La pesca del tonno con le tonnare hanno rappresentato una voce importante di introito per l’erario del granducato di Toscana e anche di lavoro per gli elbani sin da tempi remoti.
Il marfaraggio è uno degli aspetti della pesca del tonno e a Portoferraio addossata alla muraglia del Cornacchino era stata costruita la tonnara per questo scòpo realizzata nel settecento sopra l’area della Tenaglia delle Fascine .
Ancora oggi sono presenti sulla muraglia del Cornacchino i resti della sua presenza.
Le tonnare erano consegnate in appalto tramite contratto dallo stato granducale ai privati e questo appalto costituiva una rendita per l’ erario granducale.
Nel 1815 le tonnare dell’Elba rendevano annualmente la somma di lire 33337 che non era poca cosa su un ammontare della rendita in un anno che arrivava dall’Elba nell’erario statale pari a lire 180430
(Cfr, pg 375 “Storia di Portoferraio e dell’Elba dal 1815 al 1816 attraverso documenti di archivio”Marcello Camici. Marchetti editore.Pisa 2017).
Questa situazione è nota al granduca il quale non lo dimentica .
Due carte di archivio che ho ritrovate lo dimostrano.
Sono carte molto interessanti anche perché portano a conoscenza di un aspetto sconosciuto alle cronache storiografiche di Portoferraio . Si tratta di una elemosina annuale elargita dal gestore della tonnara di Portoferraio alle donne in stato di povertà della comunità ferraiese.
Un episodio che è esempio di solidarietà settecentesca.
La prima carta è datata 27 luglio 1784 .
E’ una lettera inviata al giudice (auditore) e cancelliere di Portoferraio nella quale si viene a sapere che nel contratto di concessione di appalto per la pesca dei tonni ,l’appaltatario Gio. Tommaso Coppi è obbligato al pagamento di 25 pezze al camarlingo di Portoferraio affinchè “siano distribuite a quelle povere donne che per mancanza di lavoro penuriano “: tale obbligo è stato voluto per “ Sovrana intenzione”
“Al Sig.re Aud.re Cancelliere della
Comunità di Portoferraio
Essendo piaciuto a S.A.R. in conversione di contratto di concessione di Appalto o privativa di Pesca ,stato stipulato il dì 10 maggio 1784 tra l’Ill.mo Sig,re Amministratore Generale del primo Dipartimento e questo Sig Gio Tommaso Coppi, di obbligare lo stesso Appaltatario di pagare in mano di Camarlingo di Portoferraio ,l’annua somma di pezze venticinque perché dal Magistrato Comuitativo siano distribuite a quelle povere donne che per mancanza di lavoro penuriano ,si contenterà VS Ill.ma di partecipare al predetto Magistrato Comunitativo ugualmente che al Camarlingo la suddetta Sovrana Intenzione ed in seguito favorirà darmene l’opportuno riscontro per mia quiete e governo
Frattanto sono con l’ossequio più distinto
Di VS ill.ma
Di casa 27 luglio 1784
Volti”
(Filza “Istanze e negozi della comunità e forno dall’anno 1793 al 1796” C29 2.Carta senza numero di pagina.Archivio preunitario del comune di Portoferraio.Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800.Carteggio magistrale.Archivio storico comune Potoferraio.)
La seconda carta di archivio conferma la esistenza e la realizzazione di questo obbligo essendo una ““Nota di quelle donne ,le quali domandano l’Elemosina annuale che si distribuisce dalla Magistratura col denaro che deve esigersi dall’appaltatura della Tonnara”
Nella carta d’archivio sono annotate con nomee cognome 54 donne a cui è elargita elemosina dall’appaltatura della tonnara in solidarietà per l’anno 1784
MARCELLO CAMICI
Nella foto:
(Portoferraio.Foto del 1934.A destra in primo piano la Torre del Gallo in fase di ricostruzione, A sinistra l’edificio della Tonnara)
Luciana Gelli
Da bambina ho un ricordo ,che spero sia vero ,dato che sono del 1934: mio nonno che mi portava a vedere la tornara.
20 Giugno 2024 alle 20:05