Presentato il progetto della Casa di Comunità elbana

Presente il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, costerà 1,7 mln di euro

E’ stato presentato oggi (26 marzo) il progetto di realizzazione della Casa della Comunità (CdC) “Hub” di Portoferraio. Tra le autorità presenti alla cerimonia: il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Portoferraio Angelo Zini insieme a molti altri sindaci dell’Isola: Simone Barbi (Marciana), Gabriella Allori (Marciana Marina), Davide Montauti (Campo nell’Elba) e Walter Montagna (Capoliveri).

Per l’Azienda sanitaria hanno partecipato la direttrice dell’Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani,  il direttore di Zona distretto dell’Elba Fabio Chetoni, il direttore dell’ospedale Luigi Genghi, alcuni rappresentati dei servizi socio-sanitari e del comitato di partecipazione.

Dopo il taglio del nastro, il presidente Giani ha simbolicamente consegnato il progetto alla ditta “Coopservice” di Reggio Emilia che eseguirà l’intervento.

“Quello di oggi – evidenzia il presidente Giani – è un ulteriore tassello concreto che va verso tutela del sistema sanitario pubblico, che sta da sempre in cima alle nostre priorità. Lo possiamo fare grazie alla missione 6 del PNRR: la Regione si occupa della direzione d’orchestra e poi c’è il grande lavoro sul territorio delle nostre Aziende sanitarie territoriali e dei Comuni, che con i loro uffici tecnici stanno portando avanti questi interventi fondamentali per i nostri cittadini e stanno avviando nei tempi previsti i cantieri. A livello regionale abbiamo programmato ben 77 interventi su Case della Comunità e oltre 30 per Ospedali di Comunità. Fondamentale è a livello territoriale la presenza in queste strutture dei medici di famiglia, degli infermieri, degli ambulatori specialistici. Perché accanto ai nostri ospedali, che rappresentano un’eccellenza, dobbiamo dare sempre più  forza alla sanità territoriale. Ricordo che la nostra Regione può contare su un finanziamento complessivo di 453 milioni con fondi PNRR e che tutti i percorsi si stanno definendo, come avvenuto qui a Portoferraio, per il bene dei nostri cittadini. Sono quindi  contento di aver consegnato simbolicamente alla ditta il progetto della nuova Casa della Comunità, che sarà adeguata alle esigenze della comunità elbana. Grazie ai sindaci e alla Asl che segue l’isola con un’attenzione particolare. La Regione fa la sua parte e infatti in questi giorni abbiamo approvato una delibera, con un impegno di spesa di quasi 2 milioni di euro, per prorogare Anch’io all’Elba, un progetto innovativo e che ha dato esiti positivi per rispondere alla carenza di medici e attrarre professionisti verso il presidio di Portoferraio. L’impegno sul territorio garantirà una sempre maggiore capacità di presenza del nostro sistema regionale, che già viene considerato tra i migliori in assoluto per il rispetto dei livelli essenziali di assistenza (LEA)”.

“Oggi siamo a presentare un progetto importante e molto atteso per il nostro territorio – afferma il sindaco Zini -. La Casa della Comunità rappresenta un luogo essenziale per la presa in carico dei pazienti e per valorizzare maggiormente il ruolo della sanità territoriale, in cui è possibile attivare servizi di medicina di iniziativa, oltre che di prevenzione. Con questa nuova struttura che si integra con quelle  già presenti sulla nostra isola, che avrà tre Case della Comunità, riaffermiamo con forza il ruolo della sanità pubblica, universalistica e di qualità. Si tratta di un investimento ingente, che si collega a altro intervento in corso, quello per la centrale operativa territoriale (COT). Ringrazio l’Azienda sanitaria per la proficua collaborazione e  il presidente Giani per la sua grande attenzione al nostro territorio”.

 “Esprimo grande soddisfazione per i ritmi di programmazione nella nostra Azienda – sottolinea la direttrice Casani –. All’Elba la realizzazione di questa nuova struttura consentirà di garantire continuità tra ospedale e territorio, con servizi a disposizione di tutta l’isola. Fa piacere vedere il lavoro in sinergia, pur nella difficoltà, tra tutte le componenti presenti a questo tavolo. Abbiamo un rapporto costante con i sindaci, anche i comitati hanno un approccio costruttivo e poi dobbiamo dire grazie alla Regione, anche per aver  messo in piedi il progetto Anch’io all’Elba che consentirà ad altri medici di arrivare qui nell’Isola. Abbiamo già anche concorsi finalizzati con incentivi, al momento in  4 specialità, con un vincolo per i professionisti di restare all’Elba almeno per  3 anni. Si tratta sicuramente di segnali di attenzione da parte nostra e della Regione per un territorio importante, a cui dobbiamo garantire servizi socio-sanitari adeguati alle esigenze. Con la consegna dei lavori alla ditta entriamo in una fase più operativa. L’intervento inizierà subito dopo l’estate per concludersi nell’estate del 2025, in maniera da non impattare su questa stagione turistica e neanche sulla successiva. La Casa della Comunità Hub, come quella che verrà realizzata a Portoferraio, può essere definita un faro sempre acceso per il cittadino, un luogo in cui è possibile trovare risposte o essere indirizzati verso il servizio più adeguato. A fine 2026 avremo dunque un potenziamento di tutto il nostro territorio aziendale. Colgo l’occasione per ringraziare, oltre ai sindaci e alla Regione,  l’area tecnica che sta svolgendo un lavoro importante e il direttore di Zona, il dottor Chetoni, per il coordinamento dell’attività”.

“Questo progetto – aggiunge il direttore della Zona distretto dell’Elba Chetoni – contribuisce ad arricchire l’offerta presente nel nostro territorio e a soddisfare i bisogni di salute della popolazione secondo il modello di sanità di prossimità, così come definito dal DM 77. Vorrei sottolineare l’importanza del percorso partecipativo che verrà attuato anche dopo la conclusione dei lavori. Il territorio sta crescendo: ricordo che si sta completando, sempre qui a Portoferraio, la centrale operativa territoriale (COT) che rappresenta il cuore del sistema e permette di fornire una risposta complessiva al cittadino. E’ infatti un modello organizzativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e di raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi spazi assistenziali: attività territoriali, sanitarie e socio-sanitarie, ospedaliere e dialoga con la rete dell’emergenza-urgenza”.

E’ quindi seguito l’intervento dei rappresentanti del comitato di partecipazione – il presidente Giulio Tagliaferro e la vice presidente Maria Luisa Chiappa, che hanno esposto alcune attuali problematiche legate al territorio elbano. Presente anche Francesco Semeraro del comitato “Elba Salute”.

Il progetto 

La nuova Casa della Comunità di Portoferraio sarà realizzata attraverso la ristrutturazione di un immobile di proprietà aziendale ubicato in un’area adiacente all’ospedale di Portoferraio, in Largo Torchiana in località San Rocco.

L’area circostante è densamente abitata e la struttura risulta raggiungibile mediante viabilità comunale e ben collegata da un servizio di trasporto pubblico locale. La struttura è dotata di un parcheggio pertinenziale con circa 40 posti auto.

L’immobile oggetto d’intervento è stato costruito nel 1965 dal disciolto Consorzio Provinciale Antitubercolare di Livorno e trasferito all’Unità Sanitaria Locale Zona 26 (Arcipelago Toscano) di Livorno in attuazione della L.R.T. n.68/80 e deliberazione della giunta R.T. n. 3197 del 28.03.1985.

Il fabbricato si sviluppa su tre livelli, un piano interrato di circa 400 mq da destinare a depositi e locali tecnici, due piani fuori terra, completamente accessibili agli utenti disabili, per una superficie complessiva di circa 800 metri quadrati.

L’obiettivo dell’intervento è la realizzazione di una Casa della Comunità HUB definita come struttura sanitaria inclusiva, riferimento sanitario, sociale e di integrazione sociosanitaria per la popolazione.

La struttura offrirà al bacino di riferimento un insieme di servizi, anche mediante modalità di telemedicina, che comprendono: assistenza medica, infermieristica, sociale in una spinta volta anche all’integrazione, socializzazione, partecipazione.

Tra i servizi offerti un’équipe multiprofessionale costituita da medici e pediatri di famiglia, continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali interni, Punto unico di accesso (PUA), servizi diagnostici, ambulatoriali specialistici ed infermieristici inclusa l’attività dell’Infermiere di famiglia e comunità (IfeC).

Altre attività previste sono programmi di screening, assistenza sociale, servizi per la salute mentale e le dipendenze, medicina dello sport, consultorio, vaccinazioni.

Nello specifico al piano terreno saranno presenti le seguenti funzioni: Punto accoglienza attesa-collaboratore di studio, ambulatori per medici di medicina generale e ambulatorio per pediatra di libera scelta, coordinatore dell’infermeria, Infermiere di famiglia, ambulatorio – medicheria, ufficio amministrativo distretto, punto informazione, ufficio protesi, spogliatoi per il personale sanitario, servizi igienici, deposito pulito.

Al primo piano saranno presenti le seguenti funzioni: ambulatorio di neuropsichiatria infantile, palestra per minori, vari locali per assistente sociale, psicologo, educatore, logopedista, ambulatorio ginecologico e ambulatorio ostetrica, ambulatorio specialistico, sala riunioni e servizi igienici.

Il totale dell’investimento per la Casa della Comunità di Portoferraio è dunque di 1.732.891,47 euro. L’intervento è finanziato per € 1.350.000,00 con fondi del PNRR e per € 382.891,47 mediante fondi aziendali.

Sempre a Portoferraio, nella palazzina ex Bauhaus, si sta finendo di realizzare la nuova Centrale Operativa Territoriale (COT): la ristrutturazione, anche in questo caso finanziata con fondi del PNRR e della Regione Toscana, sta per terminare e l’importo previsto è di 203mila euro per i lavori e di  360mila euro complessivi. Si sta occupando di questo intervento una ditta locale dell’Elba, la “Costruzioni Ferrini”.

Una risposta a “Presentato il progetto della Casa di Comunità elbana

  1. Dante Leonardi Rispondi

    Tutti contenti, risultato finale sarà come al solito. Taglio dei servizi ospedalieri, dirottamento delle prestazioni in continente o presso strutture private, ma come al solito si è tagliato il nastro i cui benefici sono da ricercare altrove.

    26 Marzo 2024 alle 16:55

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