Domenica 12 maggio i volontari organizzati da Legambiente Arcipelago Toscano si sono uniti alle migliaia di persone che in tutta Italia hanno aderito a “Spiagge e fondali puliti”, la storica campagna di Legambiente arrivata alla sua 31esima edizione.
I volontari dell’isola d’Elba si sono impegnati nella pulizia della spiaggia e della fascia litorane della zona umida di Schiopparello – Le Prade a Portoferraio e, oltre alla rimozione di rifiuti, hanno realizzato un campionamento con il metodo Beach litter che ormai da molti anni coinvolge i cittadini nel campionamento scientifico dei rifiuti presenti sulle spiagge. Ne è venuto fuori che nel solo transetto di 100 metri lineari lungo la spiaggia lato ovest sono stati raccolti più di 400 pezzi di plastica – quasi sempre trasparente e da imballaggi – molta della quale microlplastica con relativamente poca macroplastica, e una moltitudine di rifiuti di altre tipologie, compresi i bastoncini per i cotton fioc di plastica che sembrano però in netta diminuzione dopo il divieto posto negli scorsi anni. I sub di Legambiente hanno raccolto circa un sacco di rifiuti di fronte alla spiaggia, trovando tutto sommato una situazione migliorata rispetto alle iniziative di pulizia precedenti.
I risultati del campionamento, insieme a tutti gli altri fatti sulle spiagge del Mediterraneo, permetterà di avere un quadro più chiaro dell’inquinamento delle spiagge e permetterà di capire quali sono i rifiuti che più facilmente vengono dispersi nell’ambiente per poi provare a prevenire la dispersione agendo alla fonte. Inoltre questi monitoraggi permetteranno di capire se le misure prese in passato hanno avuto successo oppure se è necessario prendere altri provvedimenti.
Tra i rifiuti più strani recuperati durante la pulizia di Schiopparello c’è un vecchio tappeto ritrovato da un gruppo di volontari stranieri che ha partecipato all’iniziativa e il residuo di saponi per lavatrice aggregati in un ammasso simile a un sasso ma molto più leggero e friabile.