Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
In merito alla questione sul futuro dell’Arsenale Mediceo delle Galezze, ringraziamo Italia Nostra sezione Arcipelago Toscano per gli spunti di riflessione dati negli articoli pubblicati sulla stampa.. Ebbene, pensiamo ora di poter mitigare o forse risolvere le preoccupazioni espresse.
Ringraziamo in particolare per l’excursus e le precisazioni di natura storica, nonostante l’amministrazione sia già a conoscenza e di conseguenza consapevole delle vicende legate alla genesi e all’utilizzo dell’immobile.
L’intervento previsto ed appaltato è, infatti, finalizzato al restauro e al recupero strutturale dello stesso, in coerenza con le sue valenze storiche ed architettoniche. Il progetto esecutivo, che andrà in appalto a breve, riguarda, appunto, il recupero ed il restauro architettonico dell’immobile e farà riemergere le bellezze dell’edificio con la realizzazione di spazi polivalenti (piccoli e grandi) utilizzabili da per attività di socializzazione oltre che per quelle di divulgazione scientifica. Tale intervento è prioritario viste le attuali condizioni di inagibilità e sul quale, siamo convinti, anche Italia Nostra sarà d’accordo con noi in merito all’urgenza dell’operatività.
Sottolineiamo, d’altra parte, che il progetto di allestimento – dunque la seconda e successiva fase – deve essere ancora appaltato; grazie a tale fase progettuale l’Arsenale delle Galeazze sarà un luogo di divulgazione scientifica più che un museo inteso nel senso tradizionale del termine e vedrà il coinvolgimento di competenze scientifiche di altissimo profilo anche sulla base dell’accordo di collaborazione che il Comune di Portoferraio ha sottoscritto con le tre Università Toscane la Regione Toscana e il Parco Nazionale.
Tale progetto, che dovrà comunque essere condiviso e concordato, sarà incentrato sul tema dei mammiferi marini del Mediterraneo e prevederà sì delle riproduzioni di cetacei. Tali riproduzioni potranno essere in digitale, oppure realizzate con materiali differenti. Tuttavia, ci teniamo a ribadirlo, ciò attiene al progetto di allestimento che dovrà essere ancora affidato e sul quale è comunque un dato positivo che associazioni ed enti che lavorano sulla valorizzazione del territorio – come Italia Nostra – si interroghino e offrano opportunità.
Animati fin dall’inizio del nostro operato per la tutela e la promozione del patrimonio storico locale – quello stesso capitale architettonico e culturale che rende, come scrive la lettera di Italia Nostra – “Portoferraio più unica ed attraente da visitare”, dobbiamo sottolineare d’altra parte come la balena di plastica citata nei titoli e il poco chiaro effetto di “emozione” con cui si vorrebbe coinvolgere l’opinione pubblica che ci è stato attribuito, fanno parte di un progetto di sensibilizzazione più ampio, che vede nel Mar Mediterraneo una delle aree chiave per la megafauna marina, con attività antropiche scriteriate che ne minano anno dopo anno la sopravvivenza.
I dati in questione sono alla mano delle principali associazioni ed Onlus nazionali e internazionali che si battono per la tutela e la salvaguardia della biodiversità marina, e siamo certi che dovrebbero – se non altro – animare la suddetta opinione pubblica sopra ogni altro interesse.