Domenica 14 luglio 2024, per l’AVIS di Portoferraio è stata una giornata particolare e speciale: dopo 74 anni da quando un gruppo di generosi lavoratori portuali – grazie all’aiuto lungimirante del dottor Athos Gragnoli – si mise in testa l’idea meravigliosa di donare sangue a chi ne avesse avuto bisogno, oggi è stato scoperto un monumento che AVIS Portoferraio ha dedicato a tutti i donatori, sia di sangue che di tempo, conforto e solidarietà.
L’opera, su progetto dell’artista Sergio Marianelli, è stata realizzata in prevalenza con granito dell’Elba dalla Cooperativa “Corridoni” di San Piero.
In questa giornata il Consiglio Direttivo di AVIS Portoferraio ha donato l’opera al Comune e il Sindaco, Tiziano Nocentini, è intervenuto ringraziando, mettendo in evidenza il ruolo fondamentale del volontariato nella società e garantendo inoltre tutto il suo impegno per il reperimento a breve di una sede ad AVIS, sede adeguata all’importanza che l’ Associazione ricopre nel territorio elbano.
Sono intervenuti inoltre Riccardo Nurra, responsabile AVIS della zona Elba e Dante Leonardi, presidente di AVIS Portoferraio, che ha ringraziato i componenti del proprio Consiglio Direttivo per l’impegno profuso in questa occasione.
È intervenuta poi Claudia Firenze, presidente di AVIS Regionale che ha ribadito l’importanza dell’Associazione e la necessità di coinvolgere un sempre maggior numero di persone nell’atto della donazione, considerando la crescente richiesta di sangue e dei suoi derivati.
Successivamente, all’atto della scopertura del monumento e della benedizione dello stesso, l’intervento del dottor Michele Tararà, responsabile del Centro Trasfusionale dell’ospedale di Portoferraio.
L’AVIS di Portoferraio ringrazia la Filarmonica Pietri che, come al solito, è piacevolmente intervenuta allietando i partecipanti.
Il Consiglio Direttivo ringrazia inoltre gli intervenuti a questa bella giornata e i tanti che hanno contribuito alla sua realizzazione, in particolare l’Enel Sole, la Cosimo de’ Medici, la ditta Monni e il Circolo dei Sardi “Bruno Cucca”.