Anche quest’anno “Elba Isola Musicale d’Europa”, la cui 28ª edizione si svolgerà dal 30 agosto al 14 settembre, offre un’anteprima del proprio ricco programma, con un evento di particolare significato: in concomitanza con la riapertura del Teatro dei Vigilanti “Renato Cioni” di Portoferraio, dopo importanti lavori di restauro, sabato 18 maggio, a partire dalle ore 17 (ingresso libero), il Direttore Artistico George Edelman, insieme al Sindaco di Portoferraio Angelo Zini, all’Assessora alla Cultura Nadia Mazzei e a Massimo Scelza, fondatore del Festival, illustrerà il programma completo di “Elba Isola Musicale d’Europa 2024”. A seguire, il violoncellista Giovanni Gnocchi, già ospite di passate edizioni del Festival, eseguirà la Suite n. 5, BWV 1011 di Johann Sebastian Bach e una composizione dell’inglese Judith Weir dal titolo Unlocked, nel segno del dialogo tra passato e presente che è da sempre uno dei tratti caratteristici di “Elba Isola Musicale d’Europa”, che già nel 1997, alla sua prima edizione, inaugurò il Teatro dei Vigilanti.
La Suite n. 5 in do minore per violoncello solo, così come le altre cinque che costituiscono il ciclo, venne composta da Bach attorno al 1720 a Köthen, dove il compositore stava ricoprendo l’incarico di Kapellmeister alle dipendenze del principe Leopold di Anhalt. Fu un periodo fecondo per il musicista che scrisse altri lavori importanti come alcuni preludi del Clavicembalo ben temperato, i Concerti brandeburghesi e le Partite per violino solo. Detta Suite discordable, perché per essa Bach aveva prescritto la «scordatura» della corda più alta dello strumento, la quinta Suite si distingue per la straordinaria importanza del suo Preludio, una vera e propria Ouverture il cui carattere si riverbera su tutti i movimenti successivi.
Unlocked è stata scritta nel 1999 dalla compositrice Judith Weir (1954), nominata nel 2014 Master of Queen’s Music. Il brano si ispira a canti popolari dei prigionieri afroamericani nelle carceri del Sud, registrati negli anni Trenta da John e Alan Lomax e oggi custoditi dalla Library of Congress di Washington. Il primo di questi canti, che ha portato Judith Weir a scrivere “Make Me A Garment” (“Fammi un vestito”), fu registrato in un carcere della Florida: ammalato di tubercolosi, il suo interprete originario riuscì solo a sussurrarlo. Il secondo movimento di Unlocked, “No Justice” (“Nessuna giustizia”), è un insieme di variazioni nate da una semplice canzone carceraria della Georgia, originariamente intitolata “Oh we don’t get no Justice in Atlanta”. La terza parte, “The Wind Blow East” (“Il vento soffia verso est”), proviene invece da frammenti di un coro ascoltato alle Bahamas e rappresenta il sogno del prigioniero di una vita migliore, mentre la quarta, “The Keys To The Prison” (“Le chiavi della prigione”), è basata su una canzone originale cantata da una ragazza di 15 anni di origine Cajun che Judith Weir ha fatto sua come un canto di speranza di libertà.
Giovanni Gnocchi è nato a Cremona e da anni risiede a Salisburgo. Ha debuttato giovanissimo come solista in un concerto per due violoncelli e orchestra assieme a Yo-Yo Ma. È stato solista in contesti prestigiosi sotto la direzione di Gustavo Dudamel, Christopher Hogwood, Carlo Rizzi, Daniel Cohen, Enrico Bronzi, Michele Spotti, Daniele Agiman, Daniele Giorgi, Ernst Hoetzl. Da anni si esibisce regolarmente in concerti da camera con Leonidas Kavakos, Alexander Lonquich, Ilya Gringolts, con i membri del Quartetto Hagen, con Mario Brunello e molti altri. Sue esibizioni solistiche e cameristiche sono state trasmesse da RAI-Radio3, ORF-1 Austria, RTVS-Rádio Slovensko, Bayerische Rundfunk 4-Klassik e NPO-Radio4 in Olanda. Ha inciso repertorio solistico e cameristico per Deutsche Grammophone, Stradivarius e per il Mozarteum di Salisburgo.
Vincitore del 1° Premio al Concorso “F. J. Haydn” di Vienna, del Borletti-Buitoni Trust Fellowship di Londra (entrambi con il David Trio), Giovanni Gnocchi si è laureato ai Concorsi violoncellistici Primavera di Praga, A. Janigro di Zagabria, e in duo con Mariangela Vacatello al Parkhouse Award alla Wigmore Hall di Londra.
Ha inoltre lavorato per otto anni come Solo-Cellist della Camerata Salzburg a stretto contatto con Leonidas Kavakos (2002-2010), ed è stato Guest Principal Cellist alla Royal Philharmonic Orchestra di Londra con Daniele Gatti (2011-2012), co-principal cellist alla London Symphony con Valery Gergiev e dal 2008 membro della Lucerne Festival Orchestra sotto la direzione di Claudio Abbado.
Nel 2012 ha vinto il concorso come docente di violoncello alla prestigiosa Universität Mozarteum di Salisburgo.