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Due ospiti eccellenti sulla barca di 22 metri andata a fuoco

Tempestivo l'intervento della capitaneria che ha tratto in salvo i tre occupanti di bordo

Pomeriggio intenso per la Guardia Costiera che intorno alle ore 13.30, a circa 10 miglia a Sud/Est dell’Isola d’Elba, ha prestato soccorso all’equipaggio di un’imbarcazione da diporto a motore di circa 22 metri, in avaria a causa di un improvviso incendio divampato durante la navigazione. Come avevamo anticipato in altro articolo.

A bordo dell’imbarcazione di 22 metri diretta verso la nostra isola  c’erano infatti Stefania Craxi, figlia di Bettino Craxi e parlamentare di Forza Italia, 64 anni, e il marito Marco Bassetti, 66 anni, stilista e designer milanese, già presidente e amministratore di Endemol ora alla guida di Banijay, la casa di produzioni televisive

Questo quanto accaduto: La Sala Operativa di Portoferraio è stata contattata intorno alle ore 12.00, quando il comandante dell’unità ha rilevato la presenza di una densa coltre di fumo provenire dai motori.

Nel giro di poco tempo le fiamme hanno avvolto gran parte dell’imbarcazione, costringendo il comandante e le altre due persone presenti a bordo ad abbandonare l’unità, affondata nel giro di poche ore.

L’intervento della motovedetta SAR CP 892 di Portoferraio ha permesso di trarre in salvo i tre occupanti dell’unità, che sono stati sbarcati successivamente nel porto di Marina di Campo per eventuali accertamenti degli operatori sanitari.

Sulla zona interessata dal sinistro sono stati dirottati, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Livorno, diversi mezzi tra cui una nave della Marina Militare e un elicottero della base aerea della Guardia Costiera di Sarzana, quest’ultimo intervenuto a seguito dell’affondamento per monitorare sotto il profilo ambientale la zona interessata dall’affondamento.

Pur non riscontrando al momento evidenti pericoli di inquinamento marino, la Capitaneria di porto di Portoferraio che ha provveduto, ai sensi della legge per la difesa del mare (L. 979/1982), a notificare all’armatore dell’unità formale diffida per adottare ogni necessaria misura per prevenire potenziali forme di inquinamento, proseguirà a monitorare l’area interessata dall’evento, nonché a proseguire l’inchiesta amministrativa avviata per il sinistro marittimo allo scopo di accertare le cause e le eventuali responsabilità dell’incidente.

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