Ecco la cronistoria scritta dal sindaco di Rio Marco Corsini negli anni della sua amministrazione:
La storia della Strada del Piano vissuta dalla mia amministrazione è stata lunga e spesso nemmeno tanto diritta, anche se ho voluto citare Guccini per raccontarla, ma si può comunque riassumere in pochi passaggi, per una corretta comprensione di meriti e responsabilità.
Nel 2018, appena eletto, ho incontrato il Presidente della Provincia di Livorno dell’epoca, Franchi, per sottoporgli la mia idea di soluzione: delega al Comune per lo svolgimento di tutta la procedura, con impegno della Provincia solo a finanziarla interamente.
Ricordo infatti che la strada è provinciale, e che la normale competenza a provvedere spetta solo alla Provincia; anche se la colpa della perdurante inerzia sul punto – decennale – è ascritta “ovviamente” al Sindaco.
Tuttavia, il Presidente di allora, pur apprezzando l’idea, mi disse di non potervi dar seguito in quanto a fine mandato.
Ho dunque contattato la successiva Presidente, Marida Bessi, dopo la sua elezione, riproponendole la cosa. Lei tuttavia mi ha opposto che non intendeva abdicare ad una delle poche competenze rimaste alle province, ma ha acconsentito ad un modello compartecipativo: il Comune si sarebbe assunto l’onere di far redigere il progetto preliminare anticipandone le risorse, e la Provincia si sarebbe impegnata a rimborsare quel costo, ad acquisire il progetto e a farlo ulteriormente sviluppare fino al livello esecutivo, per poterlo mettere a gara.
Faccio notare che il progetto preliminare è l’incipit necessario per l’esecuzione di ogni lavoro pubblico, perché individua – tra le possibili – la soluzione tecnica migliore e soprattutto quantifica sommariamente il costo. Insomma, il progetto preliminare dice che tipo di lavoro serve e quanto denaro occorre; e quindi nel caso nostro era il passo necessario per sbloccare lo stallo.
Dopo una articolata interlocuzione tra il Segretario Generale della Provincia e il Sindaco, è stato elaborato e sottoscritto il testo di un accordo tra i due enti, che ha fissato le rispettive competenze.
Il Comune ha quindi scelto un progettista (di primaria competenza, perché specializzato in infrastrutture stradali in difficili contesti geologici) e gli ha commissionato il progetto preliminare, che ha poi trasmesso alla Provincia per l’approvazione.
La Provincia ha approvato il progetto e ha rimborsato il costo; ha poi svolto forse con tempi non brevi gli adempimenti di sua competenza. Ho ripetutamente sollecitato, fino a quando – per fortuna – la Presidente ha delegato il consigliere Andrea Solforetti a seguire la vicenda, e da allora abbiamo lavorato d’intesa.
Ci sono stati anche dei momenti non semplici da superare ma, collaborando con Andrea Solforetti sono riuscito a rimettere le cose sulla giusta strada.
Ho fatto poi quanto possibile per sollecitare la Regione ai giusti livelli affinché fossero date alla Provincia – che ne mancava del tutto – le risorse finanziarie necessarie a coprire il lavoro. E in questo anche la Provincia ha fatto il suo.
Infine,sono stati innumerevoli i contatti con il progettista individuato dalla Provincia e con il nuovo (bravissimo) responsabile dell’Ufficio Tecnico e RUP (responsabile unico del procedimento) per seguire giorno per giorno l’evoluzione della vicenda e tutte le criticità che di volta in volta andavano superate, come la necessaria divisione in lotti del lavoro o l’incremento dei costi. Tutto questo, fino alla conclusione dei lavori. Questa, in sintesi, è la storia. Per quanto mi riguarda, quindi, è corretto dire che ho messo a disposizione la mia esperienza in materia di lavori pubblici, che come è noto sono la mia specializzazione professionale. Ci avranno pure messo 13 anni, ma… benvenuta strada del Piano!Marco Corsini
*sindaco di Rio