Auser elba aderisce allo “sciopero totale contro la guerra”

di Auser Onlus Elba

Il presidente Auser Elba Onlus Giancarlo Pacini

L’aderisce ed anzi rilancia l’iniziativa di pace promossa da due note scrittrici, quali sono Barbara Alberti e Ginevra Bompiani. Durante il programma televisivo di La7 ,”Piazza pulita”, hanno diffuso un’idea, di livello mondiale, invitando tutti ad attuare un giorno dedicato allo “sciopero totale contro la guerra”, scrivendo una email all’indirizzo assembleaperlapace@gmail.com. Ed ecco che il presidente del sodalizio isolano, Giancarlo Pacini, ha espresso il proprio ok andando però oltre, facendo diventare la proposta a carattere permanente, con lo scopo di alimentare un movimento costante e globale che dichiari a 360 gradi la propria volontà di pace e unione tra i popoli della terra. “Approvo questo progetto, forse utopico, ma necessario a far esprimere chiunque abbia nel cuore una vera voglia di pace ovunque. Un segnale, un sogno. Ma è importante dire no alle missioni di guerra che purtroppo crescono, come ci dicono le cronache ogni giorno, creando morti e distruzioni. Un’assurdità. Quindi invito tutti gli oltre 100 iscritti alla nostra associazione, anche gli amici e simpatizzanti, ma in generale tutti gli isolani, a inviare una email per inseguire la pace. Bisogna riuscire a far capire ai governi delle nazioni che la gente non vuole mai più guerre. Il progresso deve essere non solo tecnologico o scientifico, ma anche umano”. La segretaria dell’associazione, Cosetta Pellegrini, ha quindi comunicato in chat, a tutti i soci, la modalità per aderire a questa iniziativa che ognuno può far propria, inviando una posta elettronica, una email assembleaperlapace@gmail.com scrivendo nell’oggetto una sola e semplice parola “partecipo”.

Quindi c’è chi crede nell’importanza di dire basta ai numerosi confitti che succedono nel mondo, oltre 50  sono in atto, per affermare invece il bisogno di una vera unione tra tutti i popoli. Non resta che vedere quanta forza avrà questa scelta elbana di rilanciare la mossa di Alberti e Bompiani, sperando di sapere un giorno che un impegno del genere si sia diffuso ovunque.

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