Al termine di una di un’intensa e proficua attività di collaborazione istituzionale tra la Capitaneria di porto, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, i servizi tecnico/nautici del porto di Portoferraio e gli stakeholders a vario titolo interessati, è stato approvato il nuovo Regolamento del porto di Portoferraio.
Il provvedimento, pubblicato con l’Ordinanza n. 30 in data 18 giugno 2024 del Capo del Circondario marittimo di Portoferraio, che sostituisce la precedente Ordinanza 147/2005, è stato emanato a seguito dell’adozione da parte dell’A.D.S.P. della nuova disciplina di “Destinazione delle banchine e dei piazzali di imbarco e delle norme intese a favorire lo sviluppo dei traffici” del porto di Portoferraio e della recente realizzazione di un cavo elettrico sottomarino di collegamento fra l’Isola d’Elba e il “Continente”, per il quale si è reso necessario istituire una fascia di interdizione a cavallo del cavidotto pari a ¼ di miglio nautico per ciascun lato (circa 465 metri).
Tale misura, prevista dal “Codice delle Comunicazioni elettroniche” è finalizzata ad evitare danneggiamenti e la potenziale messa fuori servizio dell’elettrodotto, dovuta ad attività di ancoraggio oppure di pesca con reti delle unità navali.
Con il Regolamento sono state disciplinate le attività che si svolgono nell’ambito portuale di Portoferraio, tra cui la navigazione, gli ancoraggi e gli ormeggi delle unità navali, con la riorganizzazione delle acque della rada, del canale di accesso e portuale, nonché con l’indicazione delle modalità di transito e delle manovre di ormeggio e disormeggio nelle acque portuali presso gli specchi acquei e le banchine.
E’ stata ridisegnata la zona di ancoraggio per le navi mercantili e i commercial yacht ed individuati i relativi punti di fonda, oltre alla zona di ancoraggio per il naviglio minore e le unità da diporto.
Sono state dettate, inoltre, le disposizioni relative alla disciplina degli accosti con le innovazioni introdotte dal sistema telematico denominato “Port Management Information System – (PMIS2)” grazie al quale è possibile ottimizzare ed agevolare l’interfaccia tra le unità navali e il porto.
Infine, è stata adeguata la disciplina della sosta operativa e notturna ed il disarmo delle navi alle disposizioni emanate dall’Autorità di Sistema Portuale.
Le nuove regole emanate dalla Capitaneria di porto di Portoferraio, consultabili nella sezione “Ordinanze” del sito istituzionale della Capitaneria di porto di Portoferraio all’indirizzo http://www.guardiacostiera.gov.it/portoferraio/Pages/ordinanze.aspx, sono state inserite in un provvedimento organico finalizzato alla disciplina della sicurezza della navigazione e delle attività connesse che si svolgono all’interno del porto e della rada di Portoferraio e costituiscono il risultato del lavoro svolto in stretta sinergia tra Istituzioni, allo scopo di migliorare i servizi portuali resi a favore dell’utenza.
Approvato il nuovo Regolamento del porto di Portoferraio
di Capitaneria di Porto - Guardia Costiera
7 risposte a “Approvato il nuovo Regolamento del porto di Portoferraio”
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Marco
Povera Italia…………se c’è qualcosa che un minimo funziona viene costantemente demolita. Una rada sicura per diportisti che ha sempre offerto riparo a molti naviganti ora vietata, quando poi i posti in porto sono pochissimi, a costi alti e soprattutto mai sufficienti. Complimenti. P.s. speriamo che rivediamo qualcosa…..ma sarebbe un fulmine a cel sereno
27 Luglio 2024 alle 7:52
Max
Semplice, a Portoferraio non vado più.
Non farò la spesa ai negozietti.
Non farò l’aperitivo al bar in centro.
Non comprerò il pesce dai pescatori.
Non andrò al mio ristorante preferito.
25 Luglio 2024 alle 12:15
MAFFEI Riccardo
È semplicemente vergognoso che tutte le iniziative intraprese da 20 anni a questa parte vadano contro il vero diporto nautico. Che non è quello di prenotare a Gennaio un posto per 15 giorni in un porto, che sia Portoferraio, Portoazzurro Marciana o altro. Quello è utilizzare porti costruiti dallo Stato a Spese dello Stato per interessi di privati o simil privati. Mi potrebbe anche stare bene ma almeno lasciate lo spazio anche agli altri. Che sono tantissimi. Per la Guardia Costiera il diportista è fastidioso, sarebbe meglio che stesse a casa. Questo è quello che ci vogliono far capire.
21 Luglio 2024 alle 8:23
Raniero Sandrelli
Una storia antica che inizia con la privatizzazione di Portoferraio,con l’annullamento dei porti rifugio,che prosegue con le concessioni di aree dove ora ci sono gavitelli affittati a prezzi alti .
La politica che si è sviluppata a Portoferraio ha distrutto la nautica minore ma insieme a questa ha fatto fallire il mercato coperto,la preziosa libreria sotto gli archi e tante piccole attività.
Questo è ciò che volevano anche molti abitanti dell’Elba che hanno preferito attirare gli sceicchi e cacciare le persone .
Ai miei occhi il risultato è quello di un’isola sempre più inquinata,e sempre meno vivibile in mano a imprenditori che non sono elbani .
L’alternativa c’era ed era quella di creare zone di ormeggio con gavitelli a prezzi almeno “francesi” un porto con sosta limitata a tre giorni e soprattutto gestito da cooperative di giovani elbani e così via.
Altre sono state le scelte ed altri sono i risultati.
Raniero Sandrelli
20 Luglio 2024 alle 8:39
Mauro Fanti
Assurdo, l’unico rifugio serio per i diportisti in caso di fortunale serio era davanti Esaom di Portoferraio. Cosi’ viene tolta una sicurezza a chi naviga all’Isola d’Elba. Complimenti alla Capitaneria di Porto che e’ l’Autotorita’ preposra alla sicurezza in mare!
15 Luglio 2024 alle 15:20
Federico
“gli stakeholders a vario titolo interessati” sicuramente non includeva i diportisti, a cui e’ stato tolto l’unico posto decente dove ancorare col maestrale (che sarebbe anche il vento dominante), l’unico posto dal quale il porto e’ raggiungibile col dinghy.
Grazie, eh.
26 Giugno 2024 alle 22:43
Daniela
Adesso mi informo però son certa che sarà sicuramente contro noi diportisti che non sapremo più dove ormeggiate per non dare così più fastidio. Se così sarà faccio un plauso a chi ha avuto questa pensata per uccidere il diporto. E, ribadiscono se così sarà, non si lamentino i Portoferraiesi perché sarebbero lacrime di coccodrillo per i mancati introiti portati da noi diportisti.
24 Giugno 2024 alle 22:41