Vogliamo ricordare Massimo Vannucci, con le parole di Michel Donati che ha saputo descrivere bene questo ragazzone schivo e mite, che ci ha lasciato troppo presto.
Ecco il ricordo di Michel Donati
Nel tardo pomeriggio del 3 di Luglio ci ha lasciati anche Massimo Vannucci, detto Bokassa, Boki gli amici più stretti.
La loquacità non era certo la sua caratteristica più appariscente, ma nello stesso tempo, la sua scarsa attitudine ad usare le parole era il suo punto di forza. Proprio così, perché BoKi era un eroe umile che non amava i riflettori.
Le sue imprese erano legate alla vita di tutti giorni, in particolare alle azioni di gioco sui campi da Rugby, alla sua continua presenza su quello dell’Elba Rugby, come giocatore delle origini di questa gloriosa squadra prima, come allenatore dei bambini, dopo e come animatore della nostra club House fino a pochi mesi fa, quando una terribile malattia lo aveva colpito, senza però intaccare minimamente il suo spirito di combattente taciturno.
Tanto è vero che nonostante il grande dolore che certamente deve aver provato, in questi ultimi giorni nei quali il solito e terribile “Bubbo nero” stava mettendo KO il suo fisico, lui non si lamentava di niente.
Massimo era così allergico alle prepotenze, che ovunque si trovasse, i bulletti che da sempre incrociano la vita di tutti noi, capivano al volo che lì non c’era l’aria giusta per loro, e che era meglio scarpinare.
Se poi torniamo in dietro di qualche anno, fino a ritrovare Arnaldo, detto “Arnaldone”, anche lui Rugbista fondatore dell’Elba Rugby e molto di più, almeno per me e per tanti altri amici, rugbisti e non, allora per la prepotenza, per l’arroganza, per la strafottenza, per la sfacciataggine, per la fanfaronaggine e per tutto quel brutto casato, non c’era proprio posto.
Potrei continuare all’infinito raccontando di partite, di tavolate, di nottate, di passatelle e di situazioni che meglio di queste poche righe inquadrerebbero la personalità di Massimo, l’atmosfera del rugby, in particolare quella dell’Elba Rugby, ma mi fermo qui, non prima però di rivolgermi direttamente ad Aurora e ad Andrea, i figlioli del mio amico Bokassa: avete avuto un grande babbo, forse un pò troppo silenzioso, ma ora togliendo il forse, grande proprio per questo!
Ciao Boki, mi raccomando: “quando incontri Arnaldo un lo fa impermali’ e quando hai poca voglia di chiaccherà, mentre quell’artri fanno un monte di discorsi a vanvera pe”un be’la bira, basta che tu dica: “Dai le carte!”
Un grande abbraccio a tutta la meravigliosa e differente famiglia dell’Elba Rugby!
Sabato sera al campo sportivo un saluto a Boki con salsicce e birra
Alla famiglia sentite condoglianze dalla nostra redazione