I cassieri delle porte urbane e la gabella delle porte

di Marcello Camici

Porta a Mare e porta a Terra sono le porte urbane dì ingresso per entrare ed uscire dalle mura castellane di Portoferraio.Tali porte urbane hanno assunto per secoli  importanza notevole e sul piano militare con un corpo di guardia agli ordini della guarnigione militare a presidio degli ingressi e sul piano civile quale  luogo di passaggio  dove venivano svolte funzioni amministrative strategiche  come il controllo dello stato  grasce e il pagamento di dazio  posto su queste grasce chiamato “gabella delle porte” . Per questa gabella  un corpo di cassieri,due per ciascuna porta  ,eletti e scelti dalla magistratura comunitativa  di Portoferraio erano a tale scòpo deputati .

Una volta eletti e scelti dalla magistratura comunitativa  erano poi  stipendiati dall’Abbondanza la più importante azienda pubblica della città di Portoferraio nel settecento .Per approfondire cosa sia stata l’azienda dell’Abbondanza per la città di Portoferraio vedi

https://www.academia.edu/45101124/POLITICA_ECONOMICA_NEL_1700_MAGISTRATURA_DELLABBONDANZA_MARCELLO_CAMICI_ALLEGORIA_DELL_ABBONDANZA?rhid=29029165415&swp=rr-rw-wc-49007006

 

Nel 1766 nella sua relazione al granduca ,Vincenzo degli Alberti parlando di questi cassieri  scrive “ Spese estrinseche per i deputati delle porte : Rispetto alle spese intrinseche l’Abbondanza paga Lire 744 l’anno ai due deputati delle Porte dI Mare e di Terra che non sembrano  niente utili all’Abbondanza  e rispetto al Governo ambedue le Porte hanno un Corpo di Guardia di soldati che possono rendere eseguiti gl’ordini del Governo predetto..”

 

Le porte urbane erano luogo amministrativo  dove lavoravano i “cassieri “ che espletavano la funzione amministrativa di fare pagare il dazio alle merci che ivi transitavano. Era un lavoro di estrema utilità per tutta la comunità perché la  “gabella delle porte” costituiva il più grande introito per le casse comunali . Un lavoro che era esercitato quale impiego comunale al quale si accedeva facendo richiesta  al comune. Data la delicatezza dell’impiego bisognava saper leggere e scrivere .Il comune inoltre si cautelava chiedendo agli aspiranti cassieri una cauzione.Gli aspiranti cassieri dovevano presentare anche dei mallevadori che per essere tali  dovevano essere  riconosciuti  e approvati dalla stessa magistratura comunitativa .

Un pò quanto succedeva per il  camarlingo, impiego comunale  con funzione di percettore di tutte le entrate comunali e di pagatore di tutte le uscite. Per approfondire cosa era il camarlingo nell’amministrazione della città di Portoferraio nel settecento  vedi

https://www.academia.edu/49007006/POLITICA_ECONOMICA_NEL_1700_IN_TOSCANA_IL_CAMARLINGO_DI_COMUNITA_ITA

La cauzione e la mallevadorìa erano volute ,richieste  per  prevenire eventuali perdite di denaro  da parte della comunità.

L’importanza della funzione amministrativa  di cassiere delle porte si evidenza e si comprende dalla lettura  del “Ristretto dell’esazione fatta a queste due porte della città di Portoferraio per tasse dell’ appresso generi dal primo novembre 1793 al 31 ottobre 1794. Da Porta di Mare , Da Porta di Terra ” in cui si evince l’esatto importo  della gabella delle porte :

“Dalla Porta di Mare     Lire 23457.9.-

Dalla Porta di T erra     Lire 4503.3.4

                      Totale somma lire          27960.12.4”

 

Dal “Ristretto dell’esazione fatta a queste due porte della città di Portoferraio per tasse dell’ appresso generi dal primo novembre 1793 al 31 ottobre 1794” si viene a sapere anche  che i generi alimentari che passavano dalle porte e che per esse veniva pagato il dazio sono principalmente rappresentato da  grano e pane,di  minore entità erano le esazioni fatte su vino e aceto

 

Che la funzione  dei cassieri delle porte fosse di responsabilità  si comprende da una istanza fatta da tre cassieri alle porte  alla magistratura comunitativa  di Portoferraio  nell’anno 1794 per vedere aumentato lo stipendio essendo “raddoppiati l’incomodi e le fatiche” del lavoro  a loro affidato.

 

D’Avanti le SS.ri Loro molto magnifiche  SS. Gonfaloniere e Priori rappresentanti il pubblico di Portoferraio

Compariscono

Frediano Coppi,Gio.Francesco Pavolini e Francesco Fazzi Cassieri  delle Porte di questa Città e col debito rispetto le rappresentano come fin dall’anno 1776;ed allorchè i medesimi furono creati  cassieri delle porte suddette fu ad essi costituita la Provvisione di lire cinquanta il mese  coll’obbligo e peso ad essi ingiunto di esigere soltanto la tassa sul grano ;farine sode e stacciate ,biade ,pastumi,vino  ed aceto del paese e forestiero ,uva, e pane ,conforme trovasi registrato  al libbro di registro di dette porte.E com’essendo stato inseguito fino al prossimo luglio 1777  sottoposto alla tassa anche l’olio ,carne di maiale fresca e salata  venne ad essi ingiunto ed accresciuto  l’incomodo e la fatica d’esigere  le dette tasse  essendo stati obbligati di tenere una scrittura separata  da quella di sopra esposta ,qual durò per lo spazio di anni cinque circa.

Espongono in seguito l’Esponenti che non può negarsi  che ai predetti cassieri da tre anni circa non li siano inferiti ed aumentati in gran parte  l’incomodi e le fatiche  attesa la legge ultima di S.A, R. riguardante la proibizione  dell’estrazione delle grascie  frumentarie  essendo stato annesso ed ingiunto ai medesimi l’obbligo di ricevere tutte le polizie di tratte  che si fanno (   ) e Forestieri  con dovere tener conto del peso delle medesime ,e farne il dovuto riscontro al ritorno di quelle in città  come ancora lì è stato annesso l’obbligo d’invigilare all’estrazione del pane fuori di città senza la dovuta licenza  di maniera che non può negarsi  che al presente non li siano stati raddoppiati l’incomodi e le fatiche.

In vista dunque delle ragioni  suddette e il sommo introito fatto nel presente in somma di Lire 27 960.12.4   come si riconosce dalla dimostrazione come pure a riflesso della miserabile Provisione  e di non avere mai avuto in anni diciotto veruna gratificazione ,fecero e fanno alle SS.rie loro Molto Magnifiche  che presa in considerazione la loro lunga servitù ,le fatiche fatte in detto tempo ed obblighi ingiunti ai medesimi si degnino di accordarle una conveniente recognizione  corrispondente alle loro sopra esposte incombenze   previa però l’annuenza dell’Ill.mo Sig Governatore che è quanto

 

Io Frediano Coppi mano propria

Io Gio. Francesco Pavolini mano propria

Io Innocenzo Fazzi mano propria”

(Filza  “Istanze e negozi  della comunità e forno dall’anno 1793 al 1795” c29-29.Archivio della comunita di Portoferraio 1554-1800.Carteggio magistrale. Senza numero di pagina.Archivio storico comune Portoferraio

  

 

 

Porta a Mare e porta a Terra,luoghi dove la gabella della porta  era esatta dai cassieri della porta ,sono ancora oggi  esistenti .

La prima,quella a mare,ha resistito al bombardamento del secondo conflitto mondiale ed è stata recuperata.

(FOTO 6 )

E’  in parte  aperta al pubblico col nome  “ Sala Gran Guardia”.

La seconda ,quella a terra,è stata in gran parte distrutta  dal bombardamento dell’ultimo conflitto mondiale  specialmente per quanto riguarda gli ambienti di attraversamento dall’interno all’esterno del centro storico  che si collegano tramite un voltone alla porta di terra  che sta per di fuori.Vecchie foto  mostrano Porta a Terra dalla parte di dentro, prima del secondo conflitto mondiale con edificazione  civile sovrastante  e pochi anni dopo il bombardamento

Alla fine del secolo passato questi ambienti semidistrutti  da eventi bellici hanno subito un’altra distruzione  riusati per galleria passaggio auto.

Sono  rimasti intatti voltone ,noto ai vecchi portoferraiesi col nome “la tromba”, con la porta  per di fuori che una volta si apriva nell’opera della “controguardia della Cornacchia”,punto d’ingresso per uscire od entrare nella piazzaforte dalla parte di terra..

Mappe, carte planimetriche, dipinti  e foto dimostrano che gli ambienti di attraversamento dall’interno all’esterno del centro storico  della parte per di dentro della porta di terra non erano meno importanti di quelli  della porta di mare dal punto di vista storico e architettonico.

Era in questi ambienti che lavoravano i cassieri delle porte insieme col corpo di guardia  del guarnigione del presidio militare.

In una foto scattata da Giorgio Roster alla fine dell’ottocento questi ambienti sono bene visibili ancora senza edificazione civile sovrastante

I resti di mura  di questi ambienti sono ancora oggi presenti   con  archi di  volta

Tra questi resti ,forse un pannello esposto alla lettura di chi transita a ricordo di quello che erano e rappresentavano per tutta la città di Portoferraio, non starebbe male.

 

MARCELLO    CAMICI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati