Tari,” Un aumento shock la giunta deve salvaguardarci”

di Flavio Mazzei Capogruppo di minoranza - Per Marciana Marina

Flavio Mazzei

Riceviamo e pubblichiamo:

Novanta mila euro che avrebbero potuto essere destinati a progetti utili e benefici per il Paese, impiegati per dimezzare – neanche abbattere – l’aumento shock della Tari 2024. No, Sindaco, non riusciamo ad applaudire. Allungare le mani sul contributo di sbarco è un palliativo che possiamo tollerare questa volta, arricciando il naso. Abbiamo portato esempi di Comuni che sono riusciti a evitare o aggirare gli aumenti senza intaccare risorse destinate alla promozione turistica e/o investimenti per l’ambiente; di certo non per calmierare aumenti insensati. Forse anche per questo non ci sarà il tradizionale concerto di fine estate. A noi può star bene questa soluzione eccezionale (si spera) e il voto contrario va oltre e riflette la nostra intenzione di protestare: siamo stanchi che i cittadini siano presi per i fondelli e messi nelle condizioni di non capire perché, anno dopo anno, debbano sborsare di più.
Tuttavia ci aggrappiamo alla promessa del Sindaco, nel comunicato di mercoledì, che finalmente si è resa conto della necessità di un confronto a livello comprensoriale, riconoscendo e dando valore ai nostri interventi, apprezzati e sostenuti da almeno tre membri della maggioranza. Abbiamo richiesto con determinazione azioni concrete come incaricare degli esperti per verificare i discutibili conteggi che amministrazioni come la nostra subiscono passivamente. E magari revisionare un sistema che si è dimostrato fallimentare, se analizzato nel rapporto qualità-prezzo.
Siamo di fronte a un complesso ‘carrozzone’ con Autorità e poltrone dove le responsabilità vengono spesso rimbalzate. Tiriamo le somme: i fatti hanno smentito sia i vertici di ESA che il Sindaco riguardo la bontà di un sistema dispendioso e laborioso. Le promesse iniziali sono state specchi per le allodole. Dinanzi a dati positivi, il sistema viene elogiato più dei cittadini, con gli alti costi che passano in secondo piano. Ma quando i numeri vanno male, i cittadini sono considerati ‘sudici’, parafrasando una nota di metà giugno dell’Amministrazione che annunciava percentuali in calo, imminenti sanzioni e tentava di attribuire al Covid la causa di tanta disattenzione. La verità è che i cittadini sono stati distratti dal tradimento delle loro aspettative e dalla consapevolezza che la TARI aumenta a prescindere da una buona o cattiva differenziata. Che si cominci ad installare dei cestini dove poter differenziare carta e plastica prima di ammonire gli abitanti. E che venga riconsiderato, almeno in parte, il porta a porta perché si può raggiungere ottimi risultati anche con isole ecologiche presidiate e meno onerose.
Anche ESA nelle sue bizantine precisazioni dello scorso tre maggio ha confermato che i cittadini nel 2023 sono peggiorati e ciò ha impedito di «..contenere ulteriormente tale incremento..»; allora ci si chiede perché non ci fu alcun impatto positivo quando gli stessi cittadini raggiungevano percentuali ragguardevoli. Nonostante l’azienda si impegni a farsi bella il servizio costa troppo; gli interventi di Allori vanno a ruota e sembrano minimizzare i disagi – come ad esempio la chiusura del centro di raccolta – ed esaltare un ‘potenziamento’ dei servizi percepito appena dalla cittadinanza.
Come già avvertito, riteniamo che la gestione dell’emergenza non sia stata all’altezza degli sforzi economici fatti dagli abitanti costretti ancora a intasare il numero verde per prenotare i ritiri. E se in altri Comuni elbani si investe per centri di raccolta all’avanguardia, i marinesi, cornuti e mazziati, sono in attesa da gennaio di bonifica e riapertura. ESA scrisse che avrebbe risolto entro fine maggio. Anche il Sindaco si auspicava una bonifica «in tempi rapidi» dopo il nullaosta degli uffici all’Azienda. Presenteremo una interpellanza da discutere nel prossimo Consiglio per avere chiarimenti sul motivo del prolungato ritardo, identificare le nuove problematiche che impediscono ad ESA di bonificare l’area e ottenere aggiornamenti sul capannone incendiato, nonché sulle aspettative e le azioni future della Giunta per salvaguardare gli interessi della collettività.

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