L’assenza del sindaco agli incontri su continuità territoriale

di PD Rio Marina e Cavo

«Il consigliere Pier Luigi Casini del gruppo Cambiamo! ha interrogato il sindaco di Rio per conoscere con risposta scritta: «a) se corrisponde a vero quanto letto sulla stampa locale e cioè che, anche questa volta, il nostro Comune non ha partecipato alla riunione sulla continuità territoriale via mare; b) se così fosse si domanda il motivo per cui né il sindaco né l’assessore ai trasporti erano presenti all’incontro dello scorso venerdì 5 aprile tra i marittimi di Toremar, i sindacati dei trasporti e i sindaci dell’Isola d’Elba; c) se la giunta comunale ha intenzione di chiedere alla Regione Toscana di ritornare all’Elba e confrontarsi con il territorio, prima di assumere qualsiasi decisione in merito al nuovo bando di continuità territoriale marittima; d) se elenca le proposte che la giunta intende fare alla Regione Toscana in merito al nuovo bando di continuità territoriale marittima anche in considerazione che, tra l’altro, questo comune ha due porti (Rio Marina e Cavo) serviti dalle navi Toremar»

Una risposta a “L’assenza del sindaco agli incontri su continuità territoriale

  1. Andrea Monaci Rispondi

    Presumo e spero che la discussione sulla continuità territoriale auspicata dalla possibile Rivenuta all’Elba dell’assessore Baccelli, verta su tre questioni che sono il cuore della vicenda e che rappresentano il futuro del trasporto marittimo sovvenzionato nell’arcipelago. 1) Tra le cose che non si possono fare, come è stato asserito dal Simone De Rosas segretario del PD comprensoriale per la giusta verifica dell’autorità dei trasporti, nella trasparenza, ci dicessero quali sono le cose che possono essere realizzate legittimamente nel bando a scanso di equivoci, in modo tale che una possibile discussione con i cittadini trovi rispondenza nelle proposte variegate bollate fino a oggi da censura. 2) Esiste a bordo delle navi una maestranza chiamata MARITTIMO che merita rispetto come tutti gli altri lavoratori e, che per natura dei viaggi brevi non può essere inquadrata come un marittimo di lungo corso e quindi deve inquadrarsi come tipologia di lavoro nella categoria di lavoro a turni. Per cui il sindacato dovrebbe fare la sua parte come la fece nel lontano 1982 quando la turnistica diventò un rapporto 1|1 e creò posti di lavoro nei territori, contro la precarietà avvenuta la dove la questione è rimasta nei vari uffici tecnici regionali di Lazio, Campania, Sicilia, Sardegna. 3) Tutto gira su quanto la regione Toscana investirà nell’arcipelago nella sua visione larga tra la costa e le isole, non a caso e per certi versi con similitudine il servizio marittimo che il comune di M di Campo ha sovvenzionato per Pianosa, in competizione con la linea Toremar per Pianosa una volta a settimana contro le due di anni fà, con la differenza che oggi il comune di M di Campo insieme a Viareggio, porto santo Stefano, e isola del Giglio sono a tutti gli effetti dentro l’Autorità Portuale Regionale e nei comitati di gestione. (www.autoritaportualeregionale.toscana.it )
    Per cui , senza polemizzare, la regione Toscana ci dica quale è il vero progetto per l’arcipelago Toscano e per i suoi abitanti. Solo con la trasparenza e un dibattito serio, come più volte annunciato, ma si pùò costruire insieme alla popolazione una PROGETTO NUOVO !.

    9 Aprile 2024 alle 14:49

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