Il tema delle concessioni balneari è un tema complesso tanto da essere oggetto di un dibattito organizzato dallo Studio Cavalca proprio per il 29 maggio 2024.
Tenuto conto del fatto che ad esso si legano i destini di molte famiglie e che in un territorio turistico come il nostro il settore rappresenta una consistente fetta del nostro PIL sarebbe consigliabile maggiore cautela di quella messa in campo dal Sindaco Barbi in un recente incontro pubblico.
Come egli ben sa, la sottoscritta è il legale che in modo trasparente e corretto ha posto alla sua attenzione (per ora informalmente) l’avvenuta pubblicazione da parte del Comune di Marciana degli atti della procedura che, in attuazione dell’ art. 1, commi 682 e 683, L. 145/2018 ha condotto alla proroga al 2033 per verificare l’esistenza dei presupposti per l’applicazione dei principi recentemente enunciati dal TAR Puglia.
Prendendo atto che nella sua opinione io sia un’ “incapace di leggere gli atti” – affermazione estremamente grave ma fortunatamente indicativa della sua propensione al rispetto e al dialogo – faccio notare che quella pubblicazione – lungi dal poter essere liquidata con quattro parole offensive – è avvenuta non solo all’Albo Pretorio ma anche sulla pagina “Trasparenza. Gare e appalti” con la conseguenza di una procedura non del tutto aderente a quella valorizzata dal TAR ma comunque indubitabilmente caratterizzata dall’ evidenza pubblica e dalla sua natura di procedura finalizzata a determinare l’assegnazione dei titoli.
Nell’ occasione ero consulente del Comune di Marciana e nessuno ebbe a ridire su quella procedura.
Qualcosa da ridire ci sarebbe invece sull’avvio del Procedimento per il PUA, annunciato nello stesso incontro ed avvenuto senza coinvolgere gli operatori del settore.
Le campagne elettorali rendono sicuramente nervosi ma correndo da solo il nemico del Sindaco Barbi può essere solo se stesso.