Gara traghetti, Landi: Si va verso un nuova proroga”

Il consigliere regionale: "Se così, nero su bianco a garanzie per residenti e lavoratori"

 
“Si fa sempre più concreto il rischio di una ulteriore proroga del contratto di servizio per i collegamenti marittimi con le isole dell’Arcipelago Toscano. Da un lato la Giunta regionale inserisce nel Documento di Economia e Finanza la possibilità che non si faccia in tempo a fare la gara. Dall’altra circolano concrete voci di una proroga di almeno sei mesi per rifare il bando. In entrambi i casi la dimostrazione della pessima gestione della Regione su una questione di enorme importanza per gli abitanti delle isole, i lavoratori e l’intero sistema Toscana. Se proroga sarà che ci sia scritto nero su bianco che si procederà il più rapidamente possibile a una gara con lotto unico e con la garanzia di un netto miglioramento dei servizi”.
Lo scrive il consigliere regionale della Lega e portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale Marco Landi, commentando gli sviluppi relativi alla gara per il cabotaggio marittimo per l’Arcipelago Toscano e facendo puntuale riferimento a quanto scritto nel Documento di Economia e Finanza Regionale che sta per iniziare il suo iter per la discussione in Consiglio regionale.
Al progetto regionale 28 ‘Politiche per il mare, per l’Elba e l’Arcipelago toscano’ si legge testualmente: “Il 2025 potrà costituire, salvo eventuale obbligatorio protrarsi dei tempi procedurali di gara e di affidamento, il primo anno di vigenza del nuovo contratto dei servizi marittimi di collegamento da e per le isole dell’arcipelago toscano; tale gara potrà essere stata eventualmente circoscritta ad una parte dell’attuale bacino, a causa del possibile affidamento in forma di obbligo di servizio orizzontale della tratta Piombino-Portoferraio, in conformità alle richieste della Delibera ART n. 22 del 2019 e del Regolamento UE n. 3577/1992.”

Una risposta a “Gara traghetti, Landi: Si va verso un nuova proroga”

  1. Andrea Monaci Rispondi

    Ricordo che , dato che si parla di soldi pubblici, orizzontale o verticale che sia, la normativa sull’orario di lavoro , avvalorata dal fatto che nelle tratte brevi non possiamo considerare il marittimo come se fosse a lungo corso, evidente che il lavoro a turni di otto ore non puo piu essere non considerato sia dal sindacato che dal ministero di competenza, ovvero dal ministro Salvini che per ragion di logica dovrebbe essere esteso a tutta la confindustria del mare sia privata che sovvenzionata, o vogliamo prendere come esempio la marineria di scinicariello ?.

    16 Luglio 2024 alle 18:42

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