Pesca a strascico, sequestro e multa a un peschereccio

La Guardia Costiera lo ha intercettato nelle acque prospicienti l'isola d'Elba

Nella notte appena trascorsa, è stata portata a termine un’importante attività di
controllo nel settore della pesca, operata in maniera congiunta dal personale degli
Uffici Circondariali marittimi di Porto Santo Stefano e Piombino, sotto il
coordinamento del 2° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di
Livorno.
A coronamento di una dedicata attività di intelligence e di pianificazione, i militari a
bordo della motovedetta CP 2108, hanno intercettato un Motopeschereccio – nelle
acque antistanti al litorale di Castiglione della Pescaia (GR) – intento alla pesca a
strascico e che – in ragione della lunghezza – non era fornito di alcun dispositivo di
localizzazione satellitare, rendendo di fatto non agevole il controllo da remoto e
l’individuazione.
L’unità, in particolare, pescava in zona vietata (entro le 3 miglia dalla costa, con
fondale di profondità inferiore a 50 metri) ed il team ispettivo, salito a bordo,
constatava l’impiego di un artificio volto a diminuire – in maniera illecita – la selettività
dell’attrezzo, incidendo per tale ragione negativamente sulla risorsa
Gli agenti hanno quindi intimato all’unità di rientrare in porto a Castiglione della
Pescaia (GR) e hanno elevato, congiuntamente al personale del locale Ufficio
marittimo, le previste sanzioni amministrative, per un importo complessivo di
4.000,00 €, con conseguente sequestro della rete da pesca illegale.
L’operazione in questione si inserisce nell’ambito della continua e sempre costante
attività di vigilanza volta a tutelare la specie commerciale attraverso un’attività di
pesca regolamentata e sostenibile nel tempo e garantire, quindi, la tutela
dell’ambiente marino, della risorsa ittica e della sua biodiversità.
I controlli da parte dei Comandi territoriali di Piombino e Porto Santo Stefano
continueranno anche nei prossimi giorni in sinergia e a salvaguardia degli stock ittici.

7 risposte a “Pesca a strascico, sequestro e multa a un peschereccio

  1. Elbano Rispondi

    Quanta ipocrisia, vietiamo la pesca a strascico in Europa, spalancando le porte a importazioni extra europee meno sostenibili e meno controllabili, mettendo in ginocchio il settore pesca. Davvero pensiamo che noi, soli europei, possiamo salvare il mondo?

    24 Marzo 2024 alle 9:56

  2. Fabrizio Rispondi

    Salve sono pescatore sportivo amo il mare e lo rispetto!buon lavoro della capitaneria e spero presto che ci sia una chiusura per le cianciole nel momento di frega o il montone!!!!!per dargli uno spazio di prodursi questi pesci(orate,branzini,ricciole,
    Grazie e buon lavoro l’angeli del mare

    23 Marzo 2024 alle 12:08

  3. Baldazzi Gianluca Rispondi

    Bravi complimenti.Ma andrei anche a vedere barche con rete a strascico a pochi metri dalla riva .Sono un pescatore di fiume e lago con licenza e tessera FIPS .Che pago ogni anno .Qualche volta esercito anche il surf casting specie nelle zone nostre in toscana e più delle volte mi sono trovato barche con rete a strascico quando ero in pesca .Non potendo fare nulla perché non sentivano o facevano finta di non sentire ho riposto tutto cercando un altro.Ditemi voi se è giusto fare km per passare una giornata tranquilla a pesca e poi ritrovarsi in questo modo.Spero chi è di dovere possa fare qualcosa per eliminare queste persone dalle vicinanze delle coste e battigie

    22 Marzo 2024 alle 19:18

  4. Giovanni Rispondi

    Il settore della pesca in Italia è purtroppo in serissima difficoltà. Forzare gli strumenti di controllo, modificare gli attrezza da pesca e tanto meno pescare in acque vietate non è assolutamente accettabile e pertanto è giusto pagare quanto rilevato illecito. Lo è dovuto anche per riconoscenza a tutti i pescatori che con sacrificio e difficoltà rispettano le disposizioni legislative.

    22 Marzo 2024 alle 14:15

  5. Mauro Rispondi

    Aspetto con fiducia il 2030 quando finalmente questa pesca altamente distruttiva, verra’ giustamente bandita dalla C.E.

    22 Marzo 2024 alle 13:15

  6. Rossana Brizzi Rispondi

    Ben fatto! I controlli in presenza sono indispensabili, poiché le possibilità di eludere quelli da remoto sono purtroppo molti e i danni che ne derivano sulla fauna e su tutto l’ecosistema sono rilevanti.

    22 Marzo 2024 alle 9:35

    • Piero filippi Rispondi

      Il fondale marino da troppi anni saccheggiato ha ucciso poseidonie rasato scogli di tufo pinne nobili uova di qualsiasi pesce adesso tutto soffre e il ripopolamento è insufficiente . Non esiste pesce adulto tutte misure piccole specialmente dentro le 12 miglia . Dobbiamo proteggere quel momento in cui il pesce deposita le uova e fermare la pesca impedire la pesca a strascico che ara tutto l’abitat basta pirateria servono misure severe se vogliamo proteggere il nostro mare
      .

      22 Marzo 2024 alle 14:27

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