Le minoranze consiliari hanno votato compatte contro il Piano di Riequilibrio Pluriennale proposto nell’ultimo Consiglio Comunale dalla nostra Amministrazione. Un Piano che affronta e dà risposta ad una crisi finanziaria del bilancio dell’Ente che parte almeno dal 2015, come ha certificato la verifica puntuale della Corte dei Conti, e la cui alternativa sarebbe la condizione di dissesto del Comune. Le minoranze hanno votato per questa soluzione, senza una benchè minima assunzione di responsabilità neanche da parte di chi ha fatto parte di precedenti Amministrazioni o ne è l’erede naturale. Non hanno proposto alcuna azione alternativa, parlano di un presunto attacco alle fasce più deboli della città e hanno votato contro. Insomma, che arrivi il dissesto senza però dire cosa davvero vorrebbe dire tale condizione: un blocco generalizzato dell’attività con decisioni assunte da un commissario esterno senza nessuna possibilità di interferenza da chi rappresenta i cittadini. E’ questo che vogliono le minoranze consiliari? Lo dicano apertamente. Facciamo, invece, un’opera di verità sui contenuti del Piano di Riequilibrio smontando, con i numeri, la critica di andare contro ai servizi sociali ed alle fasce deboli della popolazione. Degli oltre 7 milioni di disavanzo da recuperare, meno di 2,5 milioni vengono individuati in adeguamenti tariffari e tributari o da rimodulazione di spesa per alcuni servizi. Il tutto nell’arco di 10 anni. Se facciamo riferimento al fatto che le entrate annuali del Comune per tributi, tasse e entrate patrimoniali ammontano ad oltre 12 milioni significa che il recupero di questo tipo presente nel Piano inciderà ogni anno non più del 2%. Dunque non proprio il salasso che si vuole far credere per colpire i cittadini. Gli adeguamenti saranno effettuati attraverso gli scaglioni di reddito salvaguardando le fasce più deboli. Inoltre il Piano Pluriennale è soggetto periodicamente a verifica (ogni sei mesi) e dunque non è uno strumento statico, ma sarà possibile adeguarlo e anche modificare o aggiungere le azioni correttive in virtù di fatti nuovi che si potranno verificare in senso positivo, come ad esempio la fine dei piani di ammortamento di alcuni importanti mutui e la riorganizzazione dei contratti di affidamento dei servizi alla partecipata Cosimo de’ Medici. Questa Amministrazione, al contrario delle minoranze, ritiene di aver compiuto un grande gesto di responsabilità verso la città di Portoferraio, affrontando una criticità finanziaria e organizzativa che viene da ben prima della nostra esperienza e votando un provvedimento che ha un significato storico per il Consiglio Comunale (mai successo prima) per assicurare la gestione ordinaria del Comune. Ci auguriamo quindi, proprio per il bene della Città, che riceva i necessari pareri favorevoli dal Ministero e dalla Corte dei Conti.
L’Amministrazione Comunale di Portoferraio