Dal Partito Democratico di Portoferraio riceviamo e pubblichiamo:
Sono passati solo 40 giorni dalle ultime elezioni amministrative ed ha preso una prima forma il governo di Portoferraio che si appresta ad amministrare la città per i prossimi anni.
Partiamo dai temi. Vediamo un proliferare di post sui social che glorificano il taglio dell’erba, i piccoli interventi di manutenzione “ordinaria”. Qualche volta, come accaduto in via Manzoni, anche il racconto di quello che si crede sia stato fatto, poi smentito da qualche passante. Questo va bene, ce lo aspettavamo tutti, è tornato Super Enzo che con il suo mantello ci salverà tappando anche i buchi del formaggio.
Abbiamo visto (cose che voi umani..) rivendicare con orgoglio dalla nuova amministrazione interventi già previsti da quella precedente (tranne poi puntare il dito su Zini e co di fronte a qualche, normale, critica). Ci siamo compiaciuti di veder cambiare idea (speriamo definitivamente!) sul Grigolo chi ci voleva far arrivare i tender delle navi da crociera. Ci siamo sorpresi del matrimonio con il parco per la realizzazione del Museo del Mare alle Galeazze, con i correttivi già annunciati a suo tempo dal sindaco Zini (sulla destinazione dell’immobile il PD ha sempre avuto una posizione diversa, rimarcata anche all’interno della precedente amministrazione dai propri rappresentanti consiglieri comunali). Ci manca invece, da parte dell’amministrazione “entrante” una posizione sul bando di continuità territoriale e sulla posizione preoccupata dei lavoratori Toremar: cosa ne pensano i nuovi amministratori?
In questo periodo il nuovo sindaco ha poi formato la sua squadra, con innesti a dir poco sorprendenti e provenienti dalle passate amministrazioni di tutta l’Elba. Un ex sindaco di Rio suo vice che si è portato dietro anche il consulente della passata esperienza, oggi assessore al bilancio; un ex sindaco di Capoliveri assessore all’urbanistica; un ex Presidente del Consiglio comunale di Rio nella stessa carica a Portoferraio.
Ma non è finita qui: l’ex vicesindaco Marini viene nominato amministratore unico di I.D.E.A, una delle partecipate del comune di Portoferraio.
Arriva poi la lista (inteminabile) dei “collaboratori esterni di supporto al sindaco”, forse quello che finora si era cercato di chiamare “staff” (diversamente che senso e che peso avrebbe la delega affidata alla consigliera Giusti?). Qui compaiono altri nomi “noti” alla politica portoferraiese: l’ex Sindaco Ferrari (che si vociferava sarebbe stato assessore alla cultura), l’ex consigliere Luigi Lanera (che ci raccontava di essere in vista di ben più “gloriose” destinazioni). Per concludere con tre dei cinque consiglieri non eletti (ci sarà sicuramente “qualcosina anche per gli altri, non dubitiamo; magari alla Cosimo?).
Quello che salta all’occhio e che qualcuno ha già rilevato è che non si capisce l’inquadramento di tale organo, in quanto, come chiarito in una recente risposta in Senato dal sottosegretario di Stato per l’Interno Achille Variati la figura di “consigliere politico” non è compatibile con l’ordinamento degli enti locali e in una nota del ministero dell’Interno si dice che “l’ordinamento degli enti locali non prevede la figura del consigliere politico.”
Insomma, la confusione pare regnare sovrana.. in un così breve lasso di tempo siamo già a domandarci dove andremo a finire di questo passo..
PD Portoferraio
Discopersempre
Cencio dice male di straccio.
20 Luglio 2024 alle 17:47
Fabio
La certezza ad oggi è il fallimento del pd degli ultimi 5 anni, dei prossimi 5 ne riparleremo.
L’eredità che hanno trovato non è peggorabile
18 Luglio 2024 alle 19:49
Marcello Camici
Domanda più che lecita che forse in molti ci poniamo.
Intanto però abbiamo visto dove siamo andati a finire col PD che ha amministrato Portoferraio
18 Luglio 2024 alle 11:17