I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Portoferraio, su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, hanno eseguito a carico di un giovane di origini del Nord Africa un provvedimento che aggrava la misura cautelare del divieto di dimora sull’isola d’Elba commutandola in arresti domiciliari.
I carabinieri hanno infatti accertato che il giovane, indiziato di maltrattamenti ai danni della ex compagna e già destinatario di divieto di avvicinamento a questa, che però aveva già violato, proprio all’inizio di quest’anno era stato raggiunto da un provvedimento che gli imponeva di allontanarsi dall’Isola d’Elba, non potendovi dimorare. Di fatto però costui non l’aveva mai abbandonata, violando con tale condotta la disposizione cautelare.
Segnalato tempestivamente, la Procura della Repubblica, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal Gip di Livorno l’emissione di una misura cautelare proporzionalmente più grave, che è stata puntualmente irrogata. Per il giovane è quindi scattato il provvedimento maggiormente afflittivo degli arresti domiciliari da scontare presso la propria residenza. Unico rimedio questo, come citato anche nell’ordinanza, teso ad impedire contatti con la parte offesa e scongiurare ulteriori violazioni cautelari di misure preventive.
La vicenda attiene al costante impegno profuso dall’Arma di Portoferraio per contrastare condotte di reato commesse in danno delle cd. “fasce deboli”.
Trattandosi di indagini preliminari, la penale responsabilità dell’indagato sarà valutata dal Giudice in sede dibattimentale e pertanto da ritenersi definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile.