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“Rischioso affidare la cosa pubblica a un imprenditore”

di Danilo Alessi

Danilo Alessi

L’imprenditore (legittimamente) guarda al profitto, l’amministratore (doverosamente) al bene pubblico. Il primo investe denaro per trarne guadagno, il secondo investe risorse per garantire diritti “a perdere”, quali, per esempio,  l’istruzione, la sanitĂ , i trasporti, la giustizia, il decoro della cittĂ , tutti servizi che non danno alcun guadagno, solo spese. Per questo non è affatto detto che un buon  imprenditore, in quanto tale, possa essere naturalmente un buon amministratore, anzi, le due “professioni”, se così si possono definire, sono palesemente inconciliabili tra loro, se non altro per mentalitĂ  e formazione culturale. E lo diverrebbero ancor di piĂą – inconciliabili, intendo –  nel caso l’imprenditore dovesse  assumere responsabilitĂ  di amministratore pubblico restando gestore, direttamente o indirettamente, dell’azienda di cui è proprietario. PerchĂ© in tal caso si introdurrebbe un altro serio impedimento, e cioè un evidente conflitto d’interessi di fatto irrisolvibile, se non con la vendita definitiva dell’azienda.

Berlusconi docet. Si dice che durante il periodo che era a capo del Governo, usasse spesso una porta girevole, dalla quale entrare e uscire a seconda degli argomenti in discussione all’ordine del giorno nelle riunioni del Consiglio dei Ministri. Molti, infatti, di quegli argomenti, riguardavano provvedimenti a favore, più o meno,  delle sue numerose aziende, creando situazioni a dir poco  problematiche dal punto di vista della concorrenza e della commistione fra pubblico e privato.

Al di là dell’apparente paradosso, credo, però, che gli elettori dovrebbero riflettere su quanto sarebbe rischioso affidare le sorti del loro Comune a chi pensa di essere capace di amministrare la cosa pubblica in quanto autodefinitosi imprenditore di successo, senza, tra l’altro, recidere il cordone ombelicale che lo lega alle sue numerose attività economiche, finanziarie e industriali presenti sul territorio.

Non so se mi sono spiegato.

 

Danilo Alessi

Portoferraio, 28 Marzo 2024

5 risposte a ““Rischioso affidare la cosa pubblica a un imprenditore”

  1. Gino Rispondi

    Una domanda a Danilo:.ma quando il.mio Amico Pardi è stato Sindaco di Portoferraio e nel contempo Titolare di un Ufficio Tecnico era si o. no un Imprenditore????

    31 Marzo 2024 alle 17:37

  2. Sebastiano Rispondi

    Bravo Alessi!

    29 Marzo 2024 alle 14:28

  3. Alessandro Rispondi

    Non di co che voterò Nocentini, ma posso affermare senza rischio di smentita, che è piĂą rischioso far amministrare il bene Pubblico ad incapaci come è stato fin’ora.

    29 Marzo 2024 alle 13:20

  4. Portoferrajese Rispondi

    No non ti sei spiegato hai fatto fare una seconda lista di “sinistra” con una brava signora ma sconosciuta a Portoferraio solo per fare un dispetto a Zini e questo per te è fare del bene alla comunitĂ …sai benissimo che tale signora non potrĂ  mai vincere ma soltanto portare vantaggio alla lista di Nocentini..forse è arrivato il momento di lasciare spazio agli altri, visto i risultati passati, continua a scrivere libri e lascia la dentro il tuo ego..

    29 Marzo 2024 alle 13:02

  5. Anna Rispondi

    Purtroppo l’avvento del neoliberismo ha fatto credere alla gente comune che non fosse così, e l’aspetto piĂą triste è che l’umanitĂ  non impara dalla storia. I servizi devono essere pubblici, altrimenti non si chiamerebbero “servizi” ma “beni”.

    29 Marzo 2024 alle 8:36

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