“Per forza non si fa nemmeno l’aceto”. Recita così un detto popolare che richiama al fatto che se una cosa proprio non la si vuol fare, non la si fa. Questa appare, almeno al momento, la posizione di una parte della sinistra organizzata di Portoferraio che non intende, in nessun modo,
accordarsi con il PD e con il sindaco Zini per una proposta unitaria del centrosinistra.
Una posizione legittima che non condividiamo.
Quello che invece non è accettabile è la mistificazione della realtà, come è accaduto con il comunicato di questa mattina del Movimento 5 stelle locale, che fa temere che al gruppo Bene Comune sia stata proposta una versione distorta e fuorviante degli incontri che ci sono
stati tra Partito Democratico e le altre forze della sinistra. Uno alla presenza anche del sindaco Zini.
Il PD ha infatti proposto incontri prima separatamente a Sinistra Italiana, a Rifondazione Comunista e al Movimento Cinque Stelle al quale era presente anche il portavoce provinciale Mario Settino.
Già in quegli incontri “separati” il Partito Democratico ha proposto a tutte e tre le forze politiche un percorso programmatico e politico finalizzato alla costruzione di un programma ambizioso e condiviso e di una lista con una forte spinta di rinnovamento, inclusione e innovazione.
Stesse “condizioni” riproposte nell’incontro con le forze politiche riunite in rappresentanza di Bene Comune alla presenza del Sindaco Zini che confermava totale disponibilità ad accogliere persone e proposte programmatiche che venissero da tutte le forze politiche del centro
sinistra e da Bene Comune e a costruire insieme un progetto nuovo che, senza disperdere il buono di questi cinque anni, proiettasse il comune di Portoferraio verso il futuro.
Di più, Zini si era detto disponibile e aveva proposto di poter incontrare il gruppo di Bene Comune al fine di rappresentare a tutti i suoi componenti la volontà di coinvolgere e far partecipare tutte e tutti alla costruzione del nuovo percorso che si sta costruendo.
Un incontro che non si è mai verificato per scelta dei rappresentanti di Bene Comune.
Crediamo, come detto alle forze politiche e nelle comunicazioni date alla stampa che Angelo Zini, forte dell’esperienza maturata in questi, difficili, cinque anni, sia la persona più preparata e più autorevole per tenere insieme una squadra forte e plurale e far tornare la città di
Portoferraio – dopo averne risanato la struttura e i conti – a immaginare il proprio futuro.
Serviranno però tutte le energie di cui la città è capace e noi crediamo che anche in Bene Comune ci siano persone e proposte programmatiche che possano far fare a Portoferraio un salto di qualità, che mirino alla giustizia sociale e ambientale e allo sviluppo di un Comune e di
un’isola che hanno tanto bisogno di tornare a crescere.
Per questo continuiamo a credere che dividere il centrosinistra, ora più che mai, sia un errore che questa città non si può permettere.
Per noi, infatti, l’avversario da battere rimane la destra di Nocentini, quella che ha lasciato il comune senza personale e con i conti in disordine nel 2019, che utilizza la paura come arma per proporre soluzioni semplici ma che in cambio chiede un po’ della nostra libertà, lasciando indietro i più deboli e, al fondo, non sostenendo neanche chi lavora e chi fa impresa.
Ecco, “per forza non si fa nemmeno l’aceto”.. ma almeno, per i cittadini, la verità.
PD Portoferraio
Alessio
Forse sarebbe bastato non ripresentare zini ma un’altra figura, anche storici elettori del PD non hanno apprezzato il “lavoro” dell’attuale sindaco.
14 Aprile 2024 alle 22:06
Gori Luciano
Come al solito il PD si meraviglia. Ma come si fa a non capire che l’obbiettivo di Alessi, dei 5 stelle, di Rifondazione è ed è sempre stato, far perdere il PD. È un complesso di inferiorità che esiste da sempre e che, purtroppo, consegnerà il comune di Portoferraio alla destra. Come, del resto, è successo a Rio dove, i vertici del PD di zona e in parte della sezione locale, privilegiando l’alleanza con Italia Viva e con tutti coloro che si sono opposti all’entrata in lista di Antonini, hanno perso una battaglia vinta. Oggi a Rio l’opposizione è Casini. Magari andando da solo, il PD, avrebbe avuto almeno due consiglieri. Purtroppo non c’è speranza.
10 Aprile 2024 alle 20:41
Dante
È vero che per forza non si fa nemmeno l’aceto, però è anche vero che non si può nemmeno imporre le stesse uve.
10 Aprile 2024 alle 11:00
renzo
Sicuramente la volontà di “Bene Comune” è quella di non avere come indicazione il nome di Angelo Zini a sindaco. per caso, il PD non ha altri nominativi da presentare?, vista la situazione, andare ad elezioni con il centro sinistra diviso il sig. Nocentini non avrà problemi ad essere eletto. non lamentiamoci poi e dare la colpa a questo o quello. magari trovare un confronto tra donne di sinistra potrebbe essere una soluzione…..
10 Aprile 2024 alle 9:54