La consistente presenza di artisti, ospiti e semplici curiosi, radunatisi di fronte al mare la mattina di domenica 21 aprile a Pomonte nella suggestiva piazzetta del Colello per assistere alla inaugurazione di un percorso informativo realizzato, ad opera del Lions Club Isola d’Elba con la collaborazione del Comune di Marciana, con bacheche esplicative su supporto in ferro brunito, ha fornito il sintomo della buona riuscita e dell’apprezzamento per l’ iniziativa.
Scopo del progetto è di valorizzare e ricordare l’opera di Giò Pomodoro, un artista che, approdato all’Elba nel 1996, ha colto il fascino e l’importanza della cultura del granito e del ferro, che costituiscono le radici della storia dell’Isola, realizzando nei borghi di Marciana, Poggio per terminare sul mare a Pomonte opere scultoree collocate all’aperto e fruibili da tutti.
Ad accogliere il pubblico radunatosi nella piazzetta sul mare, sotto il bigo in legno usato fino al secolo scorso per la caricazione dei barili di vino dei bastimenti ormeggiati nel moletto sottostante, davanti all’ultima opera del percorso, un monolite in granito denominato “Il Grande Sedile”, erano Autorità e critici che hanno illustrato gli scopi ed il merito dell’iniziativa.
Per primo ha preso la parola il Sindaco di Marciana Simone Barbi che, nell’esprimere l’apprezzamento per l’idea e l’opera del Lions Club, ha brevemente elencato e descritto le altre opere del percorso.
È quindi intervenuto il Presidente dei lions Elbani Fabio Chetoni che ha notato come a volte la curiosità, suscitata in questo caso dalla lettura di un libro di Tanelli, ti spinga a percorrere strade inusuali come quella di cogliere l’energia ed il valore della pietra e del ferro che scaturiscono da questi gruppi scultorei.
L’ex Sindaco di Marciana Luigi Vagaggini ha quindi descritto il valore di Giò Pomodoro attraverso il racconto dei suoi numerosi incontri con l’artista durante il suo lavoro in cava, riassunti in un diario che egli stesso tuttora conserva.
Beppe Tanelli, primo Presidente del PNAT, dopo essersi complimentato con gli ideatori ed esecutori dell’iniziativa, ne ha sottolineato il valore aggiunto e l’opera di salvaguardia del nostro territorio che essa comporta.
Ultimo a prendere la parola è stato l’Architetto Silvestre Ferruzzi, in sostituzione del padre Arch. Paolo assente per precedenti impegni del quale ha letto un suggestivo messaggio, che ha svolto una breve descrizione delle opere presenti nel circuito e delle tecniche adottate per realizzarle, evidenziando come spesso il sole ne sia il soggetto con la grecicità il cui aspetto mitologico si riadatta agli antichi vigneti elbani.
A conclusione il Presidente del Lions Club Fabio Chetoni ha accolto i partecipanti ad un sobrio aperitivo augurale.