È stata un’apertura disagevole e per certi versi fortunata quella di lunedì 18 marzo presso la sede Viale Elba dell’Istituto Sandro Pertini, le scuole medie, per intenderci. Personale Ata al lavoro ad asciugare l’acqua fuoriuscita dall’esplosione di un termosifone situato nell’atrio del plesso che ha causato la chiusura di tre aule e l’interdizione dell’area. La domanda immediata che ci si pone è d’istinto la seguente : «E se fosse successo durante le ore di lezione, con i ragazzi appoggiati?» Il 30 gennaio scorso in una scuola primaria di Ragusa – fonte Orizzonte Scuola – un’alunna di otto anni è rimasta gravemente ferita e ustionata a causa dello scoppio di un calorifero, che ha provocato ustioni gravi su glutei, schiena e gambe, interessando il 15% del suo corpo e per la quale è stato necessario un trasferimento al reparto di Chirurgia plastica di Catania. Fortunatamente, è davvero il caso di ribadirlo, a Portoferraio è accaduto durante la chiusura settimanale quando non c’era nessuno; l’acqua, per la pressione, è arrivata fino al soffitto, e le aule sono state impraticabili per tutta la giornata. Tutto ciò conferma quanto già sottolineato precedentemente dalla Uil Toscana Livorno, quando, il 26 febbraio scorso, un’ala della scuola fu interdetta e chiusa durante le ore di lezione per via delle infiltrazioni d’acqua più che decennali provenienti dal tetto, nonostante fosse stata una zona interessata da recenti lavori avviati dal Comune per mezzo di un finanziamento ottenuto sull’Efficientamento Energetico. Dopo la chiusura delle aule nel febbraio scorso, ora riaperte, non si sono visti però operai o ditte promesse dall’assessore ai lavori pubblici Leo Lupi. Al momento non ci risulta nessuna determina, ma solo la notizia di un incarico affidato a una ditta e annunciato su Facebook e nell’ultimo Consiglio comunale straordinario, dove, a seguito delle segnalazioni fatte partire da alcuni docenti del plesso di Viale Elba, come si ricorderà, la questione è arrivata nell’assise portoferraiese.
“La scuola di Portoferraio – commenta Michele Intorcia della Uil Scuola Rua di Livorno – è il simbolo di tante scuole italiane che necessitano lavori di manutenzione e di miglioramento urgenti, che coniughino sicurezza, innovazione e visione green. Quello che sta accadendo ultimamente, invece, dimostra l’esatto contrario: a febbraio la chiusura di un’ala allagata, nei giorni successivi acqua che penetrava nelle aule attraverso gli infissi, oggi esplode un termosifone. La situazione è davvero allarmante in termini di sicurezza, di carenza di manutenzione e di investimenti negli anni. Credo che sia necessaria una vigilanza più ferrea e attenta sui lavori che interessano la scuola pubblica di Portoferraio. Basta farsi una passeggiata al secondo piano e osservare come è incanalata l’acqua di scolo e la manutenzione degli alberi. Per non parlare della palestra e dei lavori fermi da mesi. Ho seguito l’ultimo Consiglio comunale, per ascoltare la risposta all’interrogazione posta all’assessore Lupi, e non ho avvertito importanti rassicurazioni, mi è sembrato abbastanza in difficoltà”.
Si attendono risposte sui fatti accaduti oggi, relativi all’esplosione del termosifone, alla consegna dei lavori, per i quali è da un anno che gli alunni dell’Istituto trascorrono la loro quotidianità all’interno della scuola senza possibilità di usufruire degli spazi esterni. Infine, e non tanto come ultima domanda, anzi, vorremmo avere dall’amministrazione Zini una risposta pubblica chiara: la scuola delle medie di Portoferraio è sicura?»
Firmato Michele Intorcia, Uil Scuola Rua Livorno sede di Portoferraio (Isola d’Elba)