Legambiente Arcipelago Toscano, insieme a World Biodiversity Association, ha ospitato all’Aula VerdeBlu “Giovanna Neri” della Zona umida di Mola, gli studenti della Pennsylvania State University che quest’anno hanno scelto l’isola d’Elba come meta di un corso intensivo su biodiversità e biologia marina.
Gli universitari statunitensi hanno potuto sperimentare varie tecniche per l’osservazione delle specie entomologiche e hanno seguito una prestazione sulle attività di citizen science svolte dai volontari di Legambiente Arcipelago Toscano come il beach litter, il monitoraggio delle spiagge alla ricerca di tracce e la sorveglianza dei nidi di tartaruga marina Caretta caretta.
Guidati da Leonardo Forbicioni della WBA, i giovani universitari statunitensi hanno anche partecipato alla ricerca di insetti nella zona umida del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e a laboratori all’aperto all’Aula VerdeBlu, in un’ambiente mediterraneo per loro completamente esotico e di fronte a un paesaggio segnato da una stratificazione di storia, attività umane e natura recuperata che per degli statunitensi sono di estremo fascino, “antichi” e inusuali.
Lisa Ardita, del Direttivo di Legambiente Arcipelago Toscano, che ha curato l’iniziativa, spiega che quella a Mola è stata «Un’occasione importante per questi giovani futuri scienziati per capire l’importanza del coinvolgimento in attività di monitoraggio dei volontari. Per l’Elba è un’occasione per promuovere un turismo più sostenibile che sta prendendo sempre più piede a livello internazionale: quello scientifico. Lo dimostra anche il fatto che l’iniziativa di confronto e conoscenza con gli universitari della Pennsylvania State University richiamato l’attenzione di una troupe televisiva francese che è sull’isola per registrare una trasmissione».