Si chiama “procurato allarme”, ed è sancito dall’articolo 658 del Codice Penale, che recita: “Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi”. Il riferimento a questo reato è dovuto al fatto accaduto poco dopo le 20,30 di venerdì 26 luglio. La chiamata arrivata al numero unico per le emergenza parlava di un incendio al Padiglione dei Mulini, nella parte alta del centro storico a Portoferraio, con almeno tre feriti. Sul posto immediatamente l’automedica del 118 e una autoambulanza della Misericordia di Porto Azzurro, seguite dai Vigili del Fuoco e dalle Forze dell’Ordine. Dell’incendio, però, nessuna traccia. Dopo la rabbia per l’evidente scherzo di cattivissimo gusto, sono state proprio le Forze dell’Ordine a mettersi in azione, perchè è praticamente certo che l’autore della telefonata possa essere rintracciato.
Silvia
Spero proprio che quest’imbecille venga rintracciato. Quella per gli incendi è sempre stata la mia paura più grande perché non dimentico i 6 ragazzi morti nell’incendio nel bosco nella zona sotto il Perone e la signora col suo cane a Campo . Non si può scherzare su questo argomento!
27 Luglio 2024 alle 10:48