I sette comuni elbani che compongono l’Elba sono tutti ultraperiferici, perché ci vogliono circa due ore per raggiungere il polo più vicino, che è quello di Grosseto. Tanti si trasferiscono qui per il turismo. Oggi la metà degli abitanti elbani non è nata all’Elba. Nel secolo scorso l’Elba è passata dalle miniere e dalle cave di granito al turismo.
Il problema non sono i turisti, ma il modello insostenibile, per i residenti e per l’ambiente. I residenti sono poco più di 30.000 in tutti e sette i borghi elbani e nel 2023 vi sono stati 186 nuovi nati e 406 decessi.
Sebbene il turismo genera la percentuale maggiore di PIL, sta anche creando malcontento tra la popolazione residente. Alcuni esponenti locali sostengono che l’industria stia stressando le risorse naturali e – in termini economici – la stia estromettendo dal mercato degli affitti.
Forse è venuto il tempo di un ripensamento di quale industria turistica e forse di congelamento delle presenze turistiche. L’attuale modello è vecchio di decenni e a lungo andare ha reso la vita inaccessibile e insostenibile dal punto di vista ambientale per la popolazione locale. Forse stiamo arrivando al punto in cui l’equilibrio tra l’uso delle risorse e il benessere della popolazione rischia di rompersi.
Si sente sempre più l’esigenza di intervenire per fronteggiare l’eccessivo mercato immobiliare e limitare il numero di appartamenti destinati ai turisti. Pare urgente una politica sociale degli affitti calmierati a favore dei residenti. Sempre più persone elbane sono a rischio povertà o esclusione sociale. Ma siamo anche consapevoli dell’importanza del turismo per l’Elba.
Tuttavia, concludo riportando le parole di Sergio Rossi, di Elbareport: “la cultura della legalità urbanistica non è mica un fatto che interessi solo quel paese collinare… E allora quando si parla di illegalità sarebbe da tenere conto che le ferite che si infliggono al paesaggio, sono forse le più gravi, proprio perché si accoltellano il futuro, le risorse perfino economiche di quegli stessi giovani che vorremmo educare”.
Carlo Mazzei
Qui ci si lamenta dell’unica fonte di guadagno del 80 % dell’isola, poi voglio vedervi, dico a i miei cari isolani, quando ci si ritrova senza il cibo. Un isola che denigra il turismo, prova di iniziative. Un isola per vecchi, i nostri bimbi se ne vanno perché qui non c’é nulla. I bus hanno orari indecenti ecc. e ci si lamenta dei turisti invece dei problemi veri!
7 Agosto 2024 alle 23:06
Fabrizio
Vengo all’isola d’Elba da quando sono nato e conto, a breve, di trasferirmici per vivere.
In questi ultimi anni, sull’onda dell’entusiasmo per il boom turistico post-COVID (già esaurita, peraltro) ho visto “spuntare” improvvisamente un numero imprecisato di casine, casette e bugigattoli ad uso turistico, un po’ dappertutto.
Volevo dire solo una cosa: i turisti vengono all’Elba non perché è economica o perché si trovano hotel, discoteche e ristoranti da sogno, ma perché è una delle poche isole in Italia rimasta in gran parte incontaminata.
Se non si preserva la natura (e possibilmente si valorizzano le testimonianze storiche presenti invece di lasciarle andare in malora – vedi mausoleo Tonietti o il fu pontile della Vigneria) i turisti presto ci diranno un bel CIAONE.
Quindi conserviamoci lo Scoglio come l’abbiamo ricevuto dai nostri genitori!
25 Aprile 2024 alle 16:01
Pietro giannelli
L’ Elba è già come Rimini, spiaggia piene d’ ombrelloni pagati come oro , parcheggi fai da te , almeno a Rimini hanno il posto per tutto questo noi no!!!!!!Un ultima cosa al Cavo pra si poteva andare in spiaggia , da qualche anno anche lì co cessioni a gogò. @!!!!
25 Aprile 2024 alle 15:02
Nedo Volpini
L’Elba è un comprensorio ben definito con risorse naturali limitate e ci domandiamo perché i turisti vengono in questa isola. Quando continuando a costruire case le spiagge saranno sature di utenti state certi si avrà una involuzione .
24 Aprile 2024 alle 10:12
Marisa
Mi sembra che già adesso le spiagge , ma soprattutto le strade e i servizi commerciali , siano già al livello limite …
24 Aprile 2024 alle 18:16
Marisa
Ho letto risposte logiche e sensate , a altre di rifiuto del turista … Però quando la stagione del turismo finisce chi si lamenta è solo chi ha sfruttato il territorio , e non ha pensato a salvare l’ ambiente che gli permette di vivere su chi viene sull’ Isola ….. Oltretutto non avendo strutture adeguate ( igienico sanitaria – vedi lo scolo delle acque nere sulla spiaggia VIP della Biodola …dello scorso agosto 2023 …
24 Aprile 2024 alle 18:31
Maurizio Diana
Mia nonna era di Portoferraio e i miei genitori mi hanno portato ad agosto dal 1946 tutti gli anni. Io ho portato i miei figli e ora che sono vecchio vorrei stabilire la mia residenza a Portoferraio ma non riesco a trovare un appartamento in affitto tutto l’ anno.
24 Aprile 2024 alle 9:51
Francesca
Penso che si possano limitare gli arrivi con i propri mezzi organizzando un servizio di navette per potersi spostare comodamente sull’isola senza creare disagi nei giorni di brutto tempo.
Poi ci vorrebbe un maggior controllo sugli abusi edilizi e sull’isola ce ne sono veramente tanti, ovunque e di ogni genere.
Tutto si trasforma pur di affittare o di viverci , peraltro senza che porti profitto ai comuni. Case che raddoppiano per viverci famiglie intere, terrazzi che diventano appartamenti così come garage e via dicendo. Il male del troppo turismo e dell’ingordigia.
24 Aprile 2024 alle 9:32
Mario
Scusate la mia era solo una risposta ironica all’esperto che ha scritto l’articolo!
24 Aprile 2024 alle 8:53
Isolato
Il problema dell’over turismo esiste. Ma non si vive di chiacchiere. Occorre una politica unitaria senza concorrenza interna. Sostegno reale a chi investe in specifiche attività come l’agricoltura. Per la casa una politica tributaria che penalizzi la seconda casa e incentivi la trasformazione in strutture ricettive. Qualificazione alberghi e trasformazione campeggi con riduzione ricettivita’. Il tema e complesso non si affronta a colpi singoli, prendi ad esempio la tutela del paesaggio che blocca adeguamenti qualitativi degli alberghi. Ma infine ci sono politici locali in grado di affrontare seriamente il problema senza pensare alla sedia?
24 Aprile 2024 alle 7:04
Carlo
Ma secondo voi sono i turisti che hanno zeppato boschi e scarpate a mare con lavatrici, frigoriferi, copertoni, amianto e quant’ altro o è l’ ignoranza che dilaga di noi elbani? Senza il turismo poi, i giovani di oggi, ben pochi andrebbero a valorizzare il territorio, coltivandolo per bene come i lori avi. Benvenuti nel terzo millennio.
24 Aprile 2024 alle 6:17
Rocroasio
Un equilibrio che si e rotto dai primi del terzo millennio.
Ora il turismo e allo sbando e se gli elbani si sono già dimenticati del 2023, la prossima stagione lo fara loro ricordare.
24 Aprile 2024 alle 2:04
Parlanti Simone
Il motivo sono gli affitti annuali che non ci sono e gli elbani sono costretti a traslocare altrove lasciando l’isola dove è nato non parlando della famiglia 👪 oppure a dormire in macchina o in posti sgradevoli che deprimono sia l’orgoglio e la vita stessa come già ci sono …e purtroppo è una cosa veramente triste …dobbiamo dare agli elbani il diritto di vivere nel propio posto dove sono nati perché il futuro dell’isola sono i giovani di oggi non i turisti che una volta sfruttata se ne ritornano al loro paese senza dare importanza al paradiso dove sono stati ….
23 Aprile 2024 alle 23:55
Onci
Forse dovrebbero smetterla di vendere garage come abitazioni. L’elba è allo sbando ma nessuno si accorge di niente. Basta incul’à svizzeri e tedeschi.
Schifo.7 comuni per uno scoglio.
23 Aprile 2024 alle 21:00
Simone
Bravo Mario….io addirittura rimmetterei il calimero!! Ma Perfavore….chi si lamenta(come lei) lo fa solo per cavalcare l’onda delle Canarie o perche forse, da turista con seconda casa, gli danno noia i turisti veri…quelli che occupano hotel, camping e strutture ricettive di ogni genere, riempiono ristoranti , negozzi e tutto cio che gira intorno a loro.
Ricordando che dall’altra parte ci sono persone, famiglie e societa che incassano bei soldi…che poi pagano gli stipendi ad altre persone e famiglie…insomma si vive di turismo e non di turisti che vivono qui.
Viva il turismo e spero che aumenti e ci permetta di avere stagioni lunghe….perche io mangio tutto l’ anno.
S.
23 Aprile 2024 alle 18:59
Giorgio
Comprendo le esigenze degli elbani anche se non risiedo sull’isola che amo da sempre.
Il turismo pesa sempre sulle spalle di chi abita una localitá attraebte per motivy artistici o paesaggistici. Purtroppo l’Elba non puó farne a meno, si tratta di fare le scelte politiche giuste e di non vincolare il costo della vita dei locali alla presenza di chi ci viene in vacanza. Mancano le case per I residenti e vanno costruite, peró é anche vero che poi i residenti si affittano le case ai turisti e il giro ricomincia, come a Venezia o in altre cittá d’arte, cosí parte l’escalation dei prezzi. Se l’economia va verso il turismo di autoctono resta ben poco.
Vorrei aggiungere che sarebbe giusto che molte attivitá restassero aperte piú a lungo per dare servizi agli elbani invece di chiudere baracca appena finisce il pienone. Anche questo toglie dignitá alla popolazione
23 Aprile 2024 alle 18:43
Mario
Eee!!! Bei tempi quando si andava col ciuchino!
23 Aprile 2024 alle 14:15
Onci
Questo anche a votà!
23 Aprile 2024 alle 21:01
Lorella
Sono assolutamente d accordo!!! Pur vivendo l Elba da turista condivido la necessità di renderla l isola degli isolani che ne rispettano il valore e l essenza 365 giorni l’anno!!! Con un po’ di impegno che faccia superare il concetto del profitto a favore dell’ etica del rispetto! Compromesso difficile …ma mai come in questo caso ‘ ..volere e’ potere” W l Elba!!
23 Aprile 2024 alle 14:05
Onci
Ecco il turista. Stattene a casa tua no?
23 Aprile 2024 alle 21:02
Rossana
Non ti preoccupare che se continua l’abuso edilizio, il sovraffollamento di spiagge e la rovina delle stesse con strutture deturpanti, cioè se l’elba assomigliera’ sempre più ad una Rimini qualunque, il turismo calerà da solo.
24 Aprile 2024 alle 15:31