È stato approvato dalla giunta comunale, nei giorni scorsi, il progetto esecutivo per il restauro della Torre del Porto a Marina di Campo.
“È un intervento molto importante per questa Amministrazione – spiega il Sindaco Davide Montauti-. La Torre del Porto è il simbolo della nostra Comunità e farla ritornare al suo splendore significa restituire ai cittadini un pezzo importante della loro identità e della loro memoria.
A breve partiranno le procedure per affidare i lavori che saranno finanziati dal fondo per gli investimenti per le isole minori”.
La “Torre di Campo” è una torre costiera risalente al 1596, simbolo della storia e della cultura locale, tanto da essere rappresentata nel gonfalone del comune.
Il progetto proposto mette al centro il restauro conservativo, la messa in sicurezza e la valorizzazione estetico/funzionale del bene storico e delle aree adiacenti, al fine di un suo utilizzo come polo museale legato alla storia della marineria campese, ma anche come location per lo svolgimento di manifestazioni culturali, convention e matrimoni.
“L’obiettivo finale – si legge nella relazione progettuale – è la restituzione alla collettività di un bene fortemente legato alla storia ed alla cultura del luogo che oggi versa, dopo decenni di incuria, abbandono e mancanza di interventi manutentivi, in uno stato di forte degrado che mette a rischio la stabilità di alcune parti dell’immobile (ad esempio della scala di accesso al manufatto e di parte delle murature) e ne impedisce la fruizione da parte dei residenti e dei visitatori a causa di gravi problematiche legate alla sicurezza.
La messa in sicurezza ed il successivo restauro conservativo, permetteranno di rendere la Torre nuovamente visitabile”.
Le aree pertinenziali della Torre che si affacciano sul mare offrendo un panorama mozzafiato e scorci unici del porto e del lungomare di Marina di Campo, saranno invece valorizzate ed attrezzate al fine di renderle idonee ad ospitare eventi pubblici e privati come ad esempio visite scolastiche, matrimoni ed eventi culturali.