Le farfalle dell’Elba sul giornale dei ragazzi Francesi

Il reportage di Mon Quotidien dal Santuario delle Farfalle di Monte Perone

 

Il più letto e diffuso giornale dei ragazzi francesi, Mon Quotidien. ha pubblicato il “Reportage sur l’île d’Elbe, en Italie (Europe) – Un paradis pour les papillons” a firma Bruno Quattrone e frutto di una indagine sul campo all’Elba e in laboratorio all’università di Firenze del giornalista francese. L’articolo è corredato di foto e informazioni sull’Elba e sul Santuario delle Farfalle Ornella Casnati che sta suscitando molto interesse in Francia, visto che dopo i servizi trasmessi su Santuario e Festa delle Farfalle da Tele France 1 – TF1  ora se ne occupa anche il giornale dei teenagers francesi a più ampia diffusione.

Ecco cosa si legge nel reportage:

 

«Oggi c’è vento, le farfalle resteranno al riparo sotto le piante. Non sarà facile vederne», avverte Umberto Mazzantini, di Legambiente. In questa giornata di giugno mi guida lungo il sentiero che porta al santuario delle farfalle dell’Isola d’Elba. «E’ un posto unico in Italia – sottolinea Umberto – E’ all’aria aperta, lungo un sentiero di 1,8 km dove si possono osservare decine di specie di farfalle».

«Leonardo Dapporto, che studia questi lepidotteri, precisa: «All’Isola d’Elba ci sono una cinquantina di specie di farfalle e siamo sempre scoprendone di nuove. Per quanto riguarda le specie di falene, ce ne sono 40 volte di più!»

«Il clima dell’isola è perfetto per le farfalle» <, spiega Umberto Mazzantini. «Lì trovano 3 ambienti che gli piacciono: la pineta, la macchia mediterranea, oltre ai prati e alla macchia – aggiunge Leonardo Dapporto – Il periodo migliore per osservarle è giugno-luglio, soprattutto al mattino quando i fiori si aprono».

Ma sull’isola ci sono farfalle tutto l’anno. «Alcune specie vivono solo pochi giorni, altre vivono un anno e migrano. Vanno dall’Africa al Nord Europa e si fermano qui – nota Umberto Mazzantini – Esistono specie migratrici i cui genitori compiono il viaggio di andata e i loro figli quello di ritorno. Ritornano esattamente nel luogo da cui sono partiti i genitori. E’ affascinante!»

Farfalle dell’Isola d’Elba.

«I loro colori corrispondono a strategie diverse – spiega Leonardo Dapporto –  Ad esempio, una farfalla gialla e nera con macchie rosse indica ai predatori (animali che la mangiano) che si nutre di piante velenose (contenenti veleno). Se attaccano la farfalla, i predatori rischiano quindi di morire. Altro esempio: un cerchio nero all’estremità delle ali serve ad ingannare il predatore: pensa che si tratti di un occhio, quindi della testa della farfalla, e lì l’attacca. Ma la farfalla è in grado di sopravvivere se ha solo la punta dell’ala danneggiata».

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