Riceviamo e pubblichiamo ntegralmente:
Il Ministero dell’Interno bacchetta il Comune di Portoferraio. Lunedì 27 maggio 2024 in Comune arriva dal Viminale quasi una decina di pagine sul Piano di riequilibrio finanziario decennale. Con una miriade di richieste, prescrizioni e avvertimenti. Alla faccia della pacifica approvazione del Piano contrabbandata da Zini. Il suo silenzio omissivo è irrispettoso della trasparenza, della sincerità e dei Cittadini. Il Ministero pretende molte risposte sul Piano poiché incompleto, manchevole, inadeguato e insufficiente.
A quasi un anno dalla “scoperta” del buco di bilancio e ad oltre 6 mesi dal predissesto, il Comune è tuttora in alto mare. Anzi è alla deriva e sta per sbattere sugli scogli. Le richieste, in attesa della Corte dei conti, sono una infinità poiché il Comune non ha fatto il suo dovere. Dapprima si ammonisce Zini sulla forma imponendo “di seguire l’ordine indicato nelle citate linee guida” prescritte dalla Corte, cioè una “… sequenza che nel piano non risulta essere stata rispettata”. Già qui abbiamo il senso della confusione, della trascuratezza, del disordine e delle trasgressioni.
Inoltre, il Ministero rammenta che a norma di Legge il Comune ha 30 giorni per rispondere. Però tutto tace! Eppure al nuovo Sindaco, la prossima settimana, resterà solo una manciata di giorni per rispettare la scadenza di Legge. Pazzesco! Ulteriormente: “emerge la necessità di acquisire chiarimenti ed elementi integrativi”. Gli argomenti sono una marea e li abbiamo riassunti in appendice, alla fine di questo comunicato.
In più, il Ministero ricorda che le “misure di risanamento” devono avere certi requisiti su aumenti entrata e diminuzioni spesa “chiaramente motivate, supportate da altrettante chiare analisi e fare riferimento specifico a provvedimenti già adottati …” e “gli effetti delle misure devono essere quantificati e cronolocizzati per ogni singolo esercizio del Piano … in modo coerente”. Si interroga su alienazioni, su lotta all’evasione e si “chiede di descrivere le misure organizzative sulla struttura comunale e sulla gestione del Servizio tributi …”. Ancora il Ministero esige che: “si forniscano concrete notizie … delle singole azioni di risanamento”.
In breve, Zini ha l’obbligo di “fornire documentata dimostrazione: riduzione spese correnti per servizi e trasferimenti; … ripiano del disavanzo …; tempestività dei pagamenti; … aliquote tributi …; singoli fondi …”. Continuiamo? Un disastro da vergognarsi e nascondersi. Si preannuncia uno scempio finanziario in parte già certificato dal Viminale. In seguito, per Legge, sarà il turno della Corte dei conti. Per non dire del Servizio ispettivo del Ministero economia e finanze. Salvo altri.
Per cui, dateci retta, mandate Zini subito a casa prima che faccia altri danni irreparabili.
Appendice
Nel merito dei temi posti dal Ministero ecco in sintesi taluni punti: tempistiche; durata Piano; fondo di rotazione; adempimenti collegati alla valutazione del Piano; rideterminazione dotazione organica; revisione straordinaria dei residui; dichiarazioni relative ai debiti fuori bilancio; bilancio 2023 con parere Organo di revisione; congruità fondo crediti dubbia esigibilità, fondo contenzioso, ecc.; previsione 2024-2026 con parere Organo di revisione; pronunce della Corte dei conti sul Comune; stato delle misure correttive adottate; aggiornamenti procedura misure correttive; attuali valutazioni Organo di revisione sulla consistenza della massa passiva e sulla bontà delle misure correttive del Piano con attendibilità delle previsioni sulla base dell’esperienza maturata in ordine alla situazione dell’ente; saldo di finanza pubblica; andamenti di cassa (complessiva, vincolata, destinata, confronti, ecc.); analisi equilibri di parte corrente e c/capitale; ulteriore documentazione; risultato di amministrazione; esiti verifiche Organo di revisione su congruità consistenza dei fondi di Legge sino alla quota disponibile; risultati amministrazione 2020-2021-2022 con altri accantonamenti; stralcio relazione 2023 sulla quota del ripiano disavanzo tra residui, competenza e tecnico; risultato di gestione e applicazione avanzi 2021-2022-2023; capacità di riscossione 2021-2022-2023 al fine dell’attendibilità e veridicità; analisi dei residui; debiti fuori bilancio e passività potenziali; gestione servizi conto terzi; indebitamento; tributi locali; servizi a domanda individuale; spese personale con varie incidenze 2021-2022-2023; organismi partecipati con aggiornamenti e conferme; spesa Organi politici con rispetto dei limiti; quantificazione massa passiva.
Concludendo, ormai suona la campana a morto per questo Piano di Riequilibrio.
Cillerai Franco
Via via che le parole dell’articolo mi scorrono davanti agli occhi, così il mio morale scende sempre di più, e, da profano, mi chiedo come sia possibile che possano ancora accadere situazioni del genere, d’altronde la condizione in cui versa Portoferraio è sotto gli occhi di tutti e mi tornano alla mente immagini di quando Portoferraio era la capitale dell’Elba, di quanto era bella e appagante per gli occhi e quando scendevamo dagli altri paesi per passeggiare o andare a teatro. Adesso il mio desiderio più grande è quello di provare ancora il piacere di uscire la sera e poter tornare a passeggiare tranquillamente nel centro storico.
9 Giugno 2024 alle 10:47
Renzo
Finalmente una persona che capisce di amministrazione pubblica…⁹
8 Giugno 2024 alle 17:45