Capoliveri

Primo nido di tartaruga marina del 2024 a Vetrangoli

Per la prima volta una Caretta caretta nidifica nell’ex area mineraria di Calamita

Alla fine – dopo il record di 8 nidificazioni del 2023 – una tartaruga marina Caretta caretta ce l’ha fatta a nidificare all’Isola d’Elba: su indicazione di una coppia di turisti della Repubblica ceca che si sono imbattuti nel grosso rettile marino mentre tornava in mare, le volontarie di Legambiente – autorizzate dal ministero dell’ambiente – hanno trovato le preziose uova sotto la caldissima sabbia dell’appartata spiaggia di Vetrangoli, nel Comune di Capoliveri e nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Si tratta della prima deposizione conosciuta di una tartaruga marina nel cuore minerario dell’Isola d’Elba e fa ben sperare che altre spiagge poco frequentate e selvagge del promontorio di calamita vengano scelte per nidificare dalle Caretta caretta. Nuovi preziosi dati per ARPAT e le università di Pisa e Siena con le quali Legambiente e il Parco Nazionale collaborano da anni.
Il sito è stato subito messo in sicurezza dalle volontarie di Legambiente, ma Isa Tonso, responsabile dal progetto tartarughe di Legambiente e Parco Nazionale Arcipelago Toscano e referente per l’Arcipelago Toscano per il progetto europeo Life TurtleNest, avverte di «Non avvicinarsi troppo al nido, soprattutto con i cani che abbiamo visto che vengono portati sulla spiaggia dalle barche alla fonda».
Lisa Ardita, del direttivo di Legambiente Arcipelago Toscano, ha commentato: «Finalmente, era tanto che aspettavamo che una tartaruga nidificasse all’Elba dopo ben 6 nidificazioni a Pianosa. Ora avremo un racconto in più da fare ai bambini che affollano le iniziative del TurtleTour che organizziamo con Fondazione Acqua dell’Elba e LIFE TurtleeNest»
Il progetto tartarughe marine di Legambiente e Parco Nazionale fa parte del grande progetto europeo Life Turtlenest coordinato da Legambiente, che punta a migliorare la conservazione e la protezione della tartaruga marina comune Caretta Caretta del Mediterraneo e che vede la partecipazione di ARPAT e università toscane e i dati raccolti confluiscono nel progetto NatNet di Regione Toscana a cui partecipano attivamente le tre università di Pisa, Siena e Firenze insieme all’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e ad ARPAT.
Intanto Legambiente Arcipelago Toscano cerca volontarie e volontari per cercare le tracce di tartarughe marine sulle 10 spiagge monitorate quotidianamente all’Isola d’Elba Isa Tonso conclude: «Chi volesse aiutarci a trovare un tesoro di biodiversità sotto la sabbia si rivolga a:Tartarughe@legambientearcipelagotocano.com – Isa 3407113722. I volontari che si scriveranno a Legambiente usufruiranno anche di una copertura assicurativa».

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