta ed apostrofata. Le modalità, verbalmente violente, sono qualcosa che, a nostra memoria, non ha precedenti.
L’incredibile volontà di arrivare al declassamento porterebbe, se portata in fondo, alla perdita per Portoferraio della sua qualità di “città”, una conquista storica di amministratori quali Giovanni Fratini che a questo risultato lavorarono duramente. Che non ci si dica che Giovanni tenesse a Portoferraio meno di quanto ora tenga Barbetti perché la cosa (se non ci fosse da piangere) sarebbe da ridere. E non si racconti ai portoferraiesi che lo si fa per salvaguardare le finanze del comune visto che poco prima il Sindaco ha affidato l’incarico di portavoce con una spesa di circa 40 mila euro l’anno!
Salta agli occhi anche che il governo di Portoferraio, appena nato, vede già una forte frattura tra alcuni dei suoi componenti (Eller addirittura esce senza votare).
La cosa però che tutti abbiamo notato è la totale assenza del sindaco che avrebbe dovuto, in tale spiacevole circostanza, quantomeno richiamare il proprio assessore al rispetto della segretaria, che non è neanche dipendente comunale ma alle dirette dipendenze del Ministero dell’Interno.
L’amministrazione comunale invece, con una nota, mette in guardia i cittadini rispetto alla loro libertà di valutare l’operato della giunta.
Dopo il gran giurì paventato da Barbetti, un’intimidazione che, non si illudano, non ci spaventa affatto.
Insomma una brutta pagina che speriamo, prima che sia troppo tardi, sia rimossa da questo angosciante libro.
PD di Portoferraio.
Giuliano Meo
Sulla vicenda mi sono già espresso, ma nessun timore per la perdita del titolo di Città. Non c’entra proprio nulla.
12 Agosto 2024 alle 8:39
Isolanoinnamorato
Una volta tanto ha ragione il PD. Ma di tutta questa vicenda, al di là del fatto specifico, grave anche per le fratture in giunta come nota Fratini, la domanda politica è una: ma il sindaco c’è? E stato fatto prigioniero e silenziato? In attesa di risposte non è un bel vedere e forse neppure un bell’amministrare.
10 Agosto 2024 alle 14:53