Pronto Soccorso eccellenza elbana, ma dobbiamo fare di più

di Claudio de Santi, vicesindaco di Portoferraio

Ho dovuto sperimentare nei giorni scorsi, per motivi di salute, un accesso al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Portoferraio. Per me, che purtroppo conosco bene il funzionamento anche delle altre strutture sanitarie della Toscana, è stata un’esperienza rassicurante e preoccupante nello stesso tempo. Le rassicurazioni arrivano dal personale medico e paramedico del Pronto Soccorso, che posso solo ringraziare ed ammirare per la professionalità di alto livello, la disponibilità nei confronti dei pazienti anche in situazioni di affollamento e di emergenza,  e per la straordinaria capacità di affrontare le difficoltà sempre con un atteggiamento molto rassicurante e quando è possibile anche col sorriso sulle labbra.

La parte preoccupante riguarda l’afflusso alla struttura di emergenza, che già nell’ultima settimana di giugno ho potuto verificare essere a livello di città metropolitana, altro che tranquilla isola dell’arcipelago.

Le preoccupazioni stanno tutte nella capacità di resistenza del personale medico e paramedico, al limite del sacrificio personale, in una situazione che mi dicono essere fatta di carenze di personale, di turni stressanti, di riposi non effettuati e rimandati a chissà quando. Il tutto in piena estate, con la gente esasperata e spesso non consapevole dei sacrifici che queste persone fanno per dare un servizio che resta comunque di altissimo livello. Non lamentiamoci poi se i migliori, costretti in questa situazione, scelgono di cambiare vita e dedicarsi a situazioni meno stressanti.

Da amministratore pubblico, mi piacerebbe che questa esperienza (magari senza avere davvero bisogno personalmente del pronto soccorso, sia chiaro) la facesse anche qualcuno della Regione Toscana che gestisce la sanità. Governatore Giani, potrebbe anche essere un invito.

Concludo ringraziando e abbracciando virtualmente ad uno ad uno le donne e gli uomini del Pronto Soccorso dell’ospedale di Portoferraio, ai quali aggiungo tutto il personale medico e paramedico della struttura ospedaliera, che pur con tutti i suoi limiti so essere parimenti efficiente. Il vostro sacrificio personale e la vostra professionalità rassicurano tutta l’isola e i suoi ospiti, ma purtroppo questo non basta. Dobbiamo fare – e parlo per noi amministratori pubblici – molto di più.

 

3 risposte a “Pronto Soccorso eccellenza elbana, ma dobbiamo fare di più

  1. Federica Nassi Rispondi

    Personalmente ringrazio tutto il petsonale efficientissimo e ringrazio Pegaso per le vite che riesce a salvare. In una città con l’ambulanza impiegheremmo di più. Condivido la necessità di aumentare, almeno da giugno a settembre il personale, e creare un canale suddiviso per codice, da smaltire l’assistenza velocemente. Si possono usare i camper medici, come avviene in tutta Europa.

    30 Giugno 2024 alle 1:50

  2. Dante Rispondi

    Se il vice sindaco fosse passato ieri, avrebbe assistito alla rivolta di un discreto numero di pazienti con fratture, che sono stati rinviati a oggi per l’assenza dall’ortopedico. La risposta è stata di rivolgersi alla struttura privata.

    29 Giugno 2024 alle 9:15

  3. Manuela Rispondi

    Isola d’Elba, una perla nel mare, ma aihme’ …se si pensa a quanto rischiano le persone…quanto puo’ essere faticoso per un malato oncologico dover superare il mare ogni volta per curarsi…e anche per tante altre piccole questioni di salute. Occorre un Ospedale con O maiuscola, un servizio di sicurezza a tutti gli abitanti…senza dover pensare di dover farsi trasportare da un elisoccorso di là dalla riva….mare e vento permettendo…

    28 Giugno 2024 alle 17:12

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