Si è conclusa nei giorni scorsi con la sentenza di primo grado della Corte dei Conti la vicenda legata al licenziamento del dirigente del comune di Portoferraio Luca Donati. La magistratura contabile ha condannato l’ex sindaco di Portoferraio Mario Ferrari a pagare circa 97mila euro al Comune di Portoferraio. Con lui anche l’ex segretario comunale Pierluigi Acerbi, ma solo in via sussidiaria. La vicenda risale al 15 settembre del 2016, data in cui l’ex ragioniere capo fu formalmente licenziato per “violazione delle regole comportamentali” e “reiterata violazione del codice disciplinare” . Un provvedimento che fu subito impugnato dal Donati, fino ad una ordinanza del Tribunale del Lavoro di reintegro nel posto di lavoro, che però sarebbe stata inizialmente ignorata dalla amministrazione Ferrari. Da qui, un lungo braccio di ferro giudiziario, concluso con il reintegro del dirigente il 31 agosto 2018, due anni dopo il suo licenziamento. Rigettate le richieste della Procura Regionale nei confronti del dirigente del tempo Mauro Parigi, dell’allora vice sindaco Roberto Marini e degli assessori:Bertucci, Anselmi, Berti e Del Mastro.
Nonostante la condanna in primo grado, l’ex sindaco Ferrari si dice “sereno e fiducioso”. “impugnerò la sentenza ricorrendo in appello – ha dichiarato Ferrari al Tirreno – dimostrerò che non c’è stata alcuna volontà politica”.
Alessandra
Sono contenta che la giustizia vinca.
1 Maggio 2024 alle 15:33
Antonella Mollia
Io invece sono stata revocata dall’incarico di Segretario Generale della Città di Verbania perché non ho commesso un reato che mi è stato chiesto di commettere.
Avete Vito il servizio de Le Iene?
Lo potete vedere qui:
https://www.iene.mediaset.it/video/cosa-e-successo-a-quel-concorso_1316912.shtml
1 Maggio 2024 alle 15:02
Amedeo Anselmi
Non si può commentare in tempi dove la libertà di espressione è sempre più limitata e censurata.
L’ unica cosa che posso dire è che anch’ io , come dipendente comunale, ho rischiato più di una volta di finire in commissione disciplinare perché pretendevo il rispetto dei diritti e in particolare modo esprimevo il mio pensiero politico senza paura, ma questa è un’ altra storia.
1 Maggio 2024 alle 10:40