Spiagge illuminate a giorno e quelle amiche delle tartarughe

di Legambiente Arcipelago Toscano

Dal convegno nazionale “Dall’isola delle tartarughe all’Elba amica delle tartarughe” organizzato a Portoferraio l’8 marzo da Legambiente e Parco Nazionale Arcipelago Toscano e dal progetto europeo LIFE TurtleNest, coordinato da Legambiente nazionale e che vede la partecipazione di Arpat, Beta, CestMed, Ente Nazionale della Cinofilia Italiana- ENCI, ISPRA, Regioni Campania, Lazio e Puglia, Università La Sapienza Roma, Stazione Zoologica Anton Dohrn e Universitat de Barcelona erano uscite proposte ben precise per realizzare anche all’Elba spiagge amiche delle tartarughe, dell’ambiente e dei turisti.

Elena Maggi, professoressa associata del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, aveva parlato del problema dell’inquinamento luminoso notturno degli ambienti marini costieri e martini, illustrando sia la percezione della luce delle tartarughe marine e di altri animali – in particolare lo spettro luminoso che confonde e infastidisce le tartarughe marine – , sia cosa chiede l’Unione europea all’Italia per attenuare questo inquinamento luminoso marino.

E Fulvio Maffucci, tecnologo del Dipartimento di Conservazione Animali Marini e Public Engagement della Stazione Zoologica Anton Dohrn (SZN) aveva presentato le possibili soluzioni e raccontato cosa stia facendo LIFE TurtleNest per cambiare l’illuminazione costiera in alcune località turistiche pilota e per renderle turtle friendly utilizzando lampade Led con una luce diversa da quella bianca e con altri accorgimenti. Un progetto che vede già coinvolti Comuni e operatori balneari e turistici e che Legambiente Arcipelago Toscano aveva chiesto di estendere anche all’Elba, insieme a una pulizia meno invasiva degli arenili, inserendo l’obbligo di una gestione ambientalmente sostenibile delle spiagge nei prossimi bandi per il rinnovo delle concessioni balneari.

Il convegno vide anche un interessante intervento della Capitaneria di Porto di Portoferraio che illustrò le attività di salvaguardia delle tartarughe marine e le norme che le regolamentano.

Quello che invece sta succedendo in molte spiagge elbane è esattamente il contrario e gli esempi recenti più clamorosi vengono da Cavoli e Seccheto dove sono stati accesi nuovi fari che illuminano a giorno le spiagge trasformando quello che dovrebbe essere un ambiente naturale in un ambiente completamente artificiale e nemico delle tartarughe che, se dovessero avere la ventura di nidificare sotto quelle luci poi avrebbero grandi problemi di orientamento, per non parlare delle piccole tartarughine appena nate che probabilmente non riuscirebbero nemmeno a raggiungere il mare, accecate e attratte da luci inutili, come già accaduto in altre spiagge elbane.

Ci chiediamo – e chiediamo alle autorità competenti – chi abbia autorizzato l’illuminazione a giorno di quello che rimane un bene naturale pubblico, in piena stagione nidificatoria di una specie protetta da normative nazionali ed europee.

Molte realtà turistiche in Italia stanno puntando sull’ambiente e sulle nidificazioni delle tartarughe marine come indicatore di qualità, lo fanno adeguando luci e gestione delle spiagge, con pochi piccoli accorgimenti. Lo hanno capito anche molti stabilimenti balneari e Punti Blu dell’Isola d’Elba “amici delle tartarughe”, altri pensano evidentemente che il turismo si faccia trasformando le spiagge in piazze illuminate e innaturali. Ma non è questo il turismo del futuro.

2 risposte a “Spiagge illuminate a giorno e quelle amiche delle tartarughe

  1. Alessandro Rispondi

    Ma come, chi ha autorizzato ? Se le spiagge sono un bene pubblico dato in concessione a privati sarà chi amministra il bene pubblico ad autorizzare certe idiozie. Quindi, colpevoli i sindaci per primi.
    E poi, a cosa serve una spiaggia illuminata?
    Altro che Bolkestein serve, serve un repulisti totale.

    10 Agosto 2024 alle 14:05

  2. Silvia Rizzi Rispondi

    Come si fa a non capirlo? Come si fa a non capire che il futuro, anche quello del turismo all’Elba, deve cominciare a prevedere una cura attenta e rispettosa dell’ambiente e della natura?
    Quest’isola di questo ha bisogno, tanti turisti vengono proprio per vedere la sua bellezza e non per trovare lampioni sulla spiaggia e bruttezze di vario tipo!

    9 Agosto 2024 alle 11:23

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Foresta Blu: a Cavo iniziativa per la posidonia oceanica

La campagna di Coop, presenti il sindaco Corsini e il presidente PNAT Sammuri

La corsa verso l’ignoto delle tartarughine nella tempesta

Ancora nuove nascite notturne e diurne dai nidi 3 e 5 di Cala Giovanna a Pianosa