Se i nostri giovani, al di là degli stereotipi costruiti in questi anni dai masmedia del potere, che li considerano abulici, disinteressati, apatici ed ormai rassegnati ad una condizione di mantenuti, si stanno dimostrando i più attenti e provveduti su quello che sta succedendo nel mondo occidentale è perché, più di altri gruppi sociali legati ad interessi egoistici e privilegiati, percepiscono i pericoli ed i rischi derivanti da questa escalation guerrafondaia dei governi dei loro paesi. Paesi, quelli Occidentali dove le loro classi dirigenti vissute fin oggi nel privilegio di poter sfruttare altri paesi e popoli con il potere militare e politico, non riconoscendo i cambiamenti del mondo odierno, pensano ancora di poter dominarlo con la forza militare e con l’oppressione dei diritti dei popoli e del diritto internazionale: ne è prova ciò che sta succedendo con il massacro del popolo Palestinese e la voglia di trasformare l’Europa in un campo di battaglia. Le proteste dei giovani e degli studenti nelle Università di tutto l’Occidente, dagli USA, all’Australia, all’ Europa, Italia, Francia compresi, colgono la disumanità e la violenza cieca e distruttiva che da tutto ciò deriva. Sanno benissimo che per questa via sarà loro preclusa qualsiasi prospettiva di vita ed un futuro sicuro e di pace. La propaganda guerrafondaia orchestrata dai governi Americano, Israeliano e di quelli Europei, li sta’ presentando come fiancheggiatori dei terroristi, antisemiti, intolleranti, per poi meglio manganellarli, reprimerli e sbatterli in galera come se fossero banditi isolati. Anche i Nazisti ed i Fascisti facevano così verso i loro oppositori e chi manifestava contro la guerra e la repressione. L’escalation alla guerra, la prevalenza dell’uso della forza militare e delle armi porta con sé, indissolubilmente, come del resto la storia ci insegna, alle limitazioni della libertà di opinione e di pensiero, con la crisi e distruzione dei regimi democratici e dell’instaurazione di governi autoritari, repressivi e polizieschi. Ecco perché i giovani non ci stanno e si ribellano e si aspettano solidarietà da parte nostra in questa lotta che è di tutti, prima che sia troppo tardi.
Dalla parte dei giovani che protestano per la pace
di Pino Coluccia
Articoli correlati
“Accuse di crisi per spostare attenzione dal buco di bilancio”
di Luigi Lanera *
Nocentini perde pezzi e vuol far credere che sia normale
di Gli iscritti di SINISTRA ITALIANA (AVS) Isola d'Elba
Applichiamo regole, no al duopolio o addio concorrenza
di Giovanni Fratini