Il romagnolo Simone Campedelli, in coppia con Tania Canton, su una Skoda Fabia RS Rally2, è il vincitore della 57^ edizione del Rallye Elba-Trofeo Bardahl, che in questo fine settimana ha aperto la sfida duemilaventiquattro della serie IRC ed ha proposto anche per la prima volta la validità della Mitropa Rally Cup.
Per Campedelli, protagonista quest’anno anche nel Campionato Italiano Assoluto, si trattava di un ritorno, sull’isola. Un ritorno che gli ha fatto firmare il bis di allori, visto che vinse l’edizione del 2022. Il pilota di Savignano sul Rubicone, vincitore di sei parziali sui sette in programma, ha preso la testa della classifica dal primo impegno cronometrato del venerdì, per poi riuscire a tenere sulla corda i diversi competitor che si è trovato a fronteggiare.
Seconda piazza per il savonese Fabio Andolfi, “argento” nel 2023 del Campionato Italiano, costantemente anche lui sul podio assoluto. Affiancato dal livornese Alessandro Floris, elbano di adozione, Andolfi ha sfruttato al meglio la “vecchia” versione della Skoda Fabia per interpretare alla perfezione le difficili strade elbane ed anche per contenere i ripetuti attacchi che arrivavano dal duo bresciano composto da Stefano Albertini con l’esperto Danilo Fappani, con a disposizione anche loro una Fabia ultima evoluzione. Con Campedelli che ha saputo tenere un ritmo sempre di vertice, gli altri due hanno vivacizzato non poco l’intero arco della gara, con Andolfi che era al debutto all’Elba mentre l’altro vi ha vinto nel 2017.
Quarta posizione finale per uno scatenato Antonio Rusce (Skoda), con Sauro Farnocchia alle note. Una posizione, quella del reggiano, di pregio, arrivata in coincidenza dell’ultima prova del “Monumento”, dove ha avuto ragione del lucchese Rudy Michelini, con Nicola Angilletta al fianco, su una Fabia anche loro, meritevoli di elogio per aver reso spettacolare la seconda giornata di gare, peraltro resa difficile dalla pioggia come anche dalla nebbia sul temutissimo Monte Perone, della quale ne hanno fatto le spese in diversi.
VOLPI SVETTA TRA GLI ELBANI
Una vera e propria “gara nella gara”, il confronto tra gli elbani, sempre presenti in forze alla loro gara. Il migliore, dopo due giornate abbastanza movimentate, è stato Andrea Volpi, in coppia con Mei, su una Fabia Evo, anche al nono posto assoluto. Per loro un avvio sofferto con una scelta azzardata di gomme nella prima fase, per poi riprendere ritmo e finire con il sorriso, riscattando così la delusione del 2023. Le prime battute della sfida, sempre in “chiave elbana”, erano state caratterizzate dal ritmo imposto da Francesco Bettini, con Luca Acri. Partito con molte incognite, dall’essere al debutto con la Citroen C3 e con le nuove gomme indiane MRF ma soprattutto con l’essere in forse a partire per via dei postumi di un incidente domestico ad una mano, il pilota di Portoferraio per sei prove ha tenuto il ritmo dei migliori, per poi cedere nella seconda giornata proprio per il dolore all’arto.
IL “TRICOLORE” CRUGNOLA PRIMO TRA LE DUE RUOTE MOTRICI
Frizzante e spettacolare anche il confronto tra le vetture a due ruote motrici. Il successo alla fine è andato al varesotto Andrea Crugnola, il Campione Italiano in carica che, come lo scorso anno affronterà la serie IRC con una piccola Peugeot 106 Kit, che ha condiviso con l’amico Andrea Sassi. Hanno incamerato una pregevole 17^ posizione assoluta, costantemente lottando con vetture di categoria superiore, peraltro guidate da fior di piloti. Driver di spessore come il modenese Giacomo Guglielmini e il pavese Davide Nicelli, entrambi con una Peugeot 208 Rally4.
MITROPA RALLY CUP: IL MIGLIORE E’ GEIPEL, TRA LE “STORICHE” SUCCESSO CASALINGO PER GLI SPECOS
La gara è stata avvalorata, da quest’anno dalla presenza della validità per la Mitropa Rally Cup, che ha portato al via ben 26 equipaggi tra vetture moderne e storiche. Il migliore, di questo terzo atto stagionale della serie mitteleuropea, il Campionato rallistico più datato, è stato il tedesco Philip Geipel, con Katrin Becker, su una Skoda Fabia mentre tra le vetture storiche sorriso per gli elbani Andrea e Luca Specos, padre e figlio, su una Peugeot 205 GTi 1,9, sugli austriaci Alois Nothdurfter e Walter Muench a bordo di una più performante Ford Sierra Cosworth, con terzo un altro isolano, il giovane Leonardo Pierulivo, con Ferrigno, sulla Opel Kadett GSi.
UN SUCCESSO DEL TERRITORIO
Soddisfazione ampia per Aci Livorno e Aci Livorno Sport, che hanno riproposto con convinzione una gara che ha nel territorio la propria forza, un evento che rappresenta un forte stimolo di immagine per l’isola, che proprio con il rallye a partire dalle prime edizioni alla fine degli anni sessanta ha potuto beneficiare di un ritorno di immagine evidentemente di forte impatto.
“Un territorio che sta facendo sempre più rete con la gara e con la nostra organizzazione – dice Luciano Fiori, presidente di Aci Livorno Sport – il tutto finalizzato per favorire sempre più l’incoming in un periodo destagionalizzato, come avviene da tempo con la gara “storica” di settembre la quale, come anche per questa “moderna” potrà godere del sostegno di Locman Italy, proprio a ribadire il pensiero unicamente rivolto al territorio elbano”.
Oltre che con le intriganti sfide sulla strada il Rallye Elba ha parlato con i numeri: ben 152 iscritti, addirittura 37 le vetture della classe “regina” la Rally2 e otto, infine, le Nazioni diverse rappresentate, Austria, Francia, Germania, Grecia, Principato di Monaco, San Marino e Ungheria, confermando il respiro internazionale della competizione.
Forte anche l’impatto mediatico dato dalle dirette streaming condivise sulle pagine Facebook del Rallye Elba, Qui Motori, International Rally Cup e Mitropa Cup, che hanno dato modo di seguire la competizione anche chi non ha avuto la fortuna di viverla dal vero.
LA TOP TEN ASSOLUTA: 1. Campedelli-Canton (Skoda Fabia RS) in 1:09’50.2; 2. Andolfi-Floris (Skoba Fabia R5 Evo) a 42.8; 3. Albertini-Fappani (Skoda Fabia RS) a 1’09.2; 4. Rusce-Farnocchia (Skoda Fabia Rs Rally2) a 1’42.5; 5. Michelini-Angilletta (Skoda Fabia Rally2) a 1’43.7; 6. Oriella-Tommasini (Skoda Fabia Rs Evo) a 2’11.0; 7. Roveta-Gonella (Skoda Fabia RS) a 2’19.6; 8. Bravi-Bertoldi (Hyundai I20 N Rally 2) a 2’30.8; 9. Volpi-Mei (Skoda Fabia R5) a 2’35.5; 10. Tosi-Del Barba (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 3’00.4.
Nelle foto: Campedelli-Canton, i vincitori della gara e il podio di arrivo